In caso di black out elettrico le centrali saranno alimentate con questa fonte energetica alternativa. Situate nella provincia di Trento, le centrali a idrogeno diventeranno circa 100 entro il 2007 e saranno gradualmente presenti su tutto il territorio nazionale. Il Gruppo Telecom Italia è stato tra i primi operatori di telecomunicazioni al mondo ad avviare ricerche nei propri laboratori per studiare la validità e l’affidabilità delle materie da utilizzare come fonte di energia alternativa per ridurre gli impatti ambientali
Sono operative in Trentino Alto Adige le prime centrali telefoniche di Telecom Italia che, in caso di black out elettrico, saranno alimentate a idrogeno. Si tratta di un innovativo sistema di alimentazione che sostituirà gradualmente quello basato sui normali accumulatori oggi utilizzati per garantire la continuità del servizio telefonico in caso di interruzione della rete elettrica pubblica.
Le centrali che utilizzano questo tipo di energia alternativa sono quelle di Vezzano, Calavino e Mattarello, tutte in provincia di Trento. Telecom Italia prevede che entro il 2007 le centrali alimentate a idrogeno diventeranno circa 100 su tutto il territorio nazionale.
Il Gruppo Telecom Italia è stato tra i primi operatori di telecomunicazioni al mondo ad avviare ricerche nei propri laboratori per analizzare la validità e l’affidabilità delle materie da utilizzare come fonte di energia alternativa. L’alimentazione a idrogeno consente di eliminare totalmente le emissioni nocive contribuendo in maniera significativa a ridurre l’inquinamento ambientale. Il sistema a idrogeno, infatti, è costituito da celle a combustibile (fuel cells) capaci di produrre energia elettrica facendo reagire l’idrogeno con l’ossigeno presente nell’aria. L’importanza di questa innovazione consiste nel fatto che, in assenza di processi di combustione, non vengono emessi fumi né prodotti residui nocivi dal momento che la reazione dell’idrogeno con l’ossigeno produce solo acqua.
Dopo una prima fase di sperimentazione avviata nell’ottobre 2005 in collaborazione con la società SGS Future, che ha fornito gli apparati, Telecom Italia ha reso completamente operative le tre centrali situate in provincia di Trento.
Telecom Italia continuerà a seguire attentamente l’evoluzione delle tecnologie più interessanti per produrre energia dall’idrogeno, con l’obiettivo, non appena nuovi sistemi saranno disponibili sul mercato, di introdurli progressivamente nella propria rete. Questa iniziativa rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno di Telecom Italia per la salvaguardia dell’ambiente anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.
Il Gruppo Telecom Italia è impegnato sin dal 1997 a favore della Sostenibilità attraverso la pubblicazione di un report che rappresenta oggi una parte importante del Bilancio Consolidato. Inoltre fin dal 2002 il Gruppo Telecom Italia ha aderito al Global Compact, il patto lanciato dalle Nazioni Unite per promuovere – tra gli altri obiettivi - la tutela dell’ambiente, incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di tecnologie eco compatibili.
Nel 2005 Telecom Italia S.p.A. è stata inserita per il secondo anno consecutivo tra le società che fanno parte del Dow Jones Sustainability Indexes sia a livello europeo che mondiale.
I Dow Jones Sustainability World Indexes (DJSI World) e i Dow Jones STOXX Sustainability Indexes (DJSI STOXX) sono gli indici di sostenibilità del Dow Jones che rappresentano i più importanti benchmarking nei mercati finanziari e includono le società leader nella Sostenibilità in Europa e nel mondo.
Ogni anno, le aziende che compongono i DJSI World e i DJSI STOXX, sono sottoposte ad un rigoroso esame per valutare, sia a livello di mercato complessivo sia per singolo settore industriale, la performance finanziaria e altri aspetti legati ad oltre 50 criteri di natura generale. Vengono così definiti specifici indici per analizzare come le politiche di Corporate Governance, quelle ambientali e quelle sociali sviluppate dalle aziende influiscono sul processo di produzione e fornitura dei servizi e come impattano sull’andamento economico delle società.
Bolzano, 30 marzo 2006