- Ricavi: 5.188 milioni di euro, -6,2% rispetto al primo trimestre 2013 in termini organici
- EBITDA: 2.200 milioni di euro, -5,7% rispetto al primo trimestre 2013 in termini organici
- EBIT: 1.167 milioni di euro, +2,7% rispetto al primo trimestre 2013 in termini organici
- Utile netto: 222 milioni di euro, rispetto a 364 milioni di euro del primo trimestre 2013
- Indebitamento finanziario netto rettificato: 27.529 milioni di euro, in riduzione di oltre 1,2 miliardi di euro rispetto al 31 marzo 2013. Il dato risulta in aumento di 722 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (26.807 milioni di euro)
- Margine di liquidità al 31 marzo 2014: 11,7 miliardi di euro, permette una copertura delle scadenze oltre i prossimi 24 mesi
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I risultati dei primi tre mesi del 2014 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà oggi alle ore 12:00 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero: +39 06 33168.
Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione, fino a martedì 20 maggio collegandosi al numero: +39 06 334843 (codice di accesso 639652#).
Le Slide di presentazione, con possibilità di seguire l’evento in audio streaming, saranno disponibili all’indirizzo: www.telecomitalia.com/1Q2014/ita.
Il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2014 del Gruppo Telecom Italia è stato redatto nel rispetto dell’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni. Tale documento comprende anche il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2014 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE ed, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi. Il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2014 è sottoposto, in via volontaria, a revisione contabile limitata. Tale attività è tuttora in corso.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2014 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2013, ai quali si rimanda, fatta eccezione per l’applicazione dei nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2014. Peraltro, i nuovi Principi/Interpretazioni non hanno comportato alcun effetto sul Bilancio consolidato abbreviato di Gruppo al 31 marzo 2014.
Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. In particolare, si evidenzia che, a partire dal Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014, Telecom Italia ha rivisto le modalità di determinazione della Variazione organica dei Ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT non considerando più, come in passato, in tale computo i proventi/oneri non organici, compresi quelli non ricorrenti; le Variazioni organiche comprendono perciò ora i soli effetti rivenienti dalla variazione dell’area di consolidamento e dalle differenze cambio. I dati dei periodi posti a confronto sono stati coerentemente riclassificati. Per maggiori dettagli su tali indicatori si fa rimando all’allegato.
Si segnala inoltre che il paragrafo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2014” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Recchi ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo al 31 marzo 2014.
Nel primo trimestre 2014 il mercato delle telecomunicazioni si conferma caratterizzato da un trend di aumento dei servizi innovativi e una flessione dei prezzi e dei ricavi da servizi tradizionali.
In particolare sul mercato domestico, pur registrando un raffreddamento delle dinamiche competitive con particolare evidenza nella telefonia mobile, i servizi tradizionali presentano ancora una sensibile riduzione dei ricavi medi per cliente, anche per l’iniziale effetto della strategia di riposizionamento verso offerte di tipo bundle e/o convergenti fisso-mobile che – a fronte di un calo della redditività nell’immediato – consentiranno nel breve una tenuta delle market share e, nel medio-lungo periodo, anche una progressiva stabilizzazione della spesa e dunque dei ricavi. Sui risultati continuano inoltre a incidere negativamente alcune dinamiche e aspetti regolamentari, in particolare sui prezzi dei servizi wholesale.
Si conferma la crescita della controllata brasiliana, pur a fronte di un rallentamento sul mercato mobile rispetto al corrispondente periodo del 2013 dovuto principalmente a un contesto di maggiore pressione competitiva. Influiscono sul risultato anche la modesta crescita economica del Paese e la svalutazione di quasi il 20% del tasso di cambio rispetto al primo trimestre 2013.
“Abbiamo accelerato gli investimenti in nuove tecnologie rafforzando la nostra leadership nella copertura ultrabroadband mobile e fissa”, ha commentato l’Amministratore Delegato Marco Patuano. “Non abbiamo con ciò perso di focus sulla disciplina finanziaria mediante importanti programmi di efficienza sia sui costi sia sui Capex tradizionali.
La nostra offerta sta uscendo dalle logiche di una concorrenza basata sui prezzi per rilanciare una competizione basata su qualità e innovazione. Grazie a ciò potremo far leva sulle nostre infrastrutture distintive che stiamo costruendo, mettendo a frutto un vantaggio competitivo di lungo termine.
L’accordo sui contenuti raggiunto con Sky, pur entrando a pieno regime progressivamente, ci permette di offrire da subito ai nostri clienti offerte premium, a partire dalla trasmissione della Coppa del Mondo di calcio sul mobile.
Anche in Brasile, il nostro focus si mantiene sulla qualità e sugli investimenti. I nostri risultati devono essere interpretati considerando anche la revisione delle tariffe di terminazione mobile, fenomeno che ben conosciamo per averlo affrontato in Italia. Al netto di questo effetto regolatorio, il fatturato dei servizi mobili cresce di quasi 5 punti percentuali in un mercato altamente competitivo. Un risultato certamente considerevole.
Siamo quindi complessivamente in linea con i nostri piani ed i nostri target, che vedono una progressiva accelerazione della ripresa anno su anno.”
Principali variazioni del perimetro di consolidamento del Gruppo Telecom Italia
Nel corso del primo trimestre 2014 si è verificata la seguente variazione:
- Trentino NGN S.r.l.: il 28 febbraio 2014 il Gruppo Telecom Italia ha acquisito la quota di controllo della società.
Nel corso del 2013 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
- Gruppo Sofora – Telecom Argentina: il 13 novembre 2013 il Gruppo Telecom Italia ha accettato l’offerta di acquisto dell’intera partecipazione di controllo detenuta nel gruppo Sofora - Telecom Argentina, di conseguenza la partecipazione è stata classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute). Ai sensi dell’IFRS 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate), le risultanze economiche del gruppo Sofora - Telecom Argentina per il primo trimestre 2014, nonché per i corrispondenti periodi posti a confronto, sono presentati in un’apposita voce del conto economico separato consolidato denominata “Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute”, mentre le risultanze patrimoniali sono presentate in due separate voci della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata; il completamento della cessione è sottoposto alla condizione sospensiva dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni locali.
- Gruppo MTV - Media: il 12 settembre 2013 Telecom Italia Media ha perfezionato la cessione del 51% di MTV Italia S.r.l. e della sua controllata al 100% MTV Pubblicità S.r.l., conseguentemente le società sono uscite dal perimetro di consolidamento;
- La7 S.r.l. - Media: in data 30 aprile 2013 Telecom Italia Media ha perfezionato la cessione di La7 S.r.l., conseguentemente la società è uscita dal perimetro di consolidamento.
Gruppo Telecom Italia
I ricavi nel primo trimestre 2014 ammontano a 5.188 milioni di euro, in calo dell’11,9% rispetto ai 5.889 milioni di euro del primo trimestre 2013 (-701 milioni di euro). In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 6,2% (-340 milioni di euro).
Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:
(*) A partire dal Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014, la Business Unit Domestic accoglie, oltre a Core Domestic e International Wholesale, anche il gruppo Olivetti; il periodo posto a confronto è stato di conseguenza modificato.
Gli investimenti industriali della Business Unit Brasile registrano un incremento di 11 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013. La variazione risente di un effetto cambio negativo per 33 milioni di euro, in assenza del quale l’incremento sarebbe risultato pari a 44 milioni di euro. I maggiori investimenti sono attribuibili allo sviluppo delle infrastrutture, in linea con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio.
Gli investimenti industriali della Business Unit Domestic presentano una contrazione di 86 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013. Tale riduzione è interamente attribuibile alle componenti più tradizionali di investimento e ha comportato l’abbandono di alcune piattaforme e la semplificazione di alcuni processi industriali; tali risparmi sono stati in parte reindirizzati allo sviluppo delle reti di nuova generazione (rete LTE e Fibra, +42 milioni di euro di investimenti rispetto al primo trimestre 2013) che raggiungono il 33% degli investimenti di rete (20% nel primo trimestre 2013). Si segnala inoltre che nel primo trimestre 2014, in conseguenza della nuova strategia di mercato di Telecom Italia per le offerte bundle di telefonia mobile, non sono più stati oggetto di iscrizione fra gli investimenti immateriali i costi relativi al sussidio al cliente per l’acquisto di terminali per 25 milioni di euro; nel corrispondente periodo del 2013 erano stati capitalizzati 34 milioni di euro, ammortizzati lungo la durata del rapporto contrattuale (24 – 30 mesi).
Il flusso di cassa della gestione operativa è negativo per 14 milioni di euro (positivo per 64 milioni di euro nel primo trimestre 2013) e risente della stagionale dinamica degli esborsi relativi al fatturato passivo dell’ultimo trimestre dell’esercizio precedente e del pagamento di contributi connessi all’esercizio di attività di telecomunicazioni per un importo di oltre 300 milioni di euro da parte della Business Unit Brasile.
L’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 marzo 2014 è pari a 27.529 milioni di euro, in diminuzione di 1.238 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2013. Il dato risulta in aumento per 722 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (26.807 milioni di euro) in quanto risente della usuale dinamica della generazione operativa del flusso di cassa.
L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 28.810 milioni di euro (27.942 al 31 dicembre 2013).
Il margine di liquidità al 31 marzo 2014 è pari a 11,7 miliardi di euro (13,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2013), al netto di 0,4 miIiardi di euro relativi alle Discontinued Operations, ed è costituito da liquidità per 5,2 miliardi di euro (7,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2013) e da linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo di 6,5 miliardi di euro (pari a quelle esistenti al 31 dicembre 2013). Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza oltre i prossimi 24 mesi.
Il personale del Gruppo al 31 marzo 2014, escludendo le 16.518 unità relative alle Discontinued Operations, è pari a 65.613 unità, di cui 53.083 in Italia (65.623 unità al 31 dicembre 2013, di cui 53.155 in Italia).
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I risultati delle Business Unit
I dati al 31 marzo 2014 di Telecom Italia Media sono riportati nel comunicato stampa che è stato diramato l’8 maggio a valle del Consiglio di Amministrazione della Società.
Domestic
A partire dal Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014, la Business Unit Domestic accoglie, oltre a Core Domestic e International Wholesale, anche il gruppo Olivetti. Tale diversa rappresentazione riflette la collocazione commerciale e di business del gruppo Olivetti e il processo di integrazione dei suoi prodotti e servizi con quelli offerti da Telecom Italia nel mercato domestico. I dati del corrispondente periodo dell’esercizio precedente sono stati pertanto coerentemente riclassificati.
I ricavi Domestic, pari a 3.728 milioni di euro (4.066 milioni di euro nel primo trimestre 2013), si riducono dell’8,3% sia in termini reported sia in termini organici.
In uno scenario congiunturale che – seppur in leggero miglioramento – continua a presentare una strutturale debolezza ed in un contesto di mercato che ancora risente del trascinamento della discesa dei prezzi, derivante dell’accesa competizione che ha caratterizzato l’anno precedente (in particolare sul Mobile nella prima parte dell’esercizio), la performance del primo trimestre 2014, in termini di variazione rispetto al primo trimestre 2013, presenta una riduzione dell’8,3%, pressoché in linea con l’ultimo trimestre del 2013 (-8,1%) e in recupero rispetto all’intero esercizio 2013 (-9,5%). La variazione organica dei ricavi registra un decremento dell’ 8,3% (-336 milioni di euro) ed è calcolata escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi per 2 milioni di euro relative a International Wholesale.
La suddetta dinamica di riduzione dei ricavi è in particolare attribuibile alla contrazione dei ricavi sui servizi tradizionali (voce, messaging, trasmissione dati a circuito), solo marginalmente recuperata dallo sviluppo di servizi innovativi, in particolare su Broadband Fisso, ICT e Mobile Internet.
Nel dettaglio:
Ricavi Core Domestic
I ricavi Core Domestic sono pari a 3.469 milioni di euro e si riducono del 9,5% (3.832 milioni di euro nei primi tre mesi del 2013).
Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2013:
- Consumer: i ricavi del primo trimestre 2014 del segmento Consumer sono complessivamente pari a 1.749 milioni di euro, con una riduzione di 231 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013 (-11,7%). La diminuzione dei ricavi è principalmente attribuibile ai ricavi da servizi Mobile (-152 milioni di euro, pari a -16,9%), in particolare su servizi tradizionali voce (-129 milioni di euro) e messaging (-38 milioni di euro), solo in parte compensata dalla costante crescita dell’internet mobile Browsing (+17 milioni di euro, pari a +11,4% rispetto ai primi tre mesi del 2013). Tale contrazione si registra a seguito della riduzione di ARPU (trascinata dalla forte pressione sui prezzi che ha caratterizzato il mercato nel 2013), pur in presenza di un miglioramento della performance competitiva con progressiva stabilizzazione della customer base e della quota di mercato. Anche il Fisso presenta una diminuzione rispetto al primo trimestre del 2013 (-63 milioni di euro, -6,2%) interamente attribuibile alla contrazione dei ricavi fonia (-69 milioni di euro, a seguito della riduzione di clienti e della contrazione dello usage di traffico), solo marginalmente compensata da maggiori ricavi Broadband per 6 milioni di euro, grazie alla buona tenuta della market share ed al positivo andamento dell’ARPU, sostenuto dalla maggiore incidenza dei clienti con offerte bundle/flat o soluzioni Internet Plus, come Superinternet o Fibra;
- Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 1.202 milioni di euro con una riduzione di 103 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013 (-7,9%). La flessione riguarda interamente i ricavi da servizi (-122 milioni di euro), di cui -42 milioni di euro sul Mobile (-12,1%) e -83 milioni di euro sul Fisso (-9,0%). In particolare sul Mobile, nonostante l’efficacia delle azioni di difesa e sviluppo della customer base (che presenta infatti una crescita del 7,5%), si conferma una contrazione di fatturato sui servizi tradizionali voce e messaging (-54 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013), attribuibile ad una dinamica di riposizionamento dei clienti su formule di offerta bundle a minor livello complessivo di ARPU. Seppur con segnali di ripresa, sul Fisso continua ad influire l’effetto del raffreddamento della domanda dovuto al negativo contesto congiunturale e la contrazione dei prezzi sempre sui servizi tradizionali voce e dati;
- National Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo trimestre 2014 ricavi pari a 461 milioni di euro, con una riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2013 di 38 milioni di euro (-7,6%). La flessione è prevalentemente attribuibile alle dinamiche regolatorie di riduzione dei prezzi su accesso ULL, Bitstream, Wholesale Line Rental e su terminazione.
Ricavi International Wholesale
I ricavi del primo trimestre 2014 di International Wholesale sono pari a 301 milioni di euro, in aumento di 18 milioni di euro (+6,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2013.
L’incremento, correlato ai maggiori volumi di traffico raccolto, riguarda prevalentemente i servizi Fonia (+22 milioni di euro, +11,2%). Risultano invece in contrazione i ricavi per i servizi IP/Data (-4 milioni di euro, -5,9%), per effetto dello scenario sempre più competitivo, e conseguentemente della relativa contrazione dei prezzi, che caratterizza questo mercato. Risulta inoltre in leggera flessione anche il segmento di business dedicato alle società multinazionali (-2 milioni di euro pari a -11,5%).
Ricavi Olivetti
I ricavi del gruppo Olivetti ammontano nel primo trimestre 2014 a 49 milioni di euro, con una diminuzione di 3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013 (-5,8%).
In un contesto di perdurante crisi economica, tuttavia, i ricavi a maggiore marginalità dell’offerta Olivetti risultano sostanzialmente in linea con quanto già registrato nel primo trimestre 2013. Soffre invece il comparto (soprattutto nazionale) delle piccole e medie imprese, che registra una diminuzione dei ricavi per circa 1,4 milioni di euro nel settore tradizionale del copying and printing.
L’EBITDA della Business Unit Domestic nel primo trimestre 2014 è pari a 1.792 milioni di euro e registra una riduzione di 161 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2013 (-8,2%, di cui -1,6 punti percentuali attribuibili alla citata diversa classificazione dei costi di sussidio al cliente per l’acquisto dei terminali), con un’incidenza sui ricavi pari al 48,1%, in leggero recupero rispetto al 2013 (+0,1 punti percentuali). Sul risultato incidono principalmente la contrazione dei ricavi da servizi (-341 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013), solo in parte recuperata grazie alle azioni di efficienza ottenute attraverso un selettivo controllo e contenimento dei costi operativi. Come già segnalato con riguardo all’andamento dei ricavi, anche a livello di EBITDA si conferma nel primo trimestre 2014 il trend di recupero di performance operativa già osservato nella seconda metà dell’esercizio 2013. La variazione organica dell’EBITDA registra un decremento dell’ 8,2% (-160 milioni di euro), calcolato escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi per 1 milione di euro di International Wholesale.
L’EBIT della Business Unit Domestic nel primo trimestre 2014 è pari a 990 milioni di euro, con una riduzione di 83 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013 (1.073 milioni di euro), con un’incidenza sui ricavi del 26,6%, in miglioramento di 0,2 punti percentuali rispetto al margine del 26,4% del primo trimestre 2013. L’andamento recepisce la variazione dell’EBITDA precedentemente illustrata, parzialmente compensata dalla riduzione degli ammortamenti per 47 milioni di euro e dalla plusvalenza, pari a circa 38 milioni di euro, derivante dalla cessione da parte di Telecom Italia S.p.A. di un immobile di proprietà sito in Milano, per un corrispettivo di 75 milioni di euro.
L’EBIT organico del primo trimestre 2014 - calcolato escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi pari a -1 milione di euro, relativo a International Wholesale - evidenzia una variazione negativa di 82 milioni di euro (-7,6%) rispetto al primo trimestre 2013, con un’incidenza sui ricavi del 26,6% (26,4% nel primo trimestre 2013).
Il personale, pari a 53.302 unità, è diminuito di 75 unità rispetto al 31 dicembre 2013.
Brasile
(cambio medio real/euro 3,23981)
I ricavi del gruppo Tim Brasil nel primo trimestre 2014 sono pari a 4.702 milioni di reais, sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2013 (-0,2%). I ricavi da servizi si attestano a 4.099 milioni di reais, in crescita di 12 milioni di reais rispetto ai 4.087 milioni di reais dello stesso periodo del 2013 (+0,3%); i ricavi da vendita di prodotti si riducono da 624 milioni di reais del primo trimestre del 2013 a 603 milioni di reais del primo trimestre 2014 (-3,4%), con una contrazione dell’8,2% dei volumi venduti rispetto allo stesso periodo del 2013.
L’ARPU mobile del primo trimestre 2014 è pari a 18,0 reais a fronte dei 18,5 reais dell’analogo periodo del 2013 (-2,7%). Il dato risente della riduzione delle tariffe di terminazione seguita a due manovre regolatorie (rispettivamente ad aprile 2013 e fine febbraio 2014). Al netto di tale componente l’ARPU del periodo presenta un trend in crescita, sostenuto principalmente dallo sviluppo dei servizi dati innovativi (browsing e Vas content).
Le linee complessive al 31 marzo 2014 sono pari a 73,9 milioni, in crescita dello 0,6% rispetto al 31 dicembre 2013, corrispondenti a una market share sulle linee del 27%.
L’EBITDA, pari a 1.316 milioni di reais, è superiore di 95 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2013 (+7,8%). L’incremento dell’EBITDA è sostenuto essenzialmente dai minori costi per acquisti di materie e servizi, parzialmente controbilanciato dai maggiori costi del personale e altri costi operativi. L’EBITDA margin è pari al 28,0%, superiore di 2,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2013.
L’EBIT è pari a 588 milioni di reais con un miglioramento di 36 milioni di reais rispetto al primo trimestre 2013. Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’EBITDA, parzialmente controbilanciata dall’aumento degli ammortamenti per 60 milioni di reais (728 milioni di reais nel primo trimestre 2014 rispetto a 668 milioni di reais nel primo trimestre 2013).
Il personale è pari a 12.206 unità (12.140 unità al 31 dicembre 2013).
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Eventi successivi al 31 marzo 2014
Accordo con il Gruppo Editoriale L’Espresso
In data 9 aprile 2014 Telecom Italia Media e il Gruppo Editoriale L’Espresso (Gruppo Espresso) hanno sottoscritto i contratti che prevedono l’integrazione delle attività di operatore di rete per la DTTV-TV digitale terrestre facenti capo rispettivamente a Telecom Italia Media Broadcasting S.r.l. (TIMB) e Rete A S.p.A. (Rete A).
L’integrazione fra TIMB e Rete A, titolari rispettivamente di tre e due multiplex digitali, darà luogo al principale operatore di rete indipendente in Italia, dotato di cinque multiplex digitali con un’infrastruttura a copertura nazionale di elevata capillarità e basata su tecnologie di ultima generazione. Il gruppo risultante dall’operazione sarà il fornitore di riferimento dei principali editori televisivi non integrati nazionali ed esteri operanti sul mercato italiano. L’operazione consentirà inoltre di conseguire rilevanti sinergie industriali.
L’integrazione verrà realizzata mediante conferimento da parte del Gruppo Espresso del 100% delle azioni di Rete A in TIMB. A esito del conferimento, Telecom Italia Media e il Gruppo Espresso deterranno rispettivamente il 70% ed il 30% delle azioni di TIMB a cui farà capo l’intero capitale di Rete A; la partecipazione All Music S.p.A. rimarrà di proprietà del Gruppo Espresso.
L’accordo sottoscritto prevede inoltre che, una volta compiuta l’integrazione, venga avviato un processo di valorizzazione con la ricerca di investitori interessati alla combined entity.
In conseguenza dell’incertezza sull’evoluzione della normativa riguardante l’uso delle frequenze, Telecom Italia Media si è inoltre riservata un’opzione di acquisto del diritto d’uso (esclusi quindi l’infrastruttura e i clienti) di una delle cinque frequenze che faranno capo alla combined entity.
Si prevede che l’operazione, subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione AGCom, venga perfezionata entro giugno 2014.
Procedimento Antitrust A428
Nel maggio 2013 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato - AGCM ha comminato a Telecom Italia, a conclusione del procedimento A428, due sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 103 milioni di euro, per presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi di accesso. Il provvedimento è stato impugnato innanzi al TAR Lazio.
In data 8 maggio 2014, è stata pubblicata la sentenza con la quale il Tar Lazio ha respinto il ricorso di Telecom Italia confermando totalmente le sanzioni statuite nel provvedimento impugnato.
Telecom Italia ha ribadito la correttezza del proprio comportamento in materia di parità di accesso alla rete da parte degli Operatori alternativi, avverso tale decisione la Società ricorrerà in Consiglio di Stato, per il riconoscimento della assoluta liceità dei suoi comportamenti nei confronti dei concorrenti. Si precisa infine che le passività già stanziate nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 coprono l’intero importo delle due sanzioni comminate dall’Autorità.
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Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2014
Il mercato delle telecomunicazioni continua ad essere caratterizzato da una flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce) a fronte di un incremento dei servizi innovativi (broadband e servizi broadband enabled); si prevede che l’effetto combinato di questi fenomeni determini una ulteriore flessione complessiva del mercato domestico, comunque più contenuta rispetto a quella osservata nel 2013, ed una crescita del mercato Brasile.
In tale contesto, il Gruppo Telecom Italia, come annunciato nel Piano 2014 – 2016, continuerà a difendere le proprie market share, ad investire nello sviluppo delle infrastrutture, con una forte accelerazione degli investimenti innovativi destinati in particolare all’Ultra Broadband, per sostenere i ricavi da servizi tradizionali e promuovere la crescita dei ricavi da servizi innovativi, nel rispetto delle proprie politiche finanziarie. Al contempo, il Gruppo Telecom Italia proseguirà il percorso di trasformazione ed efficientamento dei processi industriali con l’obiettivo di una riduzione strutturale dei «running cost» anche attraverso il delayering e la semplificazione delle piattaforme.
Le prime evidenze 2014 confermano il raffreddamento e miglioramento delle dinamiche competitive in ambito Mobile e un’accelerazione dello sviluppo dei servizi ultrabroadband. Tuttavia occorre segnalare che, nei primi mesi dell’anno, si sta riscontrando sul mercato domestico una maggiore diluizione dell’ARPU sui servizi tradizionali, sia sul Mobile che sul Fisso, dovuta a una dinamica di riposizionamento della Customer Base verso offerte di tipo bundle che consentirà comunque – a fronte di una riduzione della redditività nel breve periodo – una maggiore stabilizzazione della spesa e del churn nel medio-lungo periodo. Sul Fisso tale dinamica è anche dettata dalla necessità di rispondere con azioni commerciali di pricing a una pressione competitiva che si mantiene superiore alle attese.
Pur in presenza di tali dinamiche, che hanno determinato ancora tensione sulla tenuta dei Ricavi, per l’esercizio in corso sul mercato domestico si prevede, in coerenza con le previsioni e le dinamiche del Piano triennale 2014-2016 di Telecom Italia, un progressivo recupero della performance operativa anche grazie ai piani e alle azioni di riduzione e contenimento di costi.
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Tematiche di Corporate Governance
Il Consiglio di Amministrazione ha proseguito nella definizione degli assetti organizzativi interni, prendendo atto della nomina del Consigliere Calvosa alla carica di Presidente del Comitato per il controllo e i rischi e del Consigliere Benello alla carica di Presidente del Comitato per le nomine e la remunerazione. Inoltre, su iniziativa del Presidente, ha proceduto a un aggiornamento dell’analisi dei requisiti d’indipendenza dei propri componenti.
In particolare, nel ribadire l’assenza di relazioni con i soci rilevanti, con il revisore legale e con il management della Società, nonché di relazioni economiche e professionali con il Gruppo diverse da quelle derivanti dalla presidenza del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, alla luce delle deleghe ricevute, il Presidente ha constatato il venir meno dei requisiti della qualifica formale di “consigliere indipendente”.
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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Piergiorgio Peluso dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.