Il Gruppo Telecom Italia, leader nel nostro Paese nel mercato dei servizi di call center con oltre 18.000 postazioni dedicate, ha deciso di avviare un progetto per la realizzazione di nuovi Centri nel periodo 2001-2004.
Attraverso questa iniziativa il Gruppo Telecom Italia intende cogliere pienamente le potenzialità di un business che da tempo in Europa conosce un trend di crescita costante e che in Italia presenta notevoli margini di sviluppo.
Il progetto, messo a punto da Telecom Italia Wireline, la business unit di Telecom per la telefonia fissa e Internet per le aziende, prevede la realizzazione di otto nuovi Call Center, dislocati prevalentemente al Sud, e la creazione di 3.000 postazioni di lavoro per circa 4.500 addetti.
L´investimento previsto sarà complessivamente di oltre 130 miliardi di lire.
La nuova rete di Call Center offrirà servizi in outsourcing ad aziende del Gruppo (in particolare a Tim e Seat Pagine Gialle) e a terzi, focalizzando la propria attività in quei settori dove si prevede una forte crescita della domanda: nuove tecnologie, finanza, utilities e Pubblica Amministrazione.
I servizi messi a disposizione dai Call Center, oltre alla tradizionale attività di customer care, aiuteranno il cliente assistendolo anche nella fase di post vendita e nelle attività di marketing. Questi nuovi servizi si arricchiranno progressivamente di attività più complesse quali il telemarketing, l´assistenza tecnica ad elevata specializzazione e il supporto al cliente nelle operazioni e nelle transazioni Web (e-commerce e B2B).
Il progetto partirà operativamente dalla città di Caltanissetta dove sarà realizzato, entro il mese di settembre del 2001, il primo Centro che allineerà 250 postazioni per 350 addetti. Dopo la Sicilia, sempre nel 2001, sarà la volta della Campania; nel 2002 toccherà al Molise seguito negli anni successivi da Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna e da una regione del Nord Italia che verrà individuata in un secondo momento.
Gli addetti ai Call Center
Il progetto prevede di sviluppare nell´arco di quattro anni circa 4.500 nuovi posti di lavoro, ad elevata flessibilità e a forte competenza professionale, utilizzando l´intera gamma degli strumenti contrattuali a disposizione del Gruppo. Il nuovo piano industriale dei call center, insieme alle tematiche occupazionali relative alla sua realizzazione, verrà discusso con le organizzazioni sindacali nelle prossime settimane.
Il candidato ideale del processo di selezione per le attività di Call Center è un giovane laureato o un diplomato che abbia già maturato esperienze lavorative per un periodo di 2-3 anni o un neodiplomato con capacità relazionali, vocazione a lavorare in team e disponibilità all´apprendimento.
Per le attività di selezione, il Gruppo Telecom Italia sta prendendo accordi con scuole, università, società di intermediazione sull´occupazione di rilevanza nazionale, agenzie regionali del lavoro.
Il modello imprenditoriale
Il progetto Call Center si realizzerà attraverso la creazione di nuove società ad hoc dislocate in ciascuna delle aree interessate.
Il modello prescelto prevede la diretta partecipazione di Telecom Italia, attraverso la sua controllata Atesia (azienda di Telecom Italia Wireline specializzata nei servizi di call center) in ciascuna delle società che verranno costituite localmente, con una quota compresa tra l´80 e il 90%. La parte restante del capitale è destinata a partner locali ed esterni al Gruppo che avranno la responsabilità operativa e imprenditoriale del progetto.
I partner-imprenditori saranno in particolare interessati alla ricerca di opportunità di sviluppo sul territorio e di offerta di servizi al mercato locale.
"Si tratta - ha dichiarato Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore delegato di Telecom Italia - di uno dei più importanti progetti di sviluppo industriale e occupazionale del nostro Gruppo, in un´area a elevata crescita come quella dei servizi di Call Center e dove più forte è la necessità di reperire personale qualificato tra i giovani. Questa iniziativa prevede anche significativi investimenti in formazione professionale ed è un´opportunità di sviluppo per aree del Sud del Paese".
Per Rocco Sabelli, Direttore di Telecom Italia Wireline, "il nuovo progetto si propone di replicare su una scala molto più ampia le iniziative avviate in questi anni dal nostro Gruppo, attraverso il coinvolgimento di figure imprenditoriali capaci di operare con successo a livello locale e di sviluppare, anche al di fuori del business tipico di Telecom, le attività di queste nuove strutture operative".