I cambiamenti climatici, la grande fluttuazione dei mercati energetici e una forte sensibilità ai temi ambientali, soprattutto delle nuove generazioni, spingono sempre di più ad un’attenta osservazione e ottimizzazione dei consumi energetici. Lo facciamo comunemente tutti noi nelle nostre abitazioni: siamo diventati molto attenti ai consumi degli elettrodomestici in fase di acquisto, alla scelta di sorgenti a basso consumo per la nostra illuminazione domestica fino ad arrivare ai più virtuosi che auto-producono energia da fonti rinnovabili rendendo concreta la possibilità di creare comunità energetiche. Da sempre TIM, secondo consumatore energetico nazionale dopo le ferrovie, è attenta al monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici: dal 2013 si certifica secondo lo standard ISO 50001 [1], il che significa che si è dotata di un metodo, riconosciuto a livello internazionale, per ottimizzare i consumi. In questo contesto sono stati realizzati numerosi progetti di efficientamento, installazione di impianti di autoproduzione, interventi sui siti più energivori con il supporto e la continua formazione dei tecnici sul territorio. Oltre a queste iniziative, nel corso degli anni si è acquisita sempre più consapevolezza dell’enorme valore dei dati energetici che, grazie anche alle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, più precisamente del Machine Learning, riescono a descrivere i comportamenti energetici e a fornire un aiuto concreto per l’ottimizzazione dei consumi. I dati sono il punto da cui siamo partiti, interrogandoci su quali siano i più importanti per descrivere il consumo energetico e per identificare eventuali margini di miglioramento. Al tavolo di lavoro sono stati radunati esperti di dati ed algoritmi, di ottimizzazione e acquisto dell’energia, di manutenzione dell’infrastruttura TIM, di gestione degli edifici insieme ai colleghi di architetture, ingegneria e piattaforme IT, dove le soluzioni saranno sviluppate e messe in esercizio. Un prezioso supporto è stato anche fornito tramite le collaborazioni con l’Energy Center del Politecnico di Torino e il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno.
Occorre precisare che il progetto si concentra al momento prevalentemente sui siti ad uso industriale, con particolare riferimento alle centrali di rete fissa, dove i consumi non sono influenzati dalla presenza di personale. In tali siti il bilancio energetico [2] , descritto in Fig.1, può essere semplificato e descritto attraverso la seguente formula :
Etot=Etlc+Eclc+Ediss+Eaux
Dove:
Etot è l’energia totale del sito (consumo al contatore), Etlc è l’energia necessaria per il funzionamento degli apparati di telecomunicazioni, Eclc è l’energia dedicata al raffrescamento del sito, Ediss è la dissipazione dell’energia nei processi di conversione (rendimento degli apparati) ed Eaux è il consumo degli ausiliari (es. ascensori, luci, pc, ...).
Gli ultimi due termini sono considerati trascurabili rispetto ai primi per cui il principale consumo energetico di una centrale si può approssimare a
Etot≈Etlc+Eclc
Inoltre, peculiarità delle centrali di rete fissa è il consumo pressoché costante nel tempo delle apparecchiature di telecomunicazioni, a meno di dismissioni o nuove installazioni.