La tradizione vitivinicola italiana si sposa con le tecnologie più innovative
Telecom Italia è in prima linea a fianco dei produttori italiani di vino, a cui offre un innovativo sistema per migliorare la qualità del vino e ridurre al contempo i costi di produzione.
Il sistema, sviluppato da Telecom Italia in collaborazione con Deca e Pirelli Labs consiste nel monitorare i dati ambientali dell’intero ciclo di produzione del vino attraverso il posizionamento di più centraline collegate a sensori high tech, distribuite nell’area dedicata alla viticoltura, per raccogliere una serie di dati relativi all’ambiente circostante (condizioni climatiche dell’area e del terreno, umidità, vento ecc.). Tali informazioni vengono trasmesse ed elaborate da un sistema di intelligenza artificiale che permette di fornire tutte le indicazioni relative all’utilizzo di fitofarmaci (la tipologia più adatta, le quantità e le modalità di somministrazione) all’agronomo o all’enologo che lavora all’interno dell’azienda vinicola. Al processo di elaborazione dei dati collaborano alcuni Istituti di Ricerca operanti nel settore agricolo facenti parte del CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura).
Quest’attività consente di prevedere eventuali infestazioni e quindi di razionalizzare e ridurre al necessario l’impiego di pesticidi e fitofarmaci, con importanti vantaggi in termini di impatto ambientale, di miglioramento organolettico della qualità dei vini e di riduzione di tempi e costi. Fino ad oggi, per questo tipo di previsioni, ci si affidava a modelli matematici statistici che non sempre davano risultati precisi, con un dispendio di costi ed un utilizzo eccessivo di pesticidi, che venivano erogati con cadenza regolare, indipendentemente quindi dall’effettivo bisogno.
Il nuovo sistema sarà presentato nell’ambito della quarantesima edizione del Salone Internazionale dei vini e dei distillati (Vinitaly, 6-10 Aprile, Verona), all’interno dello stand della cantina Conti Bossi Fedrigotti, che per prima lo ha utilizzato presso i propri vigneti.
Milano, 7 aprile 2006