Il margine di liquidità ammonta al 31 dicembre 2009 a 7.347 milioni di euro (5.581 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Nel corso del 2009 la situazione dei mercati finanziari europei e statunitensi ha consentito, a condizioni vantaggiose, di effettuare nuove emissioni obbligazionarie ed accedere a nuovi finanziamenti. Alla liquidità si aggiungono inoltre 6,5 miliardi di euro di disponibilità su linee di credito di lungo termine non revocabili (scadenza 2014), non soggette ad eventi che ne limitino l’utilizzo.Nel presente contesto di incertezza dei mercati finanziari, il Gruppo Telecom Italia mantiene un elevato livello di copertura finanziaria, ottimizzando, nel contempo, il costo medio dell’indebitamento.
Il personale del Gruppo (escludendo l’organico relativo alle Discontinued Operations) al 31 dicembre 2009 è pari a 71.384 unità, di cui 60.872 in Italia.
I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
I dati del Gruppo Telecom Italia sono esposti nel presente comunicato stampa sulla base dei seguenti settori operativi:
- business unit Domestic: comprende le attività domestiche dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), nonché le relative attività di supporto;
- business unit Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni in Brasile;
- business unit Media: comprende attività e gestioni di reti televisive;
- business unit Olivetti: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa e di prodotti per ufficio;
- Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al “core business” del Gruppo Telecom Italia.
A seguito dell’inserimento di HanseNet tra le Discontinued Operations, la business unit European BroadBand non viene più esposta. Le altre società della business unit sono confluite nell’ambito delle Altre attività. Per omogeneità di confronto, l’informativa per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata coerentemente rielaborata.
I dati al 31 dicembre 2009 di Telecom Italia Media e i relativi eventi successivi al 31 dicembre 2009 sono stati riportati nel comunicato stampa diramato il 25 febbraio 2010, a valle del Consiglio di Amministrazione della Società che li ha approvati.
DOMESTIC
- I ricavi, pari a 21.662 milioni di euro, registrano un decremento del 6,7% (-1.565 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2008. A livello organico la variazione è del -6,8%.
Nel dettaglio:
Ricavi Core Domestic
I ricavi Core Domestic sono pari a 20.579 milioni di euro e registrano un decremento del 6,9% (-1.525 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2008. A livello organico, la variazione è del -6,9%.
Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto all’esercizio 2008:
- Consumer: nel corso del 2009 è stata avviata una profonda trasformazione della politica commerciale del business mobile. In particolare, il difficile contesto macroeconomico, caratterizzato da una flessione dei consumi di alcune fasce sociali, e un contesto competitivo più dinamico hanno richiesto un rapido riposizionamento dell’offerta TIM. Dalla tradizionale focalizzazione sul terminale mobile, quale importante driver di scelta del cliente finale e di incentivazione della rete commerciale, si è passati ad una politica fortemente basata su una comunicazione pubblicitaria efficace, su offerte più fidelizzanti e su una remunerazione del canale legata all’effettiva qualità del cliente acquisito.
In particolare, la flessione dei ricavi del segmento Consumer è pari a 1.196 milioni di euro (-9,8%), di cui 742 milioni di euro (-6,6%) relativi a ricavi da servizi e 454 milioni di euro (-49,1%) legati alla vendita prodotti (in particolare device mobili). La riduzione dei ricavi da servizi (-742 milioni di euro) è riconducibile sia alla diminuzione dei ricavi da fonia Fisso (-333 milioni di euro, -8%) e da voce uscente Mobile (-213 milioni di euro, -6%), principalmente generati dalla contrazione della customer base, sia all’impatto della rimodulazione delle tariffe di interconnessione regolamentate, in particolare sui ricavi da terminazione del Mobile (che registrano un decremento di 168 milioni di euro, di cui 122 milioni di euro riconducibile all’effetto della riduzione delle tariffe), sia alla contrazione dei ricavi da servizi a valore aggiunto tradizionali (per messaging riduzione di 76 milioni di euro, pari al -9%) e contenuti (-61 milioni di euro, pari a -24%). Tali dinamiche sulle aree di business tradizionali sono state in parte compensate dalla crescita della customer base e dei ricavi sui servizi BroadBand sia sul Fisso (+114 milioni di euro, pari a +13%), sia sul Mobile (+42 milioni di euro, pari a +12%);
- Business: la contrazione dei ricavi (-394 milioni di euro rispetto al 2008, pari a -9,6%, -9,5% in termini organici) è attribuibile principalmente al quadro congiunturale di sofferenza in cui hanno operato nel 2009 le Piccole e Medie Imprese, con conseguente riduzione dei consumi. A tale fattore va aggiunta la contrazione della Customer Base, meno marcata rispetto all’anno precedente nel comparto Fisso, più significativa nel comparto Mobile. La riduzione dei Ricavi è accentuata in entrambi i comparti: Fisso -11% e Mobile -9%, anche se l’ultimo trimestre dell’anno ha presentato decrescite più contenute rispetto al terzo quarter 2009. In tale contesto, si segnalano comunque tendenze positive nel confronto tra i due esercizi, quali la stabilità dei Ricavi Broadband Fisso, la crescita dei Servizi Dati Fisso (+3%), la crescita dei ricavi da browsing mobile (+16%);
- Top: l’andamento dei ricavi (-131 milioni di euro, -3,4% su base annua e -1,9% nel 4° trimestre) deriva principalmente dalla fisiologica contrazione del comparto fonia e dati (-8,7% su base annua con una decrescita del 7,7% nel 4° trimestre), legata anche al contesto congiunturale e alla conseguente riduzione dei consumi delle aziende; tale dinamica è stata parzialmente compensata dalla continua, forte crescita della componente di soluzioni e offerte ICT (+15,3% su base annua e +15,3% nel 4° trimestre) con un incremento della quota di mercato dal 9,2% circa di dicembre 2008 all’11,4% di dicembre 2009. Il comparto mobile conferma sostanzialmente i valori dell’anno precedente (-0,1% su base annua e -0,1 % nel 4° trimestre);
- National Wholesale: l’incremento dei ricavi (+258 milioni di euro, +14,8%; 14,9% in termini organici) è generato dalla crescita della customer base degli OLO (Other Licensed Operators) sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream.
Ricavi International Wholesale
Nel corso del 2009 l’International Wholesale (Gruppo Telecom Italia Sparkle) ha realizzato ricavi pari a 1.710 milioni di euro, in flessione di 120 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2008 (-6,6%; -7,1% a livello organico), a causa della riduzione dei servizi voce sia nel mercato captive sia verso terzi. Il positivo andamento dei business IP/Data, Multinational Corporations e Consulting compensa, in parte, la citata riduzione dei servizi voce.
Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato sopra riportata vengono di seguito fornite le informazioni commerciali articolate per tecnologia (fisso/mobile).
DOMESTIC
I ricavi, pari a 21.662 milioni di euro, registrano un decremento del 6,7% (-1.565 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2008. A livello organico la variazione è del -6,8%.
Ricavi Telecomunicazioni Fisse
I ricavi sono pari a 14.739 milioni di euro e presentano una riduzione rispetto allo stesso periodo del 2008 di 261 milioni di euro (-1,7%). A livello organico, la variazione dei ricavi è negativa per 279 milioni di euro (-1,9%).
Al 31 dicembre 2009 la consistenza degli accessi retail è di circa 16,1 milioni (-1.255.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2008); aumenta il portafoglio clienti wholesale che ha raggiunto 6,2 milioni di accessi (+1.221.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2008). Il mercato complessivo degli accessi fa registrare una sostanziale stabilità rispetto al dicembre 2008.
Il portafoglio complessivo broadband è pari a 8,7 milioni di accessi (+607.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2008), di cui 7 milioni retail e 1,7 milioni wholesale.
Fonia Retail
I ricavi del comparto Fonia Retail sono pari a 6.804 milioni di euro, in flessione di 720 milioni di euro
(-9,6%) rispetto all’esercizio 2008.
Tali ricavi risentono, su tutti i segmenti di mercato, della fisiologica riduzione della base clienti e dei volumi di traffico dovuta al contesto competitivo in cui l’azienda opera. Da segnalare, inoltre, la riduzione delle tariffe regolamentate di terminazione fisso-mobile e la disabilitazione di alcuni servizi Premium, operata dall’azienda su base sia obbligatoria sia volontaria (la contrazione dei ricavi dei servizi VAS rispetto allo stesso periodo del 2008 è pari a 45 milioni di euro). L’impatto economico in termini di minori ricavi da accesso (-177 milioni di euro), è compensato nel business domestico dallo sviluppo dei servizi wholesale nazionali (+170 milioni di euro sulla componente dei Servizi Intermedi Regolamentati quali Unbundling del Local Loop e Wholesale Line Rental).
Internet
I ricavi del comparto Internet sono pari a 1.707 milioni di euro, in aumento di 77 milioni di euro rispetto al 2008 (+4,7%). La componente narrowband, in continuo calo, rappresenta ormai solo il 2% dei ricavi totali. Il portafoglio complessivo di accessi broadband retail sul mercato domestico ha raggiunto i 7 milioni di accessi, con una crescita rispetto a fine 2008 di 246.000 unità; la clientela che aderisce ad offerte flat ha raggiunto un’incidenza dell’83% sul totale portafoglio clienti retail broadband (77% a fine 2008). Prosegue altresì l’espansione del servizio IPTV sul mercato Consumer (il cui portafoglio ha raggiunto i 401.000 clienti, +72.000 rispetto a fine 2008) e lo sviluppo dell’offerta e delle attività legate al web tramite il portale Virgilio; l’offerta Alice Casa ha raggiunto un portafoglio clienti pari a 621.000 unità (+503.000 rispetto al 31 dicembre 2008) con un’incidenza sul portafoglio broadband complessivo pari all’8,9% rispetto all’1,7% di dicembre 2008.
Business Data
I ricavi del comparto Business Data, pari a 1.730 milioni di euro, aumentano, rispetto al 2008, di 10 milioni di euro (+0,6%) grazie allo sviluppo dell’offerta di servizi e prodotti ICT, i cui ricavi si incrementano di 72 milioni di euro (+9,5%), soprattutto sulla componente servizi che cresce del 13,8%.
Wholesale
Il portafoglio di clienti gestiti dalla divisione Wholesale di Telecom Italia ha raggiunto a fine dicembre 2009 circa 6,2 milioni di accessi per i servizi di fonia e 1,7 milioni per i servizi broadband. Complessivamente i ricavi da servizi Wholesale nazionale sono pari a 2.888 milioni di euro e presentano, rispetto al 2008, una crescita di 429 milioni di euro (+17,4%). L’evoluzione dei ricavi del comparto è correlato allo sviluppo della base clienti degli operatori alternativi serviti attraverso le diverse tipologie di accesso. I ricavi dell’intero comparto Wholesale sono pari a 4.117 milioni di euro al 31 dicembre 2009.
Ricavi Telecomunicazioni Mobili
Come già illustrato precedentemente, il programma di profonda trasformazione della politica commerciale del business mobile nel segmento Consumer ha portato ad una riduzione significativa dei terminali mobili venduti, che sono passati dai 7,9 milioni del 2008 a circa 4,8 milioni nel 2009, con evidenti benefici in termini di contributo alla marginalità della Business Unit Domestic.
Ciò premesso, i ricavi delle telecomunicazioni Mobili dell’anno sono stati pari a 8.597 milioni di euro con una flessione di 1.090 milioni di euro (-11,3%) rispetto allo stesso periodo del 2008. Il nuovo orientamento strategico ha determinato, infatti, una forte contrazione dei ricavi da terminale (-44%) al quale si sono aggiunti gli effetti della prevista riduzione delle tariffe di interconnessione regolamentate, nonché la riduzione della customer base verificatasi prevalentemente nella prima parte dell’anno. Gli ottimi risultati ottenuti dall’offerta broadband mobile hanno consentito, peraltro, di compensare in parte il trend di contrazione dei servizi a valore aggiunto tradizionali (SMS).
Al 31 dicembre 2009 il numero delle linee mobili di Telecom Italia è pari a circa 30,8 milioni; la riduzione
rispetto al 31 dicembre 2008 è attribuibile ad una maggiore selettività nella politica commerciale focalizzata sui clienti a maggior valore - a conferma di tale strategia il numero di linee post-paid ha raggiunto un’incidenza di circa il 20% sul totale rispetto al 17% circa del 31 dicembre 2008 - nonché a cessazioni di linee silenti.
- L’EBITDA della business unit Domestic è pari a 9.895 milioni di euro e registra un decremento di 64 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2008 (-0,6%). L’incidenza sui ricavi è pari al 45,7%, in aumento di 2,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2008. La variazione organica dell’EBITDA rispetto al 2008 è negativa di 211 milioni di euro (-2,1%) con un’incidenza sui ricavi pari al 46,5% (44,2% nello stesso periodo del 2008).
- L’EBIT è pari a 5.394 milioni di euro e registra una riduzione di 11 milioni di euro (-0,2%) rispetto al corrispondente periodo del 2008, con un’incidenza sui ricavi pari al 24,9% (23,3% nel 2008). La variazione organica dell’EBIT è negativa per 93 milioni di euro (-1,6% rispetto al corrispondente periodo del 2008).
- Gli investimenti industriali ammontano a 3.523 milioni di euro con una riduzione di 135 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2008. L’incidenza degli investimenti industriali sui ricavi è pari al 16,3% (15,7% nel 2008). La citata riduzione è principalmente attribuibile all’ottimizzazione e razionalizzazione degli investimenti di rete,nonché ai minori impegni legati all’offerta di terminali (a noleggio o legati a contratti pluriennali) e all’acquisizione di licenze Wi-MAX.
- Il personale è pari a 58.736 unità, in riduzione di 3.080 unità rispetto al 31 dicembre 2008.
BRASILE (cambio medio real/euro 2,76933)
Il Gruppo Tim Brasil ha raggiunto a dicembre 2009 41,1 milioni di linee (+12,9% rispetto al 31 dicembre 2008) con una market share del 23,6%.
I ricavi del 2009 sono pari a 13.907 milioni di reais e diminuiscono dello 0,3% (-44 milioni di reais) rispetto all’esercizio 2008 (+16,1% i ricavi da servizi VAS). Il ricavo medio mensile per cliente è pari a 28,2 reais a dicembre 2009 rispetto a 31,6 reais a dicembre 2008.
L’EBITDA del 2009, pari a 3.476 milioni di reais, registra un aumento del 6,7% (+217 milioni di reais) rispetto all’esercizio 2008. L’incidenza sui ricavi, pari al 25,0%, è superiore di 1,6 punti percentuali rispetto all’esercizio 2008. Tale risultato è stato conseguito grazie ad un miglioramento nella struttura dei costi il cui recupero di efficienza ha accompagnato e sostenuto le maggiori spese necessarie per il rilancio commerciale di Tim Brasil. La variazione organica dell’EBITDA, rispetto all’esercizio 2008, è pari a +312 milioni di reais con un’incidenza sui ricavi del 25,7% (23,4% nel 2008).
L’EBIT del 2009 è pari a 580 milioni di reais (507 milioni di reais nello stesso periodo del 2008). Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’EBITDA rispetto all’esercizio 2008, in parte attenuato dagli ammortamenti dovuti alla licenza 3G acquisita nel secondo trimestre 2008, dagli investimenti industriali connessi alla nuova rete UMTS, nonché al mantenimento dei livelli di capacità e qualità della rete 2G. La variazione organica dell’EBIT, rispetto all’esercizio 2008, è positiva di 168 milioni di reais con un’incidenza sui ricavi del 4,9% (3,6% nel 2008).
Gli investimenti industriali del 2009 ammontano a 2.671 milioni di reais e diminuiscono di 941 milioni di reais rispetto al 2008, anno in cui è stato effettuato l’acquisto della licenza 3G.
Il personale al 31 dicembre 2009 è pari a 9.783 unità.
In data 30 dicembre 2009 Tim Participações ha perfezionato l’acquisizione del 100% dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig Telecomunicações Ltda tramite la fusione per incorporazione in Tim Participações S.A. della sua controllante (Holdco Participações Ltda).
OLIVETTI
I ricavi del 2009 ammontano a 350 milioni di euro e registrano una riduzione di 2 milioni di euro rispetto al 2008 (-0,6%).
L’EBITDA è negativo per 14 milioni di euro, in miglioramento di 16 milioni di euro rispetto al 2008 grazie ad una significativa riduzione dei costi fissi.
L’EBIT, negativo per 19 milioni di euro, migliora di 18 milioni di euro rispetto al 2008.
Gli investimenti industriali del 2009 ammontano a 4 milioni di euro con un aumento di 1 milione di euro rispetto all’esercizio 2008.
Il personale al 31 dicembre 2009 è di 1.098 unità.
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I RISULTATI DI TELECOM ITALIA S.p.A.
I ricavi sono pari a 20.474 milioni di euro, in diminuzione di 1.510 milioni di euro (-6,9%) rispetto all’esercizio 2008. La variazione organica dei ricavi è pari al -6,9%.
Tale risultato risente della fisiologica contrazione dei ricavi da business tradizionali sia nel segmento Consumer (-9,8%), sia nel segmento Business (-9,7%) e in misura più contenuta nel segmento Top (-3,5%). Si segnala tuttavia una positiva dinamica dei ricavi da servizi innovativi quali il broadband (fisso e mobile) nel segmento Consumer e Business, mentre il segmento Top registra una forte crescita della componente di soluzioni e offerte ICT (+15,3%).
Sul risultato ha inoltre inciso positivamente un significativo incremento dei ricavi del segmento National Wholesale (+14,8%) generato dalla crescita della customer base degli OLO sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream.
L’EBITDA è pari a 9.508 milioni di euro e diminuisce di 30 milioni di euro (-0,3%) rispetto all’esercizio 2008. La variazione organica dell’EBITDA è negativa dell’1,7% (-170 milioni di euro). L’incidenza dell’EBITDA sui ricavi è del 46,4% (43,4% nel 2008); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 47,3% (44,8% nel 2008).
L’EBIT è pari a 5.161 milioni di euro e si incrementa di 33 milioni di euro (+0,6%) rispetto all’esercizio 2008. La variazione organica dell’EBIT è negativa dello 0,8% (-43 milioni di euro). L’incidenza dell’EBIT sui ricavi è del 25,2% (23,3% nel 2008); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 26,3% (24,6% nel 2008).
Il risultato netto di Telecom Italia S.p.A. è pari a 1.399 milioni di euro, in diminuzione di 74 milioni di euro rispetto al 2008 (1.473 milioni di euro).
Il personale al 31 dicembre 2009 è pari a 54.236 unità.
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SPARKLE
Il procedimento penale in corso nei confronti di Telecom Italia Sparkle e i connessi provvedimenti giudiziali (l’”Ordinanza”) notificati alla società in data 23 febbraio 2010 hanno ad oggetto la contestazione da parte della Procura di Roma a taluni ex-amministratori, ex-dipendenti e dipendenti di Telecom Italia Sparkle dei reati di associazione a delinquere transnazionale, evasione fiscale, riciclaggio transnazionale, reinvestimento di proventi illeciti e intestazione fittizia di beni. I reati contestati di associazione a delinquere transnazionale, riciclaggio transnazionale e reinvestimento di proventi illeciti costituiscono anche reati-presupposto della responsabilità amministrativa dell’ente ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.
Nell’ambito del procedimento l’Autorità Giudiziaria ha disposto nei confronti di Telecom Italia Sparkle il sequestro preventivo di 298 milioni di euro, riferiti alla asserita indebita detrazione dell’IVA connessa alle operazioni oggetto dell’indagine ed è stata fissata un’udienza in camera di consiglio in merito alla richiesta di nomina di un commissario giudiziale per Telecom Italia Sparkle, ai sensi del D.Lgs. n.231/2001. In data 6 aprile 2010, il Giudice per le Indagini Preliminari ha revocato l'udienza di cui sopra per cessata materia cautelare del contendere.
In aggiunta alle somme oggetto di sequestro preventivo, Telecom Italia Sparkle, ha presentato fidejussioni per complessivi 195 milioni di euro, di cui 72 milioni di euro a copertura della eventuale confisca degli utili rilevati con le operazioni commerciali di cui sopra, e 123 milioni di euro pari alla differenza tra la somma già oggetto di sequestro preventivo quale IVA detratta negli anni d’imposta 2005, 2006, 2007 (298 milioni di euro) ed il massimo di quanto potrebbe essere dovuto dalla Società in caso di definizione della propria posizione tributaria relativa ai suddetti crediti IVA, in virtù di procedura di acquiescenza o accertamento con adesione concordata con l’Agenzia dell’Entrate.
Le operazioni commerciali di cui sopra, effettuate nel corso degli esercizi 2005, 2006 e 2007, si riferiscono a servizi di telecomunicazione di tipo "Premium", transitati sulla rete di Telecom Italia Sparkle, ed effettuate con alcuni operatori minori del settore delle telecomunicazioni residenti nell'Unione europea (UE).
Analisi interna – 2007
Nel novembre 2006, l’Autorità Giudiziaria ha sentito, quali persone informate dei fatti, alcuni funzionari, dirigenti e dipendenti di Telecom Italia Sparkle, con riferimento all'inchiesta allora in corso e relativa ad una possibile frode IVA, ascritta ad alcuni operatori di telecomunicazioni italiani, tra cui gli stessi clienti e fornitori individuati nell’Ordinanza. In seguito a ciò, nel gennaio 2007 è stata avviata un'analisi interna in Telecom Italia Sparkle con particolare riferimento ai contratti ed ai rapporti commerciali con i medesimi clienti e fornitori. A seguito delle analisi interne effettuate con l'assistenza di consulenti fiscali indipendenti, nel giugno 2007 sono stati interrotti – a scopo cautelativo - i rapporti commerciali con i suddetti soggetti. Nell'ambito delle analisi, Telecom Italia ha valutato la propria posizione IVA, con particolare riferimento all’imposta corrisposta in relazione alle operazioni commerciali sopra descritte e, sulla base delle informazioni al tempo note, ha concluso che la detrazione dell’IVA su tali acquisti fosse un comportamento legittimo.
Elementi successivi
L’analisi e le informazioni acquisite dall’Ordinanza in poi, hanno fornito elementi valutativi aggiuntivi rispetto ai fatti oggetto di indagine già analizzati nel passato, integrandone la conoscenza con aspetti ignoti in precedenza, risultanti dall’azione investigativa attuata dall’Autorità Giudiziaria avvalendosi di poteri e facoltà ad essa propri.
Analisi Interna – 2010 (“Analisi Interna 2010”)
A seguito dell'emissione dell’Ordinanza del 23 febbraio 2010, sono state pertanto attivate specifiche consulenze legali, contabili e fiscali indipendenti per lo svolgimento di una documentary investigation sulle attività del periodo 2005-2009. L'analisi ha riguardato i contratti ed i rapporti di Telecom Italia Sparkle, diversi da quelli oggetto dell’Ordinanza, con particolare riferimento alle controparti diverse dai principali operatori di telecomunicazioni e dalle altre società del Gruppo Telecom Italia. L’analisi ha riguardato i dati di traffico, i relativi ricavi, costi e pagamenti. L’estensione ed i risultati della analisi sono stati portati all’attenzione degli Organi Sociali.
Restatement
Sulla base delle ulteriori informazioni rivenienti dall’Ordinanza, e di quelle acquisite successivamente attraverso l’Analisi Interna 2010, Telecom Italia ritiene che alcune operazioni degli anni 2005, 2006 e 2007 presentassero diverse anomalie, principalmente in ordine all’effettività delle operazioni e del traffico, nonché all’andamento e alle direttrici dello stesso, tali da far concludere oggi di essere in presenza di errori, così come definiti dallo IAS 8.
Pertanto, in conformità allo stesso principio, e senza che ciò implichi il riconoscimento di responsabilità alcuna, i ricavi ed i costi registrati nel 2005, 2006 e 2007 relativi alle operazioni sopra descritte sono stati rettificati come segue:
- per gli anni 2005-2007 rettifica dei ricavi e dei costi relativi alle operazioni individuate; l’eccedenza dei ricavi rispetto ai costi è stata rettificata in contropartita del fondo per rischi e oneri incluso tra i “Debiti commerciali, vari e altre passività correnti” a fronte dei rischi ed oneri legali connessi alla vicenda;
- per gli anni 2005-2007 accantonamento al fondo per rischi e oneri - incluso tra i “Debiti commerciali, vari e altre passività correnti”– degli ulteriori rischi ed oneri fiscali;
- per gli anni 2005-2009 accantonamento al fondo per rischi e oneri degli interessi legali connessi ai sopra citati fondi, per anno di maturazione.
A seguito delle rettifiche ed accantonamenti descritti, i dati dell’esercizio 2008 posti a confronto (compresa la situazione patrimoniale-finanziaria di partenza al 1° gennaio 2008) sono stati rideterminati come precedentemente riportato.
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Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Sparkle ha inserito all’ordine del giorno dell’Assemblea chiamata all’approvazione del bilancio 2009 l’argomento: “Azione di Responsabilità nei confronti dell’ex Amministratore Delegato. Deliberazioni inerenti e conseguenti”.
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EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2009
Cessione di HanseNet Telekommunikation GmbH
Il 16 febbraio 2010 si è perfezionata la cessione a Telefonica, tramite la controllata Telefonica Deutschland GmbH, dell’intera partecipazione detenuta dal Gruppo Telecom Italia in HanseNet TeleKommunikation GmbH, operatore focalizzato sul mercato retail dei servizi broadband in Germania. Gli impatti economici stimati della cessione, determinati sulla base di un Enterprise Value di 900 milioni di euro, sono già stati integralmente recepiti nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2009.
In particolare l’operazione ha comportato un impatto negativo sul risultato netto consolidato di 561 milioni di euro, comprensivo della svalutazione dell’avviamento iscritto sulla società per un importo di 558 milioni di euro. Il relativo cash-in di circa 900 milioni di euro andrà in riduzione del debito di Gruppo.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2010
Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio in corso, gli obiettivi legati ai principali indicatori economici, come definiti dal piano industriale 2010-2012, successivamente descritto nella sezione Piano Triennale, prevedono per l’intero anno 2010:
- Ricavi organici (a parità di cambi e perimetro di consolidamento 2010) in contrazione del 2% - 3% rispetto all’anno precedente;
- EBITDA organico sostanzialmente stabile, sempre nel confronto con l’anno precedente;
- Investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro;
- Debito Netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro.
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DIVIDENDO
All’Assemblea degli azionisti ordinari, convocata il 29 aprile a Rozzano (MI) in seconda convocazione parte ordinaria e in terza convocazione parte straordinaria, sarà proposta, con l’approvazione del bilancio d’esercizio, la destinazione dell’utile mediante distribuzione di un dividendo calcolato sulla base dell’importo di 5 euro cent per ciascuna azione ordinaria e di 6,1 euro cent per ciascuna azione di risparmio. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 27 maggio 2010, con stacco cedola in data 24 maggio 2010.
TEMATICHE DI CORPORATE GOVERNANCE
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari nella quale, tra l'altro, è riportato l'esito dell'accertamento effettuato sulla sussistenza dei requisiti di composizione dell’organo nella sua collegialità, nonché dei requisiti di indipendenza nelle persone di Paolo Baratta, Roland Berger, Elio Cosimo Catania, Jean Paul Fitoussi e Luigi Zingales.
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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Andrea Mangoni, dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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PIANO TRIENNALE 2010-2012
L’aggiornamento del Piano Strategico 2010–2012 conferma le priorità strategiche definite per il Gruppo Telecom Italia a dicembre 2008, e in particolare
- la focalizzazione sui mercati considerati strategici, Italia e Brasile, con l’obiettivo di tornare rapidamente a crescere sul fatturato domestico e di accelerare lo sviluppo dei ricavi sul mercato brasiliano;
- il rafforzamento della generazione di cassa tramite il focus sui ricavi a più alta marginalità, il recupero dell’efficienza operativa e la selettività negli investimenti;
- la continua riduzione dell’indebitamento finanziario di Gruppo.
Obiettivi di Gruppo 2010-12
Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono, a parità di perimetro, cambi, oneri e proventi non organici per il periodo 2010-2012:
- un incremento medio annuo dei ricavi di circa l’1% (CAGR 2009-2012);
- EBITDA pari a circa 12 miliardi di euro al 2012;
- investimenti industriali cumulati per gli anni 2010 - 2012 pari a circa 12 miliardi di euro;
- indebitamento finanziario netto rettificato inferiore a 28 miliardi di euro a fine 2012.
Obiettivi di Gruppo al 2010
Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono, a parità di perimetro, cambi, oneri e proventi non organici:
- ricavi in contrazione del 2%/3% rispetto all’anno precedente;
- EBITDA sostanzialmente stabile rispetto al 2009;
- investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro;
- indebitamento finanziario netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro a fine 2010.
Mercato domestico
Sul mercato domestico, Telecom Italia intende proseguire nel percorso intrapreso nel 2009 e in particolare si pone le seguenti priorità:
- l’inversione del trend dei ricavi grazie all’accelerazione del turnaround sul mobile e al consolidamento dei buoni risultati del fisso;
- la razionalizzazione dei costi e l’implementazione del nuovo modello operativo;
- l’eccellenza nella soddisfazione del cliente;
- il continuo miglioramento del dialogo con il regolatore.
Il Piano conferma le sette aree di intervento secondo il modello Lean Company per l’aumento dell’efficienza, che porteranno a un’ulteriore riduzione di cash cost per 0,7 miliardi di euro in aggiunta ai già annunciati 2 miliardi del triennio 2009-2011 per un totale di 2,7 miliardi entro il 2012.
Obiettivi business domestico 2010-12
I ricavi organici sono previsti sostanzialmente stabili per il periodo 2009-2012 (CAGR). È atteso il raggiungimento di un EBITDA organico superiore a 10 miliardi di euro nel 2012 e gli investimenti cumulati negli anni 2010-2012 saranno pari a circa 9 miliardi di euro.
Obiettivi business domestico 2010
- ricavi organici in contrazione del 4%/5% rispetto all’anno precedente;
- EBITDA organico tra 9,8 e 9,9 miliardi di euro;
- investimenti industriali per circa 3,1 miliardi di euro.
Brasile
Il Brasile si conferma un solido mercato emergente in cui Telecom Italia vuole continuare a rafforzare il proprio posizionamento facendo leva sulle caratteristiche di TIM Brasil quale unico operatore pure mobile in grado di sfruttare appieno le opportunità della migrazione fisso-mobile.
In particolare il piano di sviluppo del Brasile si fonda su tre pilastri di crescita:
- penetrazione, ovvero sviluppo della market share;
- stimolo del traffico, facendo leva sul concetto di community e puntando alla sostituzione fisso mobile;
- sviluppo selettivo del broadband mobile e focalizzazione sul micro-browsing.
Le leve d’azione sul mercato brasiliano continuano a essere: il focus sulla qualità del servizio; la leadership nell’innovazione; l’approccio customer centric. L’integrazione con Intelig consentirà, inoltre, di puntare sulla convergenza oltre a dare un sostanziale contributo ai progetti di efficienza dei cash cost.
Obiettivi Brasile 2010 - 2012
I dati sono organici, espressi in accordo ai principi IFRS e in valuta locale.
- ricavi da servizio in crescita high single digit nel periodo 2009-2012 (CAGR);
- EBITDA con un margine di circa il 30% nel 2012;
- investimenti industriali cumulati per gli anni 2010-2012 minori di 8,0 miliardi.
Obiettivi Brasile 2010
- ricavi da servizio in crescita del 6%;
- EBITDA maggiore di 4 miliardi di reais;
- investimenti industriali pari a circa 3 miliardi di reais.
> Allegati al comunicato stampa (file .pdf, 244 KB)
Milano, 13 aprile 2010