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Redazione ufficio stampa

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Telecom Italia: Esaminata e approvata da CdA la relazione finanziaria al 31 dicembre 2009

BERNABÈ: “RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI DI EBITDA E DI RIDUZIONE DEL DEBITO PER IL 2009, GRAZIE A UN INCISIVO CONTROLLO DEI COSTI E A UN CONTINUO RECUPERO DI EFFICIENZA. TALI RISULTATI CONFERMANO L’EFFICACIA DELLA STRATEGIA E CI CONSENTONO DI REMUNERARE I NOSTRI AZIONISTI CON UN MONTE DIVIDENDI DI CIRCA 1MILIARDO DI EURO.”

“PROSEGUIAMO LUNGO LA STRADA INDICATA NEL PIANO INDUSTRIALE 2009-2011 PRESENTATO A FINE 2008 CON L’OBIETTIVO, PER IL 2010, DI STABILIZZARE L’EBITDA ORGANICO DI GRUPPO PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO A 11,3 MLD DI EURO GRAZIE ANCHE AL CONTRIBUTO DEL BRASILE CHE REGISTRA BUONI PROGRESSI NEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO.”

“L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO INDUSTRIALE AL 2012, FOCALIZZATO SUL MERCATO DOMESTICO E SUL BRASILE, CI PERMETTE DI INDICARE UN TARGET DI OPERATING FREE CASH FLOW SU FATTURATO A FINE PERIODO PARI AL 26%, TRA I PIÙ ELEVATI FRA LE SOCIETÀ EUROPEE, E DI CONFERMARE LA RIDUZIONE DI 5 MILIARDI DI DEBITO ENTRO IL 2011 COSÌ COME PREVISTO NEL PIANO PRESENTATO A FINE 2008.”

SPARKLE: CREATO UN FONDO RISCHI PER UN VALORE COMPLESSIVO PARI A 507 MILIONI DI EURO. IMPATTO ECONOMICO NEL 2009 LIMITATO A 10 MILIONI DI EURO PER ONERI FINANZIARI.

13/04/2010 - 07:16

CONFERMATI I RISULTATI PRELIMINARI DEL GRUPPO TELECOM ITALIA:

RICAVI: 27.163 MILIONI DI EURO, -6,3% RISPETTO A FINE 2008; -5,6% VARIAZIONE ORGANICA

EBITDA: 11.115 MILIONI DI EURO, +0,2% RISPETTO A FINE 2008;

EBITDA ORGANICO: 11.327 MILIONI DI EURO, -0,5% RISPETTO AL 2008;

EBITDA MARGIN ORGANICO: 41,7%, +2,2 pp RISPETTO AL 2008;

UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE: 3.339 MILIONI DI EURO, IN AUMENTO DEL 15,4% RISPETTO AL 2008

UTILE NETTO: 1.581 MILIONI DI EURO IN RIDUZIONE DI 596 MILIONI DI EURO RISPETTO AL 31 DICEMBRE 2008 PRINCIPALMENTE PER EFFETTO DELLA SVALUTAZIONE DELL’AVVIAMENTO ATTRIBUITO AD HANSENET, DELLE MAGGIORI IMPOSTE DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO E PER IL VENIRE MENO DI ALCUNI BENEFICI FISCALI

FREE CASH FLOW OPERATIVO: 6.298 MILIONI DI EURO (+662 MILIONI DI EURO RISPETTO AL 2008) PARI AL 23,2%DEI RICAVI, IN AUMENTO DI 3,8pp RISPETTO AL 2008

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO: 33.949 MILIONI DI EURO IN RIDUZIONE DI 577 MILIONI DI EURO (34.526 MILIONI DI EURO A FINE 2008); IN DIMINUZIONE DI 1.144 MILIONI DI EURO NELL’ULTIMO TRIMESTRE (35.093 MILIONI DI EURO AL 30 SETTEMBRE 2009). NEL 2009 PAGATE IMPOSTE PER 2.301 MILIONI DI EURO (633 MILIONI DI EURO NEL 2008)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO PARI A 34.747 MILIONI DI EURO (34.039 MILIONI DI EURO A FINE 2008)

REALIZZATI INVESTIMENTI PER CIRCA 4,5 MILIARDI DI EURO NEL 2009, DI CUI CIRCA 3,5 MILIARDI NEL MERCATO DOMESTICO PER IL RAFFORZAMENTO DELLE PIATTAFORME DI RETE E INFORMATICHE, ANTICIPANDO E SODDISFACENDO COSÌ LE ESIGENZE DELLA CLIENTELA

PROPOSTA DISTRIBUZIONE DIVIDENDO IN RAGIONE DI 5 EURO CENT PER LE AZIONI ORDINARIE E DI 6,1 EURO CENT PER LE AZIONI DI RISPARMIO, PARI AD UN PAY OUT RATIO DEL 74%


ORIENTAMENTI STRATEGICI E OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2010-2012:
 

  • RAFFORZAMENTO DELLA GENERAZIONE DI CASSA: OPERATING FREE CASH FLOW DI 21MILIARDI DI EURO NEL TRIENNIO; INCIDENZA SUI RICAVI DEL 26% NEL 2012
  • CONFERMATA LA RIDUZIONE DEL DEBITO DI 5 MILIARDI DI EURO NEL PERIODO 2008 - 2011; TARGET DEL DEBITO AL 2012 INFERIORE A 28 MILIARDI DI EURO
  • ESTESO E INCREMENTATO IL PIANO DI EFFICIENZE 2009-2012 SUI CASH COST PARI A 2,7 MILIARDI DI EURO (VS 2 MILIARDI NEL PRECEDENTE PIANO 2009-2011) DI CUI 900 MILIONI GIÀ REALIZZATI NEL 2009 E CIRCA 1 MILIARDO ATTESO NEL 2010
  • SOSTANZIALMENTE COMPLETATO IL PIANO DI RIDUZIONE DEGLI ORGANICI PREVISTO PER FINE 2010
  • PREVISTI INVESTIMENTI PER CIRCA 12 MILIARDI DI EURO NEI TRE ANNI, DI CUI CIRCA 9 MILIARDI DI EURO IN ITALIA PER LO SVILUPPO COMPETITIVO DELLA FIBRA, IL FORTE IMPULSO ALL’INNOVAZIONE E IL MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLA RETE RADIO

 

I risultati dell’esercizio 2009 e il Piano Strategico per il triennio 2010-2012 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante il Telecom Italia Analyst & Investor Briefing in programma quest’oggi a partire dalle ore 9:20 presso la sede Telecom Italia di Rozzano (MI). L’evento potrà essere seguito in diretta video e audio streaming, con slide show, collegandosi a: www.telecomitalia.it/investormeeting2010/ita; www.telecomitalia.it/investormeeting2010/eng o attraverso una conference call collegandosi al numero: +39 06 33168.  Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione, a partire dal 20 aprile, collegandosi al numero: +39 06 334843 (codice di accesso 287409#). Per problemi di connessione è possibile contattare il numero +39 0633444551 oppure +39 06 334844.

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance non previsti dai principi contabili IFRS (EBITDA; EBIT; Variazione Organica dei Ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; Indebitamento Finanziario Netto Contabile e Indebitamento Finanziario Netto Rettificato) il cui significato e contenuto sono illustrati in allegato.
I risultati economico-finanziari del Gruppo Telecom Italia dell’esercizio 2009 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i Principi Contabili Internazionali emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (“IFRS”).
In particolare, i principi contabili applicati dal Gruppo nel 2009 sono coerenti con quelli degli esercizi precedenti fatta eccezione per l’IFRS 3 rivisto (Aggregazioni aziendali) e lo IAS 27 rivisto (Bilancio consolidato e separato), applicati in via anticipata, nonché per l’IFRIC 13 (Programmi di fidelizzazione della clientela), applicato retrospettivamente, i cui effetti sono descritti in allegato.
In conseguenza degli errori - così come definiti dallo IAS 8 - emersi in relazione alla vicenda Sparkle, sono state effettuate rettifiche ai dati economici e patrimoniali degli esercizi precedenti così come illustrato nel paragrafo “Sparkle” del presente comunicato. Anche l’applicazione dell’IFRIC 13 ha comportato la rideterminazione dei dati dei corrispondenti periodi dell’esercizio 2008 posti a confronto. Inoltre, con l’applicazione dell’IFRS 8, il termine “settore operativo” e il termine “business unit” nell’ambito del presente comunicato stampa sono da intendersi come sinonimi.
Si segnala inoltre che il presente comunicato nelle sezioni “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2010” e “Piano Triennale 2010-2012” contiene dichiarazioni previsionali (“forward-looking statements”) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, da porre anche in relazione alle incertezze connesse alla crisi dei mercati finanziari, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.


Con riferimento ai reporting requirements statunitensi, le rettifiche dei dati economico-patrimoniali relativi agli esercizi 2005, 2006, 2007 e 2008 (restatement) comportano - ai sensi dei principi di revisione applicati negli Stati Uniti (regole PCAOB) - la revoca delle opinion a suo tempo rilasciate dal revisore sui Form 20-F per gli stessi anni. La Società intende effettuare in maggio il filing presso la US Securities and Exchange Commission dell’annual report per l’esercizio 2009 su Form 20-F. Nel frattempo, gli investitori sono invitati a non utilizzare i suddetti Form 20-F ai fini delle proprie decisioni di investimento. Si precisa peraltro che Reconta Ernst & Young ha emesso in data odierna la sua relazione di revisione sul bilancio consolidato e sul bilancio separato di Telecom Italia al 31 dicembre 2009, secondo i principi e i criteri raccomandati dalla Consob.

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi ieri sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2009.

Oggi a Milano l’amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè, insieme al CFO Andrea Mangoni, al responsabile Domestic Market Operations Marco Patuano, al CTO Oscar Cicchetti e al Diretor Presidente di Tim Brasil Luca Luciani, presenta alla comunità finanziaria e alla stampa le linee guida strategiche e gli obiettivi per il triennio 2010-2012.

L’amministratore delegato Franco Bernabè ha commentato: “i risultati raggiunti nel corso del 2009 sono molto soddisfacenti alla luce dei profondi cambiamenti attuati sul business mobile sia in Italia sia in Brasile; la capacità di recuperare efficienza ha permesso al Gruppo di raggiungere gli obiettivi di profittabilità e consente di guardare al 2010 con maggiore serenità. La robusta generazione di cassa e la riduzione ulteriore del livello di indebitamento ci consentiranno di rafforzare il ruolo di Telecom Italia come azienda leader dello sviluppo tecnologico, avvicinandoci sempre più al cliente e alle sue esigenze. Alla luce dei risultati consuntivati e convinti dell’efficacia delle azioni intraprese, che continueranno nel prossimo futuro, il Consiglio ha deciso di proporre agli Azionisti la distribuzione di 5 euro cent di dividendo per le azioni ordinarie e di 6,1 euro cent per le azioni di risparmio, una scelta coerente con i risultati e di fiducia nell’evoluzione del Gruppo”.

“Telecom Italia ha oggi l’occasione di illustrare le tappe raggiunte nel percorso tracciato un anno fa con la presentazione di un piano industriale focalizzato su un ritorno ai fondamentali. Il 2009 è stato un anno di grandi sfide caratterizzato da una profonda crisi economica e, per quanto riguarda Telecom Italia, da importanti cambiamenti organizzativi e commerciali. Le azioni intraprese quest’anno dalla società ci permetteranno di affrontare le sfide future. Continueremo a focalizzarci sul controllo dei costi operativi e degli investimenti che si concentreranno sui settori di business più remunerativi. Questo approccio selettivo ci consentirà di incrementare la generazione di cassa, che resta il nostro obiettivo prioritario insieme alla riduzione del debito. Sul piano geografico lo sviluppo si concentrerà su Italia e Brasile. Con Tim Brasil, che ha ormai completato il suo riposizionamento, siamo pronti a competere con successo come operatore pure mobile in uno dei paesi emergenti con maggiore potenziale di crescita”.

I RISULTATI DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 tiene conto delle rettifiche e degli accantonamenti effettuati alla luce degli elementi informativi acquisiti dalla lettura delle risultanze processuali relative all'indagine - tuttora in corso - a carico, fra l'altro, della controllata Sparkle e delle successive verifiche attivate sugli esercizi a partire dal 2005. Di conseguenza i dati comparativi dell’esercizio 2008 nonché i principali dati economico-finanziari degli esercizi 2005, 2006 e 2007 sono stati coerentemente rideterminati.
L’accantonamento complessivo al fondo rischi che ne è derivato ammonta a fine 2009 a 507 milioni di euro (di cui 10 milioni di euro nel 2009) ed è destinato a fronteggiare rischi e oneri di carattere fiscale e legale. Telecom Italia ritiene che alcune operazioni degli anni 2005, 2006 e 2007 presentassero diverse anomalie, cosi come definite dallo IAS 8, tali da far concludere oggi di dover procedere al restatement dei dati di bilancio degli esercizi in questione.

Restatement degli esercizi 2005, 2006, 2007 e 2008 a seguito delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la società Sparkle (IAS 8)

(milioni di euro)

RESTATEMENT

2005

2006

2007

2008

2009

CUM

2005-2009

Totale Ricavi e proventi operativi

(323)

(754)

(168)

-

-

(1.245)

Acquisti di materie e servizi

311

707

155

-

-

1.173

Altri costi operativi (accantonamenti per imposte indirette e tasse – IVA e sanzioni)

(77)

(256)

(70)

-

-

(403)

Effetto sull’EBITDA

(89)

(303)

(83)

-

-

(475)

 

 

 

 

 

 

 


 
Effetto sull’EBIT

(89)

(303)

(83)

-

-

(475)

Oneri finanziari (accantonamenti per interessi su IVA)

-

(4)

(8)

(10)

(10)

(32)

Effetto sull’utile dell’esercizio

(89)

(307)

(91)

(10)

(10)

(507)

 

 

 

 

 

 

 


 
Effetto sul Patrimonio netto

(89)

(396)

(487)

(497)

(507)

 


 
 

 

 

 

 

 

 


 
Effetto sul Totale Passività correnti

89

396

487

497

507

 


 

I valori rettificati sono pertanto i seguenti:

(milioni di euro)

Dati Restated

2005

2006

2007

2008

2009

Totale Ricavi e proventi operativi

29.861

30.358

30.185

29.336

27.445

Acquisti di materie e servizi

(12.253)

(12.876)

(13.443)

(13.120)

(11.480)

Altri costi operativi

(1.524)

(1.769)

(2.268)

(1.631)

(1.616)

EBITDA

12.468

12.498

11.295

11.090

11.115

 

 

 

 

 

 

 


 
EBIT

7.548

7.269

5.738

5.437

5.493

Saldo proventi /(Oneri) finanziari netti

(2.058)

(2.191)

(2.183)

(2.611)

(2.170)

Utile dell’esercizio

3.601

2.696

2.360

2.178

1.596

Utile dell’esercizio attribuibile ai Soci della controllante

3.127

 

 

 

 

 

2.707

2.353

2.177

1.581

  
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della controllante

25.573

 

 

 

 

 

25.622

25.431

25.598

25.952

Esercizio 2009

Nel 2009, si segnalano le seguenti principali variazioni di perimetro di consolidamento:
 

  • la partecipazione nella società HanseNet Telekommunikation GmbH (operante nelle attività broadband in Germania) è stata classificata come Discontinued Operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute). L’operazione di cessione è stata completata il 16 febbraio 2010. Ai sensi dell’IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate), le risultanze economiche della società per l’esercizio 2009 nonché per i corrispondenti periodi posti a confronto sono presentate in un’apposita voce del conto economico separato consolidato denominata “Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute”, mentre le risultanze patrimoniali al 31 dicembre 2009 sono presentate in due separate voci della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;

 

  • in data 30 dicembre 2009 Tim Participações ha acquisito il 100% dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig Telecomunicações Ltda, consolidato a partire dalla stessa data nel Gruppo Telecom Italia, nell’ambito della business unit Brasile;
  • dal  1° maggio 2009 è uscita dal perimetro di consolidamento la società Telecom Media News S.p.A., a seguito della cessione della quota del 60% da parte di Telecom Italia Media S.p.A.


Nel corso del 2008 si erano verificate le seguenti principali variazioni:

  • uscita di Entel Bolivia a partire dal 2°trimestre 2008, in conseguenza del Decreto del governo boliviano del 1°maggio 2008 che ne ha previsto la nazionalizzazione. La partecipazione è ora iscritta fra le Attività correnti;uscita dal 1°dicembre 2008 del ramo d’azienda “Pay-per-View”, a seguito della cessione dello stesso da parte di Telecom Italia Media S.p.A.

 

I ricavi dell’esercizio 2009 ammontano a 27.163 milioni di euro, con una riduzione del 6,3% rispetto a 29.000 milioni di euro di fine 2008 (-1.837 milioni di euro). In termini di variazione organica la riduzione dei ricavi consolidati è stata del 5,6% (-1.625 milioni di euro).

In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata escludendo:

  • l’effetto della variazione del perimetro di consolidamento (-58 milioni di euro, principalmente riferibile all’uscita di Entel Bolivia nel secondo trimestre 2008 e alla cessione del ramo d’azienda “Pay-per-View” da parte di Telecom Italia Media S.p.A. a dicembre 2008); 
  • l’effetto delle variazioni dei cambi (-161 milioni di euro, dovuti al saldo fra la variazione negativa dei cambi della business unit Brasile, pari a -171 milioni di euro, e le differenze cambio delle altre business unit, pari a +10 milioni di euro);
  • altri ricavi non organici, pari a 17 milioni di euro nel 2009 (24 milioni di euro nel 2008).


Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:

(milioni di euro)

2009

2008

Variazioni

 


 

peso%

 


 

peso%

assolute

%

% organica

Domestic

21.662

79,7

23.227

80,1

(1.565)

(6,7)

(6,8)

Brasile

5.022

18,5

5.208

18,0

(186)

(3,6)

(0,3)

Media, Olivetti e Altre Attività

738

2,7

857

3,0

(119)

(13,9)

 


 
Rettifiche ed Elisioni

(259)

(0,9)

(292)

(1,1)

33

 


 

 


 
Totale consolidato

27.163

100,0

29.000

100,0

(1.837)

(6,3)

(5,6)

L’EBITDA è pari a 11.115 milioni di euro e aumenta, rispetto al 2008, di 25 milioni di euro (+0,2%) con un’incidenza sui ricavi che passa dal 38,2% del 2008 al 40,9% del 2009. In termini organici l’EBITDA si riduce di 52 milioni di euro (-0,5%) mentre, sempre a livello organico, l’incidenza sui ricavi è pari al 41,7% nel 2009 con un incremento di 2,2 punti percentuali rispetto a fine 2008 (39,5%).

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:

(milioni di euro)

2009

2008

Variazioni

 


 

peso%

 


 

peso%

assolute

%

% organica

Domestic

% sui ricavi

9.895

45,7

89,0

9.959

42,9

89,8

(64)

+2,8 pp

(0,6)

(2,1)

+2,3 pp

Brasile

% sui ricavi

1.255

25,0

11,4

1.217

23,4

11,0

38

+1,6 pp

3,1

9,6

+2,3 pp

Media, Olivetti e Altre Attività

(29)

(0,3)

(70)

(0,6)

41

58,6

 


 
Rettifiche ed Elisioni

(6)

(0,1)

(16)

(0,2)

10

 


 

 


 
Totale consolidato

% sui ricavi

11.115

40,9

100,0

11.090

38,2

100,0

25

+2,7 pp

0,2

(0,5)

+2,2 pp

L’EBIT è pari a 5.493 milioni di euro, con un incremento di 56 milioni di euro rispetto al 2008 (+1,0%) con un’incidenza sui ricavi che passa dal 18,7% del 2008 al 20,2% del 2009. La variazione organica dell’EBIT è stata positiva per 29 milioni di euro (+0,5%) con un’incidenza sui ricavi, sempre a livello organico, pari al 21,2% nel 2009 (19,9% nel 2008).

L’efficace gestione finanziaria e il positivo andamento della gestione operativa hanno consentito di incrementare l’utile prima delle imposte di 445 milioni di euro (+15,4%) rispetto al 2008, attestandosi a 3.339 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 1.121 milioni di euro e registrano un incremento di 444 milioni di euro rispetto al 2008 anche in relazione al venir meno di alcuni benefici fiscali.

Il risultato netto consolidato è pari a 1.581 milioni di euro e si riduce di 596 milioni di euro rispetto al 2008, principalmente per effetto della svalutazione dell’avviamento attribuito alle attività broadband in Germania, delle maggiori imposte di competenza dell’esercizio per l’esaurimento dei crediti d’imposta e il venire meno di alcuni benefici fiscali.

Gli investimenti industriali del 2009 sono pari a 4.543 milioni di euro, con una riduzione di 497 milioni di euro rispetto al 2008, e sono così ripartiti:

(milioni di euro)

2009

2008

Variazioni

 

 


 

peso%

 


 

peso%

Domestic

3.523

77,5

3.658

72,6

(135)

Brasile - altri investimenti

964

21,2

871

17,3

93

Brasile - acquisto licenza 3G

-

-

477

9,4

(477)

Media, Olivetti e Altre Attività

64

1,4

79

1,6

(15)

Rettifiche ed elisioni

(8)

(0,1)

(45)

(0,9)

37

Totale

4.543

100,0

5.040

100,0

(497)

% sui Ricavi

16,7

 


 

17,4

 


 

(0,7)pp

Gli investimenti industriali del 2008 comprendevano 477 milioni di euro relativi all’acquisto delle licenze di telefonia mobile per il servizio 3G della business unit Brasile. Gli investimenti nella business unit Domestic, pur comprendendo 89 milioni di euro per l’acquisto di parte delle frequenze assegnate a IPSE, diminuiscono anche a causa del dispiegarsi degli effetti dei piani di riduzione di costi ed investimenti avviati nel corso del 2008.

Flusso di cassa della gestione operativa e altri flussi finanziari: il flusso di cassa della gestione operativa del 2009 è pari a 6.298 milioni di euro ed è migliorato di 662 milioni di euro rispetto al 2008, principalmente per la riduzione del fabbisogno per investimenti (-497 milioni di euro rispetto al 2008). Si segnala inoltre che nel 2009 il Gruppo ha effettuato pagamenti per imposte per 2.301 milioni di euro, in misura significativamente superiore agli anni precedenti.

L’indebitamento finanziario netto è pari a 34.747 milioni di euro, in aumento di 708 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 (34.039 milioni di euro). Rispetto al 30 settembre 2009 (35.506 milioni di euro) l’indebitamento si riduce di 759 milioni di euro.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell’indebitamento finanziario netto, già a partire dal consuntivo di giugno 2009 si è ritenuto necessario presentare una nuova misura denominata “indebitamento finanziario netto rettificato” che esclude gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate attività/passività finanziarie. La valutazione degli strumenti finanziari derivati, che hanno tra l’altro l’obiettivo di predeterminare il tasso di cambio e di interesse dei flussi contrattuali variabili futuri, non comporta infatti un effettivo regolamento finanziario.

L’indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 33.949 milioni di euro, in riduzione di 577 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2008 (34.526 milioni di euro).

Indebitamento finanziario netto rettificato (milioni di euro)

31.12.2009

31.12.2008

 

 

Variazione

 

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONTABILE

34.747

34.039

708

Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie

(798)

487

(1.285)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO

33.949

34.526

(577)

Nel 4°trimestre 2009 l’indebitamento finanziario netto rettificato si è ridotto di 1.144 milioni di euro. Gli effetti della positiva dinamica gestionale sono stati solo parzialmente assorbiti dai versamenti fiscali.

Indebitamento finanziario netto rettificato (milioni di euro)

31.12.2009

30.09.2009

 

 

Variazione

 

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONTABILE

34.747

35.506

(759)

Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie

(798)

(413)

(385)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO

33.949

35.093

(1.144)

Così dettagliato: 
- TOTALE DEBITO FINANZIARIO LORDO RETTIFICATO

42.980

42.621

359

- TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE RETTIFICATE

(9.031)

(7.528)

(1.503)

Il margine di liquidità ammonta al 31 dicembre 2009 a 7.347 milioni di euro (5.581 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Nel corso del 2009 la situazione dei mercati finanziari europei e statunitensi ha consentito, a condizioni vantaggiose, di effettuare nuove emissioni obbligazionarie ed accedere a nuovi finanziamenti. Alla liquidità si aggiungono inoltre 6,5 miliardi di euro di disponibilità su linee di credito di lungo termine non revocabili (scadenza 2014), non soggette ad eventi che ne limitino l’utilizzo.Nel presente contesto di incertezza dei mercati finanziari, il Gruppo Telecom Italia mantiene un elevato livello di copertura finanziaria, ottimizzando, nel contempo, il costo medio dell’indebitamento.

Il personale del Gruppo (escludendo l’organico relativo alle Discontinued Operations) al 31 dicembre 2009 è pari a 71.384 unità, di cui 60.872 in Italia.


I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
 

I dati del Gruppo Telecom Italia sono esposti nel presente comunicato stampa sulla base dei seguenti settori operativi:

  • business unit Domestic: comprende le attività domestiche dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), nonché le relative attività di supporto;
  • business unit Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni in Brasile;
  • business unit Media: comprende attività e gestioni di reti televisive;
  • business unit Olivetti: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa e di prodotti per ufficio;
  • Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al “core business” del Gruppo Telecom Italia.

A seguito dell’inserimento di HanseNet tra le Discontinued  Operations, la business unit European BroadBand non viene più esposta. Le altre società della business unit sono confluite nell’ambito delle Altre attività. Per omogeneità di confronto, l’informativa per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata coerentemente rielaborata.

I dati al 31 dicembre 2009 di Telecom Italia Media e i relativi eventi successivi al 31 dicembre 2009 sono stati riportati nel comunicato stampa diramato il 25 febbraio 2010, a valle del Consiglio di Amministrazione della Società che li ha approvati.

DOMESTIC

  • I ricavi, pari a 21.662 milioni di euro, registrano un decremento del 6,7% (-1.565 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2008. A livello organico la variazione è del -6,8%.

Nel dettaglio:

Ricavi Core Domestic

I ricavi Core Domestic sono pari a 20.579 milioni di euro e registrano un decremento del 6,9% (-1.525 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2008. A livello organico, la variazione è del -6,9%.

Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto all’esercizio 2008:

  • Consumer: nel corso del 2009 è stata avviata una profonda trasformazione della politica commerciale del business mobile. In particolare, il difficile contesto macroeconomico, caratterizzato da una flessione dei consumi di alcune fasce sociali, e un contesto competitivo più dinamico hanno richiesto un rapido riposizionamento dell’offerta TIM. Dalla tradizionale focalizzazione sul terminale mobile, quale importante driver di scelta del cliente finale e di incentivazione della rete commerciale, si è passati ad una politica fortemente basata su una comunicazione pubblicitaria efficace, su offerte più fidelizzanti e su una remunerazione del canale legata all’effettiva qualità del cliente acquisito.
    In particolare, la flessione dei ricavi del segmento Consumer è pari a 1.196 milioni di euro (-9,8%), di cui 742 milioni di euro (-6,6%) relativi a ricavi da servizi e 454 milioni di euro (-49,1%) legati alla vendita prodotti (in particolare device mobili). La riduzione dei ricavi da servizi (-742 milioni di euro) è riconducibile sia alla diminuzione dei ricavi da fonia Fisso (-333 milioni di euro, -8%) e da voce uscente Mobile (-213 milioni di euro, -6%), principalmente generati dalla contrazione della customer base, sia all’impatto della rimodulazione delle tariffe di interconnessione regolamentate, in particolare sui ricavi da terminazione del Mobile (che registrano un decremento di 168 milioni di euro, di cui 122 milioni di euro riconducibile all’effetto della riduzione delle tariffe), sia alla contrazione dei ricavi da servizi a valore aggiunto tradizionali (per messaging riduzione di 76 milioni di euro, pari al -9%) e contenuti (-61 milioni di euro, pari a -24%). Tali dinamiche sulle aree di business tradizionali sono state in parte compensate dalla crescita della customer base e dei ricavi sui servizi BroadBand sia sul Fisso (+114 milioni di euro, pari a +13%), sia sul Mobile (+42 milioni di euro, pari a +12%);
  • Business: la contrazione dei ricavi (-394 milioni di euro rispetto al 2008, pari a -9,6%, -9,5% in termini organici) è attribuibile principalmente al quadro congiunturale di sofferenza in cui hanno operato nel 2009 le Piccole e Medie Imprese, con conseguente riduzione dei consumi. A tale fattore va aggiunta la contrazione della Customer Base, meno marcata rispetto all’anno precedente nel comparto Fisso, più significativa nel comparto Mobile. La riduzione dei Ricavi è accentuata in entrambi i comparti: Fisso -11% e Mobile -9%, anche se l’ultimo trimestre dell’anno ha presentato decrescite più contenute rispetto al terzo quarter 2009. In tale contesto, si segnalano comunque tendenze positive nel confronto tra i due esercizi, quali la stabilità dei Ricavi Broadband Fisso, la crescita dei Servizi Dati Fisso (+3%), la crescita dei ricavi da browsing mobile (+16%);
  • Top: l’andamento dei ricavi (-131 milioni di euro, -3,4% su base annua e -1,9% nel 4° trimestre) deriva principalmente dalla fisiologica contrazione del comparto fonia e dati (-8,7% su base annua con una decrescita del 7,7% nel 4° trimestre), legata anche al contesto congiunturale e alla conseguente riduzione dei consumi delle aziende; tale dinamica è stata parzialmente compensata dalla continua, forte crescita della componente di soluzioni e offerte ICT (+15,3% su base annua e +15,3% nel 4° trimestre) con un incremento della quota di mercato dal 9,2% circa di dicembre 2008 all’11,4% di dicembre 2009. Il comparto mobile conferma sostanzialmente i valori dell’anno precedente (-0,1% su base annua e -0,1 % nel 4° trimestre);
  • National Wholesale: l’incremento dei ricavi (+258 milioni di euro, +14,8%; 14,9% in termini organici) è generato dalla crescita della customer base degli OLO (Other Licensed Operators) sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream.


Ricavi International Wholesale

Nel corso del 2009 l’International Wholesale (Gruppo Telecom Italia Sparkle) ha realizzato ricavi pari a 1.710 milioni di euro, in flessione di 120 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2008 (-6,6%; -7,1% a livello organico), a causa della riduzione dei servizi voce sia nel mercato captive sia verso terzi. Il positivo andamento dei business IP/Data, Multinational Corporations e Consulting compensa, in parte, la citata riduzione dei servizi voce.

Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato sopra riportata vengono di seguito fornite le informazioni commerciali articolate per tecnologia (fisso/mobile).

DOMESTIC

I ricavi, pari a 21.662 milioni di euro, registrano un decremento del 6,7% (-1.565 milioni di euro) rispetto all’esercizio 2008. A livello organico la variazione è del -6,8%.

Ricavi Telecomunicazioni Fisse

I ricavi sono pari a 14.739 milioni di euro e presentano una riduzione rispetto allo stesso periodo del 2008 di 261 milioni di euro (-1,7%). A livello organico, la variazione dei ricavi è negativa per 279 milioni di euro (-1,9%).

Al 31 dicembre 2009 la consistenza degli accessi retail è di circa 16,1 milioni (-1.255.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2008); aumenta il portafoglio clienti wholesale che ha raggiunto 6,2 milioni di accessi (+1.221.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2008). Il mercato complessivo degli accessi fa registrare una sostanziale stabilità rispetto al dicembre 2008.

Il portafoglio complessivo broadband è pari a 8,7 milioni di accessi (+607.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2008), di cui 7 milioni retail e 1,7 milioni wholesale.

Fonia Retail

I ricavi del comparto Fonia Retail sono pari a 6.804 milioni di euro, in flessione di 720 milioni di euro
(-9,6%) rispetto all’esercizio 2008.

Tali ricavi risentono, su tutti i segmenti di mercato, della fisiologica riduzione della base clienti e dei volumi di traffico dovuta al contesto competitivo in cui l’azienda opera. Da segnalare, inoltre, la riduzione delle tariffe regolamentate di terminazione fisso-mobile e la disabilitazione di alcuni servizi Premium, operata dall’azienda su base sia obbligatoria sia volontaria (la contrazione dei ricavi dei servizi VAS rispetto allo stesso periodo del 2008 è pari a 45 milioni di euro). L’impatto economico in termini di minori ricavi da accesso (-177 milioni di euro), è compensato nel business domestico dallo sviluppo dei servizi wholesale nazionali (+170 milioni di euro sulla componente dei Servizi Intermedi Regolamentati quali Unbundling del Local Loop e Wholesale Line Rental).

Internet

I ricavi del comparto Internet sono pari a 1.707 milioni di euro, in aumento di 77 milioni di euro rispetto al 2008 (+4,7%). La componente narrowband, in continuo calo, rappresenta ormai solo il 2% dei ricavi totali. Il portafoglio complessivo di accessi broadband retail sul mercato domestico ha raggiunto i 7 milioni di accessi, con una crescita rispetto a fine 2008 di 246.000 unità; la clientela che aderisce ad offerte flat ha raggiunto un’incidenza dell’83% sul totale portafoglio clienti retail broadband (77% a fine 2008). Prosegue altresì l’espansione del servizio IPTV sul mercato Consumer (il cui portafoglio ha raggiunto i 401.000 clienti, +72.000 rispetto a fine 2008) e lo sviluppo dell’offerta e delle attività legate al web tramite il portale Virgilio; l’offerta Alice Casa ha raggiunto un portafoglio clienti pari a 621.000 unità (+503.000 rispetto al 31 dicembre 2008) con un’incidenza sul portafoglio broadband complessivo pari all’8,9% rispetto all’1,7% di dicembre 2008.

Business Data

I ricavi del comparto Business Data, pari a 1.730 milioni di euro, aumentano, rispetto al 2008, di 10 milioni di euro (+0,6%) grazie allo sviluppo dell’offerta di servizi e prodotti ICT, i cui ricavi si incrementano di 72 milioni di euro (+9,5%), soprattutto sulla componente servizi che cresce del 13,8%.

Wholesale

Il portafoglio di clienti gestiti dalla divisione Wholesale di Telecom Italia ha raggiunto a fine dicembre 2009 circa 6,2 milioni di accessi per i servizi di fonia e 1,7 milioni per i servizi broadband. Complessivamente i ricavi da servizi Wholesale nazionale sono pari a 2.888 milioni di euro e presentano, rispetto al 2008, una crescita di 429 milioni di euro (+17,4%). L’evoluzione dei ricavi del comparto è correlato allo sviluppo della base clienti degli operatori alternativi serviti attraverso le diverse tipologie di accesso. I ricavi dell’intero comparto Wholesale sono pari a 4.117 milioni di euro al 31 dicembre 2009.

Ricavi Telecomunicazioni Mobili

Come già illustrato precedentemente, il programma di profonda trasformazione della politica commerciale del business mobile nel segmento Consumer ha portato ad una riduzione significativa dei terminali mobili venduti, che sono passati dai 7,9 milioni del 2008 a circa 4,8 milioni nel 2009, con evidenti benefici in termini di contributo alla marginalità della Business Unit Domestic.

Ciò premesso, i ricavi delle telecomunicazioni Mobili dell’anno sono stati pari a 8.597 milioni di euro con una flessione di 1.090 milioni di euro (-11,3%) rispetto allo stesso periodo del 2008. Il nuovo orientamento strategico ha determinato, infatti, una forte contrazione dei ricavi da terminale (-44%) al quale si sono aggiunti gli effetti della prevista riduzione delle tariffe di interconnessione regolamentate, nonché la riduzione della customer base verificatasi prevalentemente nella prima parte dell’anno. Gli ottimi risultati ottenuti dall’offerta broadband mobile hanno consentito, peraltro, di compensare in parte il trend di contrazione dei servizi a valore aggiunto tradizionali (SMS).

Al 31 dicembre 2009 il numero delle linee mobili di Telecom Italia è pari a circa 30,8 milioni; la riduzione

rispetto al 31 dicembre 2008 è attribuibile ad una maggiore selettività nella politica commerciale focalizzata sui clienti a maggior valore - a conferma di tale strategia il numero di linee post-paid ha raggiunto un’incidenza di circa il 20% sul totale rispetto al 17% circa del 31 dicembre 2008 - nonché a cessazioni di linee silenti.

  • L’EBITDA della business unit Domestic è pari a 9.895 milioni di euro e registra un decremento di 64 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2008 (-0,6%). L’incidenza sui ricavi è pari al 45,7%, in aumento di 2,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2008. La variazione organica dell’EBITDA rispetto al 2008 è negativa di 211 milioni di euro (-2,1%) con un’incidenza sui ricavi pari al 46,5% (44,2% nello stesso periodo del 2008).
  • L’EBIT è pari a 5.394 milioni di euro e registra una riduzione di 11 milioni di euro (-0,2%) rispetto al corrispondente periodo del 2008, con un’incidenza sui ricavi pari al 24,9% (23,3% nel 2008). La variazione organica dell’EBIT è negativa per 93 milioni di euro (-1,6% rispetto al corrispondente periodo del 2008).
  • Gli investimenti industriali ammontano a 3.523 milioni di euro con una riduzione di 135 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2008. L’incidenza degli investimenti industriali sui ricavi è pari al 16,3% (15,7% nel 2008). La citata riduzione è principalmente attribuibile all’ottimizzazione e razionalizzazione degli investimenti di rete,nonché ai minori impegni legati all’offerta di terminali (a noleggio o legati a contratti pluriennali) e all’acquisizione di licenze Wi-MAX.
  • Il personale è pari a 58.736 unità, in riduzione di 3.080 unità rispetto al 31 dicembre 2008.

BRASILE (cambio medio real/euro 2,76933)

Il Gruppo Tim Brasil ha raggiunto a dicembre 2009 41,1 milioni di linee (+12,9% rispetto al 31 dicembre 2008) con una market share del 23,6%.

I ricavi del 2009 sono pari a 13.907 milioni di reais e diminuiscono dello 0,3% (-44 milioni di reais) rispetto all’esercizio 2008 (+16,1% i ricavi da servizi VAS). Il ricavo medio mensile per cliente è pari a 28,2 reais a dicembre 2009 rispetto a 31,6 reais a dicembre 2008.

L’EBITDA del 2009, pari a 3.476 milioni di reais, registra un aumento del 6,7% (+217 milioni di reais) rispetto all’esercizio 2008. L’incidenza sui ricavi, pari al 25,0%, è superiore di 1,6 punti percentuali rispetto all’esercizio 2008. Tale risultato è stato conseguito grazie ad un miglioramento nella struttura dei costi il cui recupero di efficienza ha accompagnato e sostenuto le maggiori spese necessarie per il rilancio commerciale di Tim Brasil. La variazione organica dell’EBITDA, rispetto all’esercizio 2008, è pari a +312 milioni di reais con un’incidenza sui ricavi del 25,7% (23,4% nel 2008).

L’EBIT del 2009 è pari a 580 milioni di reais (507 milioni di reais nello stesso periodo del 2008). Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’EBITDA rispetto all’esercizio 2008, in parte attenuato dagli ammortamenti dovuti alla licenza 3G acquisita nel secondo trimestre 2008, dagli investimenti industriali connessi alla nuova rete UMTS, nonché al mantenimento dei livelli di capacità e qualità della rete 2G. La variazione organica dell’EBIT, rispetto all’esercizio 2008, è positiva di 168 milioni di reais con un’incidenza sui ricavi del 4,9% (3,6% nel 2008).

Gli investimenti industriali del 2009 ammontano a 2.671 milioni di reais e diminuiscono di 941 milioni di reais rispetto al 2008, anno in cui è stato effettuato l’acquisto della licenza 3G.

Il personale al 31 dicembre 2009 è pari a 9.783 unità.

In data 30 dicembre 2009 Tim Participações ha perfezionato l’acquisizione del 100% dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig Telecomunicações Ltda tramite la fusione per incorporazione in Tim Participações S.A. della sua controllante (Holdco Participações Ltda).

OLIVETTI

ricavi del 2009 ammontano a 350 milioni di euro e registrano una riduzione di 2 milioni di euro rispetto al 2008 (-0,6%).

L’EBITDA è negativo per 14 milioni di euro, in miglioramento di 16 milioni di euro rispetto al 2008 grazie ad una significativa riduzione dei costi fissi.

L’EBIT, negativo per 19 milioni di euro, migliora di 18 milioni di euro rispetto al 2008.

Gli investimenti industriali del 2009 ammontano a 4 milioni di euro con un aumento di 1 milione di euro rispetto all’esercizio 2008.

Il personale al 31 dicembre 2009 è di 1.098 unità.

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I RISULTATI DI TELECOM ITALIA S.p.A.

I ricavi sono pari a 20.474 milioni di euro, in diminuzione di 1.510 milioni di euro (-6,9%) rispetto all’esercizio 2008. La variazione organica dei ricavi è pari al -6,9%.

Tale risultato risente della fisiologica contrazione dei ricavi da business tradizionali sia nel segmento Consumer (-9,8%), sia nel segmento Business (-9,7%) e in misura più contenuta nel segmento Top (-3,5%). Si segnala tuttavia una positiva dinamica dei ricavi da servizi innovativi quali il broadband (fisso e mobile) nel segmento Consumer e Business, mentre il segmento Top registra una forte crescita della componente di soluzioni e offerte ICT (+15,3%).

Sul risultato ha inoltre inciso positivamente un significativo incremento dei ricavi del segmento National Wholesale (+14,8%) generato dalla crescita della customer base degli OLO sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream.

L’EBITDA è pari a 9.508 milioni di euro e diminuisce di 30 milioni di euro (-0,3%) rispetto all’esercizio 2008. La variazione organica dell’EBITDA è negativa dell’1,7% (-170 milioni di euro). L’incidenza dell’EBITDA sui ricavi è del 46,4% (43,4% nel 2008); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 47,3% (44,8% nel 2008).

L’EBIT è pari a 5.161 milioni di euro e si incrementa di 33 milioni di euro (+0,6%) rispetto all’esercizio 2008. La variazione organica dell’EBIT è negativa dello 0,8% (-43 milioni di euro). L’incidenza dell’EBIT sui ricavi è del 25,2% (23,3% nel 2008); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 26,3% (24,6% nel 2008).

Il risultato netto di Telecom Italia S.p.A. è pari a 1.399 milioni di euro, in diminuzione di 74 milioni di euro rispetto al 2008 (1.473 milioni di euro).

Il personale al 31 dicembre 2009 è pari a 54.236 unità.

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SPARKLE

Il procedimento penale in corso nei confronti di Telecom Italia Sparkle e i connessi provvedimenti giudiziali (l’”Ordinanza”) notificati alla società in data 23 febbraio 2010 hanno ad oggetto la contestazione da parte della Procura di Roma a taluni ex-amministratori, ex-dipendenti e dipendenti di Telecom Italia Sparkle dei reati di associazione a delinquere transnazionale, evasione fiscale, riciclaggio transnazionale, reinvestimento di proventi illeciti e intestazione fittizia di beni. I reati contestati di associazione a delinquere transnazionale, riciclaggio transnazionale e reinvestimento di proventi illeciti costituiscono anche reati-presupposto della responsabilità amministrativa dell’ente ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.

Nell’ambito del procedimento l’Autorità Giudiziaria ha disposto nei confronti di Telecom Italia Sparkle il sequestro preventivo di 298 milioni di euro, riferiti alla asserita indebita detrazione dell’IVA connessa alle operazioni oggetto dell’indagine ed è stata fissata un’udienza in camera di consiglio in merito alla richiesta di nomina di un commissario giudiziale per Telecom Italia Sparkle, ai sensi del D.Lgs. n.231/2001. In data 6 aprile 2010, il Giudice per le Indagini Preliminari ha revocato l'udienza di cui sopra per cessata materia cautelare del contendere.

In aggiunta alle somme oggetto di sequestro preventivo, Telecom Italia Sparkle, ha presentato fidejussioni per complessivi 195 milioni di euro, di cui 72 milioni di euro a copertura della eventuale confisca degli utili rilevati con le operazioni commerciali di cui sopra, e 123 milioni di euro pari alla differenza tra la somma già oggetto di sequestro preventivo quale IVA detratta negli anni d’imposta 2005, 2006, 2007 (298 milioni di euro) ed il massimo di quanto potrebbe essere dovuto dalla Società in caso di definizione della propria posizione tributaria relativa ai suddetti crediti IVA, in virtù di procedura di acquiescenza o accertamento con adesione concordata con l’Agenzia dell’Entrate.

Le operazioni commerciali di cui sopra, effettuate nel corso degli esercizi 2005, 2006 e 2007, si riferiscono a servizi di telecomunicazione di tipo "Premium", transitati sulla rete di Telecom Italia Sparkle, ed effettuate con alcuni operatori minori del settore delle telecomunicazioni residenti nell'Unione europea (UE).

Analisi interna – 2007
Nel novembre 2006, l’Autorità Giudiziaria ha sentito, quali persone informate dei fatti, alcuni funzionari, dirigenti e dipendenti di Telecom Italia Sparkle, con riferimento all'inchiesta allora in corso e relativa ad una possibile frode IVA, ascritta ad alcuni operatori di telecomunicazioni italiani, tra cui gli stessi clienti e fornitori individuati nell’Ordinanza. In seguito a ciò, nel gennaio 2007 è stata avviata un'analisi interna in Telecom Italia Sparkle con particolare riferimento ai contratti ed ai rapporti commerciali con i medesimi clienti e fornitori. A seguito delle analisi interne effettuate con l'assistenza di consulenti fiscali indipendenti, nel giugno 2007 sono stati interrotti – a scopo cautelativo - i rapporti commerciali con i suddetti soggetti. Nell'ambito delle analisi, Telecom Italia ha valutato la propria posizione IVA, con particolare riferimento all’imposta corrisposta in relazione alle operazioni commerciali sopra descritte e, sulla base delle informazioni al tempo note, ha concluso che la detrazione dell’IVA su tali acquisti fosse un comportamento legittimo.

Elementi successivi
L’analisi e le informazioni acquisite dall’Ordinanza in poi, hanno fornito elementi valutativi aggiuntivi rispetto ai fatti oggetto di indagine già analizzati nel passato, integrandone la conoscenza con aspetti ignoti in precedenza, risultanti dall’azione investigativa attuata dall’Autorità Giudiziaria avvalendosi di poteri e facoltà ad essa propri.

Analisi Interna – 2010 (“Analisi Interna 2010”)
A seguito dell'emissione dell’Ordinanza del 23 febbraio 2010, sono state pertanto attivate specifiche consulenze legali, contabili e fiscali indipendenti per lo svolgimento di una documentary investigation sulle attività del periodo 2005-2009. L'analisi ha riguardato i contratti ed i rapporti di Telecom Italia Sparkle, diversi da quelli oggetto dell’Ordinanza, con particolare riferimento alle controparti diverse dai principali operatori di telecomunicazioni e dalle altre società del Gruppo Telecom Italia. L’analisi ha riguardato i dati di traffico, i relativi ricavi, costi e pagamenti. L’estensione ed i risultati della analisi sono stati portati all’attenzione degli Organi Sociali.

Restatement
Sulla base delle ulteriori informazioni rivenienti dall’Ordinanza, e di quelle acquisite successivamente attraverso l’Analisi Interna 2010, Telecom Italia ritiene che alcune operazioni degli anni 2005, 2006 e 2007 presentassero diverse anomalie, principalmente in ordine all’effettività delle operazioni e del traffico, nonché all’andamento e alle direttrici dello stesso, tali da far concludere oggi di essere in presenza di errori, così come definiti dallo IAS 8.

Pertanto, in conformità allo stesso principio, e senza che ciò implichi il riconoscimento di responsabilità alcuna, i ricavi ed i costi registrati nel 2005, 2006 e 2007 relativi alle operazioni sopra descritte sono stati rettificati come segue:

  • per gli anni 2005-2007 rettifica dei ricavi e dei costi relativi alle operazioni individuate; l’eccedenza dei ricavi rispetto ai costi è stata rettificata in contropartita del fondo per rischi e oneri incluso tra i “Debiti commerciali, vari e altre passività correnti” a fronte dei rischi ed oneri legali connessi alla vicenda;
  • per gli anni 2005-2007 accantonamento al fondo per rischi e oneri - incluso tra i “Debiti commerciali, vari e altre passività correnti”– degli ulteriori rischi ed oneri fiscali;
  • per gli anni 2005-2009 accantonamento al fondo per rischi e oneri degli interessi legali connessi ai sopra citati fondi, per anno di maturazione.

A seguito delle rettifiche ed accantonamenti descritti, i dati dell’esercizio 2008 posti a confronto (compresa la situazione patrimoniale-finanziaria di partenza al 1° gennaio 2008) sono stati rideterminati come precedentemente riportato.
 

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Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Sparkle ha inserito all’ordine del giorno dell’Assemblea chiamata all’approvazione del bilancio 2009 l’argomento: “Azione di Responsabilità nei confronti dell’ex Amministratore Delegato. Deliberazioni inerenti e conseguenti”.

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EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2009

Cessione di HanseNet Telekommunikation GmbH

Il 16 febbraio 2010 si è perfezionata la cessione a Telefonica, tramite la controllata Telefonica Deutschland GmbH, dell’intera partecipazione detenuta dal Gruppo Telecom Italia in HanseNet TeleKommunikation GmbH, operatore focalizzato sul mercato retail dei servizi broadband in Germania. Gli impatti economici stimati della cessione, determinati sulla base di un Enterprise Value di 900 milioni di euro, sono già stati integralmente recepiti nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2009.

In particolare l’operazione ha comportato un impatto negativo sul risultato netto consolidato di 561 milioni di euro, comprensivo della svalutazione dell’avviamento iscritto sulla società per un importo di 558 milioni di euro. Il relativo cash-in di circa 900 milioni di euro andrà in riduzione del debito di Gruppo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2010

Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio in corso, gli obiettivi legati ai principali indicatori economici, come definiti dal piano industriale 2010-2012, successivamente descritto nella sezione Piano Triennale, prevedono per l’intero anno 2010:

  • Ricavi organici (a parità di cambi e perimetro di consolidamento 2010) in contrazione del 2% - 3% rispetto all’anno precedente;
  • EBITDA organico sostanzialmente stabile, sempre nel confronto con l’anno precedente;
  • Investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro;
  • Debito Netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro.

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DIVIDENDO

All’Assemblea degli azionisti ordinari, convocata il 29 aprile a Rozzano (MI) in seconda convocazione parte ordinaria e in terza convocazione parte straordinaria, sarà proposta, con l’approvazione del bilancio d’esercizio, la destinazione dell’utile mediante distribuzione di un dividendo calcolato sulla base dell’importo di 5 euro cent per ciascuna azione ordinaria e di 6,1 euro cent per ciascuna azione di risparmio. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 27 maggio 2010, con stacco cedola in data 24 maggio 2010.

TEMATICHE DI CORPORATE GOVERNANCE

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari nella quale, tra l'altro, è riportato l'esito dell'accertamento effettuato sulla sussistenza dei requisiti di composizione dell’organo nella sua collegialità, nonché dei requisiti di indipendenza nelle persone di Paolo Baratta, Roland Berger, Elio Cosimo Catania, Jean Paul Fitoussi e Luigi Zingales.

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Andrea Mangoni, dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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PIANO TRIENNALE 2010-2012

L’aggiornamento del Piano Strategico 2010–2012 conferma le priorità strategiche definite per il Gruppo Telecom Italia a dicembre 2008, e in particolare

  • la focalizzazione sui mercati considerati strategici, Italia e Brasile, con l’obiettivo di tornare rapidamente a crescere sul fatturato domestico e di accelerare lo sviluppo dei ricavi sul mercato brasiliano;
  • il rafforzamento della generazione di cassa tramite il focus sui ricavi a più alta marginalità, il recupero dell’efficienza operativa e la selettività negli investimenti;
  • la continua riduzione dell’indebitamento finanziario di Gruppo. 

Obiettivi di Gruppo 2010-12

Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono, a parità di perimetro, cambi, oneri e proventi non organici per il periodo 2010-2012:

  • un incremento medio annuo dei ricavi di circa l’1% (CAGR 2009-2012);
  • EBITDA pari a circa 12 miliardi di euro al 2012;
  • investimenti industriali cumulati per gli anni 2010 - 2012 pari a circa 12 miliardi di euro;
  • indebitamento finanziario netto rettificato inferiore a 28 miliardi di euro a fine 2012.

Obiettivi di Gruppo al 2010

Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono, a parità di perimetro, cambi, oneri e proventi non organici:

  • ricavi in contrazione del 2%/3% rispetto all’anno precedente;
  • EBITDA sostanzialmente stabile rispetto al 2009;
  • investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro;
  • indebitamento finanziario netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro a fine 2010.

Mercato domestico

Sul mercato domestico, Telecom Italia intende proseguire nel percorso intrapreso nel 2009 e in particolare si pone le seguenti priorità:

  • l’inversione del trend dei ricavi grazie all’accelerazione del turnaround sul mobile e al consolidamento dei buoni risultati del fisso;
  • la razionalizzazione dei costi e l’implementazione del nuovo modello operativo;
  • l’eccellenza nella soddisfazione del cliente;
  • il continuo miglioramento del dialogo con il regolatore.

Il Piano conferma le sette aree di intervento secondo il modello Lean Company per l’aumento dell’efficienza, che porteranno a un’ulteriore riduzione di cash cost per 0,7 miliardi di euro in aggiunta ai già annunciati 2 miliardi del triennio 2009-2011 per un totale di 2,7 miliardi entro il 2012.

Obiettivi business domestico 2010-12

I ricavi organici sono previsti sostanzialmente stabili per il periodo 2009-2012 (CAGR). È atteso il raggiungimento di un EBITDA organico superiore a 10 miliardi di euro nel 2012 e gli investimenti cumulati negli anni 2010-2012 saranno pari a circa 9 miliardi di euro.

Obiettivi business domestico 2010

  • ricavi organici in contrazione del 4%/5% rispetto all’anno precedente;
  • EBITDA organico tra 9,8 e 9,9 miliardi di euro;
  • investimenti industriali per circa 3,1 miliardi di euro.

Brasile

Il Brasile si conferma un solido mercato emergente in cui Telecom Italia vuole continuare a rafforzare il proprio posizionamento facendo leva sulle caratteristiche di TIM Brasil quale unico operatore pure mobile in grado di sfruttare appieno le opportunità della migrazione fisso-mobile.

In particolare il piano di sviluppo del Brasile si fonda su tre pilastri di crescita:

  • penetrazione, ovvero sviluppo della market share;
  • stimolo del traffico, facendo leva sul concetto di community e puntando alla sostituzione fisso mobile;
  • sviluppo selettivo del broadband mobile e focalizzazione sul micro-browsing

Le leve d’azione sul mercato brasiliano continuano a essere: il focus sulla qualità del servizio; la leadership nell’innovazione; l’approccio customer centric. L’integrazione con Intelig consentirà, inoltre, di puntare sulla convergenza oltre a dare un sostanziale contributo ai progetti di efficienza dei cash cost.

Obiettivi Brasile 2010 - 2012

I dati sono organici, espressi in accordo ai principi IFRS e in valuta locale.

  • ricavi da servizio in crescita high single digit nel periodo 2009-2012 (CAGR);
  • EBITDA con un margine di circa il 30% nel 2012;
  • investimenti industriali cumulati per gli anni 2010-2012 minori di  8,0 miliardi.

Obiettivi Brasile 2010

  • ricavi da servizio in crescita del 6%;
  • EBITDA maggiore di 4 miliardi di reais;
  • investimenti industriali pari a circa 3 miliardi di reais.


> Allegati al comunicato stampa (file .pdf, 244 KB)

Milano, 13 aprile 2010