TIM è il primo operatore di telecomunicazioni in Europa ad impiegare su rete live algoritmi di quantum computing nella pianificazione delle sue reti mobili di nuova generazione.
I computer quantistici si basano sui qubit, unità di informazione fondamentale analoghe ai bit classici, che, sfruttando i principi della meccanica quantistica, riescono ad elaborare problemi complessi e calcoli di grandi dimensioni con tempi di esecuzione estremamente ridotti rispetto ai computer classici. Le capacità computazionali dei computer quantistici consentono di trattare problemi che, per la loro complessità, risultano fuori dalla portata dei computer tradizionali.
TIM ha ottimizzato la pianificazione delle celle radio, riconducendo il problema nell’ambito di una modellizzazione algoritmica tipo QUBO (Quadratic Unconstrained Binary Optimization), che è stata eseguita su quantum computer di D-Wave. D-Wave è leader mondiale nella produzione di hardware, software e servizi commerciali in ambito quantum computing. Tutto questo ha permesso di mettere a punto una pianificazione delle celle radio che assicura servizi mobili estremamente performanti e affidabili.
Gli ambiti di applicazione del quantum computing maggiormente considerati finora sono quelli relativi ai problemi di ottimizzazione in particolare in campo finanziario, automotive e chimico, mentre l’uso di questa tecnologia nell’ambito delle reti di telecomunicazioni è assolutamente innovativo. Più in dettaglio l’algoritmo QUBO è stato utilizzato per la pianificazione dei parametri di rete 4.5G e 5G, ottenendo una maggiore rapidità di esecuzione (con un fattore 10x) rispetto ai metodi tradizionali di ottimizzazione.
Poiché si prevede che la velocità computazionale migliorerà ulteriormente con l'evoluzione della tecnologia dei computer quantistici, poter configurare la rete in tempo reale risulta essere un aspetto fondamentale per garantire ai clienti un miglior servizio mobile.
L’applicazione dell’algoritmo QUBO alla pianificazione degli identificativi di cella – grazie ai quali uno smartphone è in grado di distinguere ciascuna cella radio dalle altre – permette di assicurare ai clienti TIM una maggiore qualità del servizio VoLte (voce su Lte), migliorandone la continuità nella fase di mobilità tra le aree di copertura di celle diverse.
Inoltre, poter effettuare la configurazione real time della rete fa parte del paradigma innovativo del "circuito chiuso" di SON (Self Organizing Network), già in uso da TIM e basato sulla raccolta delle misure in campo e sulla rapida riconfigurazione degli elementi della rete.
Roma, 25 febbraio 2020