In merito al downgrading emesso da Moody’s, Telecom Italia ribadisce che il Gruppo è solido dal punto di vista sia industriale sia finanziario, come dimostrato dalla generazione di cassa (espressa come differenza fra margine operativo lordo ed investimenti), che negli ultimi 5 anni è stata pari a 32 miliardi di Euro. Nello stesso arco di tempo, a fronte di 25 miliardi di Euro di investimenti complessivi nei Paesi in cui opera, ha ridotto il proprio indebitamento nella misura di 7,6 miliardi di Euro.
La riduzione del debito è sempre stata e continuerà a essere una priorità per Telecom Italia, nell’ambito di un percorso di sviluppo sostenibile delle attività industriali.
Nel corso degli anni Telecom Italia ha perseguito un approccio prudente alla gestione dei rischi finanziari, mantenendo un margine di liquidità almeno pari alle scadenze del debito dei successivi 18/24 mesi - a fine giugno il margine di liquidità era pari a 12,8 miliardi - e adottando una documentazione contrattuale relativa ai propri finanziamenti priva di clausole di step-up o di accelerazione nel rimborso del capitale legate al rating.
La redditività rimane ai massimi livelli riscontrabili nel settore, essendo al 30 giugno 2013 pari al 38,9% a livello di Gruppo e ben al 48,7% per quanto riguarda le attività sul mercato domestico.
Per gli effetti del downgrade sulla propria struttura finanziaria e dei costi, si rimanda integralmente a quanto già comunicato il 2 agosto 2013, segnalando che, a seguito di scadenze intercorse, il totale nominale di finanziamenti accesi con Banca Europea degli Investimenti è nel frattempo sceso a 2.950 milioni di Euro.
Milano, 8 ottobre 2013