Il Gruppo Telecom Italia ha raggiunto un accordo con i consoci in Solpart Participações S.A. (controllante indiretta di Brasil Telecom) per la riduzione della propria partecipazione in Solpart (dal 37,29% al 19% del capitale ordinario) mediante cessione a Timepart Participações Ltda e a Techold Participações S.A.
Tale riduzione è funzionale al superamento degli impedimenti di natura regolatoria che sino ad oggi hanno di fatto bloccato l’avvio dell’offerta commerciale GSM 1800 da parte delle controllate locali di TIM. L’accordo raggiunto allinea dunque alla normativa brasiliana la posizione di Telecom Italia, in modo da permettere a TIM di avviare subito il servizio GSM.
Grazie a questa operazione, infatti, il Gruppo Telecom Italia scende al di sotto del 20% del capitale ordinario di Solpart e vengono così meno i diritti che determinano il coinvolgimento di Telecom Italia nel controllo su Brasil Telecom, fatto questo che non ha sinora permesso a TIM di avviare il servizio GSM in Brasile.
Il Gruppo Telecom Italia che, ad oggi, di Solpart detiene il 37,29% del capitale ordinario ed il 38% del capitale privilegiato, trasferirà a Timepart e Techold, con efficacia immediata alla sottoscrizione del contratto, il 18,29% del capitale rappresentato da azioni ordinarie della stessa Solpart contro il pagamento di un prezzo di 47.000 dollari USA. Tale prezzo riflette il valore derivante dalla capitalizzazione di borsa dell’unico asset di Solpart, vale a dire Brasil Telecom.
Il Gruppo Telecom Italia continuerà, pertanto, a detenere il capitale privilegiato già in suo possesso, che costituisce la parte consistente del valore del capitale economico di Solpart.
Non appena consentito dalla legge applicabile è previsto che il gruppo Telecom Italia possa ripristinare la situazione partecipativa preesistente. In questo caso il patto parasociale di cui oggi vengono meno gli effetti, sarà riformulato in modo tale da permettere al management di Brasil Telecom una maggiore flessibilità nella gestione dell’azienda.
L’operazione richiede l’approvazione dell’ANATEL. In mancanza di ciò il contratto sarà automaticamente risolto.