Telecom Italia, in riferimento a quanto oggi comunicato dall´Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni circa l´apertura di un´istruttoria su alcuni particolari aspetti del listino di interconnessione 2000, dichiara che tali aspetti sono stati già oggetto di ripetute puntualizzazioni da parte della società. Comunque, Telecom Italia si adopererà per cercare, insieme all´Autorità, le soluzioni più adatte al mercato italiano.
In particolare l´azienda ribadisce che, per quanto riguarda i circuiti parziali, questo servizio non esiste ancora in altri paesi europei ed è stato inserito nella regolamentazione italiana ben dopo la pubblicazione del listino 2000.
Per quanto concerne, invece, l´inserimento della fatturazione nel listino di interconnessione, ossia tra i servizi essenziali che devono essere offerti ai concorrenti ai costi e senza alcun margine, l´azienda ribadisce che una decisione in tal senso rappresenta un provvedimento inutilmente dirigista che limita la libertà di impresa.
In relazione infine all´aumento della quantità di evasione giornaliera delle richieste di carrier preselection, Telecom Italia prende atto della decisione. Fa però notare che, attualmente, a fronte di una potenzialità di evasione di 12.000 richieste al giorno, quelle presentate dagli operatori, effettivamente evadibili, non superano le 8/10.000 giornaliere.
Sempre in tema di carrier preselection, Telecom Italia auspica, infine, che l´Autorità metta in atto con la massima urgenza meccanismi di verifica e di controllo in merito a comportamenti disinvolti posti in essere da alcuni operatori che attivano la carrier preselection a clienti inconsapevoli o addirittura contrari. Un fatto questo che l´azienda ha puntualmente segnalato e dimostrato alla stessa Autorità sin dallo scorso mese di settembre e che finora non ha dato luogo a nessuna seria iniziativa a garanzia dei consumatori.