In merito all´operazione di riacquisto delle azioni proprie di risparmio (buy back), Telecom Italia ribadisce che i comportamenti tenuti in materia dalla società sono sempre stati coerenti con i relativi mandati approvati dall´assemblea del 14 gennaio 2000.
A febbraio infatti, Telecom Italia, in applicazione dei mandati assembleari, ha promosso, un´Offerta Pubblica di Acquisto su 742.655.712 azioni di risparmio - il numero massimo previsto dalla normativa - ad un prezzo di 6,5 euro per azione, con un premio di oltre il 25% rispetto alle quotazioni medie dei sei mesi precedenti.
Nel caso l´adesione all´Opa fosse stata incompleta l´Assemblea dava inoltre mandato ad acquistare azioni di risparmio sul mercato telematico allo stesso prezzo, fino a un massimo pari alla differenza tra il numero massimo di 742.655.712 e il minor numero di azioni portate in adesione all´Offerta.
Conclusa l´Opa con l´acquisto di 1.793.820 azioni, Telecom Italia, applicando il mandato relativo all´acquisto per i nove mesi successivi, si è richiamata ai principi generali che impongono di non influenzare sensibilmente le quotazioni, in assenza di provvedimenti emanati con riferimento specifico al caso in questione ma avendo l´esigenza di frazionare gli ordini d´acquisto da immettere sul mercato secondo un criterio di ragionevolezza. In particolare Telecom Italia ha conformato il proprio comportamento alle raccomandazioni Consob relative alle pratiche di stabilizzazione dei corsi che fissano dei quantitativi massimi di azioni. Queste modalità permettevano allo stesso tempo l´esecuzione del mandato per l´intero periodo di nove mesi previsto dall´Assemblea.
Telecom Italia - escluso che la delibera attribuisse agli azionisti il diritto a vendere al di fuori dell´Opa le azioni di risparmio al prezzo di 6,5 euro, come ben sanno gli intermediari abilitati alle negoziazioni per conto degli azionisti stessi - ritiene dunque che i propri azionisti possono aver fatto affidamento, sulla base della delibera, esclusivamente sulla presenza di Telecom Italia sul mercato telematico per un periodo di nove mesi attraverso ordini di acquisto con un limite di prezzo a 6,5 euro, per quantitativi fino al numero massimo di azioni previsto.