Telecom Italia rende noto di aver pubblicato il primo Annuario sulla diffusione del broadband nel Paese, con l’obiettivo di fotografare in totale trasparenza l’attuale copertura della banda larga italiana. L’Annuario sarà inviato nei prossimi giorni a tutti i Presidenti delle Regioni e delle Province e messo a disposizione dei Sindaci di tutti i comuni italiani.
Con questa iniziativa Telecom Italia ribadisce il proprio impegno per lo sviluppo delle reti di telecomunicazioni e il sostegno per quei territori virtuosi che intendono sfruttare tali infrastrutture per migliorare il livello di benessere dei propri cittadini, rendere più competitivo il proprio sistema produttivo e aumentare la qualità dei servizi attraverso l’efficienza della pubblica amministrazione. Telecom Italia ritiene, infatti, che il punto di partenza di questo percorso consista nella condivisione di un piano di sviluppo per la copertura di servizi a banda larga sul territorio locale.
Il rapporto, che verrà aggiornato annualmente, contiene per ogni regione i dati di copertura broadband e illustra tutte le architetture di rete che offrono servizi in banda larga (xDSL, fibra ottica, mobile broadband, Wi-Fi e Hiperlan, Wi-Max). In particolare il rapporto descrive quanto messo in atto da Telecom Italia dal 2006 (anno di avvio del progetto Anti Digital Divide) riportando tutti gli accordi sottoscritti con le Regioni e i Comuni e gli obiettivi di sviluppo raggiunti tracciando in questo modo un percorso che, in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali, consentirà di portare la banda larga a tutti gli italiani.
Per affrontare il tema del digital divide Telecom Italia ha avviato un piano di crescita per la copertura in banda larga facendosi carico direttamente degli investimenti necessari ad adeguare la propria infrastruttura di rete. Questa iniziativa, avviata autonomamente dall’azienda all’inizio del 2006, che porterà la copertura Adsl al 97,7% entro il 2011, ha consentito di aumentare in pochi anni la disponibilità della larga banda dall’86% al 96% del territorio nazionale abilitando circa il 70% degli oltre 3.150 comuni che a fine 2005 risultavano privi di questo servizio.
Telecom Italia, inoltre, ha avviato una serie di azioni per superare il digital divide nelle aree cosiddette “a fallimento di mercato” individuando i necessari interventi congiunti “pubblico-privato”. Anche in questa direzione finora sono state seguite due vie: la prima caratterizzata da un approccio “centrico” insieme alla società pubblica Infratel (per le aree sottosviluppate del paese), e la seconda basata su un approccio “locale” attraverso accordi con le singole Regioni con forme di finanziamento attraverso delle gare pubbliche.
Proprio grazie all’esperienza maturata, Telecom Italia ritiene che per un definitivo superamento del digital divide sia necessario uno sviluppo territorialmente equilibrato delle reti di comunicazione che non può prescindere dall’adozione di nuovi modelli di “Public-Private Partnership”, con una forte concertazione tra i diversi livelli di governo locale e centrale.
“La realizzazione dell’Annuario – ha sottolineato l’amministratore delegato della società, Franco Bernabè - ribadisce la volontà di Telecom Italia di garantire la massima trasparenza sui dati e sui piani di sviluppo della copertura broadband. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile dare piena attuazione alla sfida che consentirà un cambio di paradigma fondamentale, il passaggio dalla fase di digital divide a quella di digital prosperity. Il digital divide è un tema prioritario che Telecom Italia vuole contribuire a risolvere con investimenti importanti non lasciando solo allo Stato l’onere di un intervento così importante per il Paese. Il nostro obiettivo è assicurare la copertura con la banda larga dando priorità ai distretti industriali e alle aree dove le imprese manifestano maggior necessità di connessione. Vogliamo dare la possibilità alle aziende italiane di essere competitive e dedicheremo tutte le risorse necessarie a questo obiettivo”.
Roma, 28 dicembre 2009
In relazione a dichiarazioni apparse su alcune agenzie di stampa in seguito ad un incontro tenuto oggi con le rappresentanze sindacali dall’Amministratore Delegato Franco Bernabé, Telecom Italia smentisce fermamente che nel corso dell’incontro sia stato fatto alcun riferimento da parte dello stesso Amministratore Delegato alla politica dei dividendi, ad aumenti di capitale o alla sostenibilità del debito.
15 febbraio 2008 |
In relazione a dichiarazioni apparse su alcune agenzie di stampa in seguito ad un incontro tenuto oggi con le rappresentanze sindacali dall’Amministratore Delegato Franco Bernabé, Telecom Italia smentisce fermamente che nel corso dell’incontro sia stato fatto alcun riferimento da parte dello stesso Amministratore Delegato alla politica dei dividendi, ad aumenti di capitale o alla sostenibilità del debito.
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In relazione a dichiarazioni apparse su alcune agenzie di stampa in seguito ad un incontro tenuto oggi con le rappresentanze sindacali dall’Amministratore Delegato Franco Bernabé, Telecom Italia smentisce fermamente che nel corso dell’incontro sia stato fatto alcun riferimento da parte dello stesso Amministratore Delegato alla politica dei dividendi, ad aumenti di capitale o alla sostenibilità del debito.
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