Nel cuore di Venezia, nelle vicinanze del Ponte di Rialto, nell’antico convento di San Salvador, Telecom Italia ha inaugurato oggi il Future Centre, il Palazzo della tecnologia e della scienza, ma anche della storia e della cultura veneziana.
Il Telecom Italia Future Centre, inaugurato alla presenza di Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni, Paolo Costa, Sindaco di Venezia e Marco Tronchetti Provera, Presidente di Telecom Italia, consente al visitatore di vedere e sperimentare di persona, all’interno di una cornice profondamente radicata nel passato, gli straordinari progressi compiuti nei settori delle telecomunicazioni e dell’informatica.
Il Convento di San Salvador, sede di Telecom Italia Lab, diventa oggi un museo nel quale è possibile accedere gratuitamente alle più interessanti tecnologie innovative del mondo delle telecomunicazioni. Nel palazzo, interamente affrescato, ciascun visitatore può proiettarsi nel futuro, intraprendere un viaggio intenso e spettacolare, personalizzando il proprio itinerario e, grazie alle modalità altamente interattive, partecipare ad avvincenti sperimentazioni.
Le sperimentazioni e i prototipi, per la prima volta disponibili al pubblico, sono stati realizzati nel Centro Ricerche di Telecom Italia Lab, dalla società Loquendo e da alcuni tra i più avanzati centri di ricerca internazionali (Texas Tech University, Stanford University Medical Media and Information Technology, Carnegie Mellom University).
Il Telecom Italia Future Centre è un esempio concreto della centralità che ricerca e sviluppo tecnologico occupano nel Gruppo Telecom Italia, che a tal fine ha previsto nel piano industriale 2002-2004 settecento milioni di euro di investimenti in innovazione tecnologica.
La visita
Entrando nel palazzo, all’nterno del primo chiostro, il visitatore viene invitato a dialogare da quindici celebri figure della città: grandi protagonisti del mondo della pittura (Giovanni Bellini, Giorgione, Tiziano, Tiepolo, Canaletto), della vita teatrale (Colombina, Goldoni), musicale (Vivaldi), mondana (Casanova) e della storia cittadina (il doge Dandolo, Marco Polo, Caterina Cornaro cinquecentesca regina di Cipro, Daniele Manin). E’ possibile anche interagire con due postazioni che rappresentano luoghi storici della città: l’Arsenale, una delle prime fabbriche al mondo costruite con criteri moderni, e il Lido, il primo sito balneare italiano divenuto poi grande protagonista della storia del cinema. Ogni personaggio inviterà il visitatore a riflettere su aspetti importanti dell’evoluzione tecnologica e della vita sociale, guidandolo in percorsi inediti, che potranno essere stampati e portati con sé in giro per Venezia.
Nella prima sala, il visitatore potrà riconoscere gli oggetti attraverso una mano artificiale o disegnare senza penna o fare la spesa ‛toccando’ oggetti virtuali. Nel secondo chiostro, sarà possibile sperimentare le innovazioni che stanno trasformando la comunicazione vocale. Si potrà infatti dialogare con un pozzo parlante, intervistare una grande personalità del passato o governare con la propria voce il celebre trimarano di Giovanni Soldini.
Nella sala posta tra i due chiostri è presente una delle attività più importanti e spesso meno riconosciute della vita umana: il gioco, soprattutto il gioco collettivo, basato sullo scambio a distanza.
Anche il Future Centre ha un suo caffè. Nella tradizione delle famose botteghe del caffè veneziane, celebri come luogo di dibattito letterario, scientifico e politico, la bottega del Future Centre diviene oggi uno spazio per le nuove tecnologie, inserito in un contesto tipicamente lagunare. Ai suoi tavoli, ai suoi banchi, alle sue postazioni, è possibile accedere agli strumenti più avanzati per la comunicazione a distanza.
All’interno del Future Centre si trova il Teatro dell’acqua, uno spazio che sposa appieno le caratteristiche di una città unica come Venezia. L’acqua è infatti in questi luoghi oltre che elemento essenziale del paesaggio, anche e soprattutto canale di comunicazione. Un’installazione d’artista, ambientata con musiche di Ludovico Einaudi, ricollega idealmente i flussi immateriali della comunicazione di oggi con il fluire vitale di questo elemento, e con il ruolo centrale che ha avuto in tutte le civiltà.
Infine, il Refettorio, che cattura l’attenzione del visitatore con i suoi affreschi e i suoi stucchi cinquecenteschi. In questo spazio, da sempre luogo d’incontro, le tendenze dell’innovazione tecnologica sono presentate e discusse: ogni visitatore potrà ottenere un’informazione aggiornata ma anche esprimere le sue idee, i suoi dubbi, le sue scelte.
La Visitingcard, distribuita all’ingresso del palazzo, consente di attivare, nel corso dell’itinerario, singoli servizi o dimostrazioni. Conservando la Visitingcard, il visitatore potrà tornare al Future Centre, anche virtualmente tramite Internet, da qualsivoglia parte del mondo, per ripercorrere l’itinerario o completare la visita.
La progettazione architettonica e graficadell’esposizione e l’allestimento sono stati curati dallo Studio De Lucchi in collaborazione con l’architetto Angelo Micheli, la realizzazione del Teatro dell’acqua è di Boeri Studio, mentre il professor Peppino Ortoleva e la società Mediasfera hanno curato i contenuti e l’azione comunicativa dell’esposizione.
Il Telecom Italia Future Centre (San Marco 4826, Campo San Salvador) è aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18. L’ingresso è gratuito.