Telecom Italia, in merito a quanto dichiarato da Tele2, precisa che il Giudice del Tribunale di Milano ha autorizzato la pubblicità comparativa televisiva di Tele2 solo perché quest´ultima ha recepito le richieste formulate da Telecom Italia in sede di udienza.
Nel corso del giudizio innanzi al Tribunale, infatti, Tele2 ha modificato la campagna TV eliminando alcuni elementi ritenuti ingannevoli da Telecom Italia. Il Tribunale aveva rilevato che nella prima versione dello spot poteva ravvisarsi "una qualche valenza denigratoria".
Soprattutto Tele 2 ha dovuto prendere atto delle forti riduzioni (17% per la fascia intera, 8,5% in fascia ridotta) praticate da Telecom Italia per quanto riguarda le interurbane oltre i 30 Km. Le modifiche effettuate, peraltro tardivamente, nella pubblicità televisiva non sono però ancora state recepite in quella stampa, ribadendo in tal modo l´ingannevolezza della campagna pubblicitaria lanciata da Tele 2. Per questo motivo Telecom Italia ha già presentato ricorso presso l´Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, chiamata a pronunciarsi anche sui vecchi spot televisivi.
Alla fine di novembre per contestare la campagna pubblicitaria comparativa di Tele2 Telecom Italia aveva proposto due separati ricorsi: uno innanzi al Tribunale di Milano, l´altro innanzi al Giurì. Quest´ultimo, con decisione del 12 dicembre 2000, ha censurato la pubblicità di Tele2 ritenendola ingannevole. Dopo tale decisione Tele2 ha quindi dovuto modificare la sua campagna adeguandola alla normativa vigente.