A proposito dell’articolo “Il lato oscuro del caso Telecom” a firma Giovanni Valentini, apparso sul quotidiano La Repubblica del giorno 1 dicembre 2007, Telecom Italia S.p.A. precisa che:
• il primo esposto presentato dalla Società all’Autorità Giudiziaria sulle vicende che hanno coinvolto il settore Security della Società e il suo ex responsabile è del giugno 2006 (e quindi di oltre tre mesi antecedente la prima misura cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria);
• nei mesi successivi, e ancora di recente, la Società ha presentato altri esposti, con i quali sono stati portati a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria fatti e situazioni emersi nello svolgimento delle attività di verifica e controllo disposte dalla Società stessa a partire dal gennaio 2006, anche con l’ausilio di una primaria società di consulenza;
• all’Autorità Giudiziaria -che ha sempre riscontrato quanto rappresentato negli esposti- è sempre stata fornita la massima collaborazione, tanto sul versante informativo, quanto su quello della messa a disposizione della documentazione.
In questo contesto appare difforme dal vero adombrare in capo alla Società stessa, ai suoi organi e alla dirigenza, che lungo tutto l’arco temporale fin qui trascorso si sono costantemente tenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, atteggiamenti non trasparenti o connotati da finalità diverse da quelle di una leale cooperazione con l’attività dell’Autorità Giudiziaria stessa.
Telecom Italia S.p.A. è pienamente fiduciosa nell’operato della Magistratura e confida che all’esito delle indagini, ancora in corso, il deposito degli atti mostrerà l’infondatezza delle tante accuse congetturali che sono state rivolte alla Società, ai suoi organi e ai suoi attuali dirigenti.
Telecom Italia S.p.A. si riserva di agire a tutela dell’immagine propria, dei suoi organi e dei suoi dirigenti.