I titoli Telecom Italia sono quotati sulla Borsa di Milano, e fino al 5 luglio 2019 sono state quotate anche al New York Stock Exchange (NYSE ) tramite ADR (American Depositary Receipts).
In data 14 giugno 2019 la società ha annunciato l'intenzione di avviare la procedura di delisting volontario presso il New York stock Exchange (NYSE) delle proprie American Depositary Share ordinarie e di risparmio.
Conseguentemente, in data 25 giugno 2019, TIM ha depositato presso la U.S. Securities and Exchange Commission (SEC) la documentazione prevista (Form 25), con conseguente efficacia del delisting dopo 10 giorni.
In data 9 luglio 2019, TIM ha depositato il Form 15F per richiedere alla SEC la deregistration di tutte le classi di suoi strumenti finanziari a oggi registrati, incluse le obbligazioni registrate negli USA emesse dalla controllata totalitaria Telecom Italia Capital S.A. e garantite da TIM. Con la deregistration (la cui efficacia è prevista decorso un termine di 90 giorni), TIM ha richiesto la cessazione degli obblighi informativi ai sensi del U.S. Securities Exchange Act del 1934.
L’operazione non ha conseguenze sulla quotazione e sulla negoziazione delle azioni ordinarie e di risparmio TIM presso Borsa Italiana.
La decisione di procedere con il delisting presso il NYSE è stata funzionale a obiettivi di semplificazione e risparmio di costi, fermi restando gli elevati standard di corporate governance, un solido sistema di controllo interno e un’informativa economico-finanziaria trasparente (inclusa la pubblicazione su questo sito della traduzione in inglese di bilanci, comunicati stampa e altro materiale informativo regolato).
Codici di Borsa (ISIN) e delle agenzie giornalistiche finanziarie (Reuters, Bloomberg) delle azioni Telecom Italia: