Telecom Italia, in merito alle notizie riguardanti l´eventuale apertura di una indagine del Nucleo di Polizia delle Comunicazioni su un problema (peraltro emerso nei mesi scorsi) riferito ad alcune attivazioni non richieste dell´offerta Teleconomy, sottolinea di aver già provveduto a risolvere una simile situazione, ricevendo per questo l´apprezzamento delle più importanti associazioni di consumatori. Infatti, tutti coloro che non hanno più intenzione di aderire all´offerta o hanno fatto presente di essere stati inseriti in maniera erronea, non subiscono alcun aggravio economico.
L´azienda, come ha già fatto e sta facendo, restituisce nella bolletta successiva gli importi riferiti all´abbonamento Teleconomy imputati erroneamente in quella precedente. Non solo, Telecom Italia è già intervenuta su chi, commettendo tali errori (fino ad oggi alcuni negozi associati), ha mostrato di non tenere un corretto rapporto con la clientela. Le procedure predisposte da Telecom sono infatti molto rigide e impostate alla massima trasparenza.
Le adesioni sono raccolte nei modi indicati dalla legge che regola i contratti a distanza al fine di eliminare, come più volte richiesto dagli stessi consumatori, moduli e burocrazia. Modi peraltro ormai adottati dalle più importanti società concorrenti.
Due i canali a disposizione della clientela per aderire all´offerta: il 187 e la rete distributiva formata dai negozi associati. Entrambi raccolgono via telefono le intenzioni della clientela, le comunicano alla divisione commerciale che provvede ad inviare una lettera per informare il cliente dell´avvenuta adesione. Una lettera che testimonia la trasparenza dell´azienda: proprio grazie ad essa, nella maggior parte dei casi, i clienti che non volevano Teleconomy o hanno cambiato idea, hanno potuto, prima dell´arrivo della bolletta, manifestare le proprie intenzioni.
Roma, 19 dicembre 2000