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Telecom Italia: esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2015

07/05/2015 - 19:08

  • Ricavi: 5,1 miliardi di euro, -2,6% rispetto al primo trimestre 2014
  • EBTIDA: oltre 2 miliardi di euro, -7,7% rispetto al primo trimestre 2014 con un’incidenza sui ricavi del 40,2%
  • EBIT: 979 milioni di euro, - 188 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014 con un’incidenza sui ricavi del 19,4%
  • Utile netto attribuibile ai soci della controllante: 80 milioni di euro,  Il dato risente  degli effetti connessi all’operazione di riacquisto di obbligazioni proprie nonché delle DInamiche  di  valutazione  del Mandatory Convertible Bond.  Senza tali impatti il dato dell’ utile del primo trimestre 2015  si sarebbe attestato sopra 300 milioni di euro. Nel primo trimestre 2014 l’utile è stato di 222 milioni di euro
  • Margine di liquidità al 31 marzo 2015: 14,1 miliardi di euro, permette una copertura delle scadenze oltre i prossimi 24 mesi

Gli investimenti nel trimestre sono stati pari a circa un miliardo di euro. I maggiori investimenti sia in italia, sia in brasile sono in linea con le indicazioni del piano industriale. Ad oggi in italia la rete in fibra ottica raggiunge Il 32% della popolazione (piU’ di 140 città) e la rete Mobile 4g lte oltre l’80% della popolazione 

 

                                                                     ***

I risultati dei primi tre mesi del 2015 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà domani 8 maggio  alle ore 12:00 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero: +39 0633168.

Per coloro che non potranno collegarsi in diretta sarà possibile riascoltare la presentazione, fino al 15 maggio collegandosi al numero: +39 06334843 (codice di accesso 780868#).

Le Slide di presentazione, con possibilità di seguire l’evento in audio streaming, saranno disponibili all’indirizzo: www.telecomitalia.com.

 

Il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2015 del Gruppo Telecom Italia è stato redatto nel rispetto dell’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni. Tale documento comprende anche il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2015 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE e, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi.  Il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2015 non è sottoposto a revisione contabile.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2015 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2014, ai quali si rimanda, fatta eccezione per l’applicazione dei nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2015. Peraltro, come illustrato nelle note del Bilancio consolidato abbreviato di Gruppo al 31 marzo 2015 i nuovi Principi /Interpretazioni non hanno comportato alcun effetto sul Bilancio consolidato abbreviato di Gruppo.

Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.

Si segnala inoltre che il paragrafo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2015” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

 

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia riunitosi oggi sotto la presidenza di Giuseppe Recchi ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo al 31 marzo 2015.

Il primo trimestre 2015, ha confermato il trend di progressivo recupero del fatturato domestico, con una minore flessione rispetto ai trimestri precedenti, grazie all’attenuazione della dinamica di contrazione dei servizi tradizionali e allo sviluppo dei servizi innovativi. In particolare sul segmento Mobile si registra un continuo rafforzamento del posizionamento competitivo, con una tenuta delle market share ed una limitata erosione dei ricavi medi per cliente (ARPU), sostenuti in particolare dalla maggiore penetrazione dell’internet mobile.  Sul Fisso il trend di recupero dei ricavi è sostenuto dal positivo andamento dell’ARPU broadband, dalla progressiva crescita dei clienti ADSL, con offerte premium bundle/flat, e dallo sviluppo dei servizi ICT.

Gli investimenti effettuati nel trimestre, pari a circa un miliardo di euro, confermano il programma di accelerazione previsto dal piano industriale per il triennio 2015-17. In Italia, il forte impulso al piano di investimenti dedicati allo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione ha consentito di coprire ad oggi con la fibra ottica (NGN) il 32% della popolazione con circa 8 milioni di unità abitative raggiunte e con la rete mobile 4G (LTE) oltre l’80% della popolazione. Con circa 9 milioni di chilometri di fibra già posati nel Paese, più della metà di quanto previsto dal Piano Strategico a fine 2017 (16 milioni di Km) e 40.000 armadi connessi in fibra, Telecom Italia si conferma motore dello sviluppo infrastrutturale del Paese.

L’utile netto consolidato del primo trimestre 2015 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 80 milioni di euro e sconta l’impatto negativo delle operazioni di riacquisto delle obbligazioni proprie nonché di alcune partite aventi natura meramente valutativa e contabile che non generano alcuna regolazione finanziaria, connesse in particolare alla valutazione al fair value dell’opzione implicita inclusa nel Mandatory Convertible Bond (prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale). In assenza di tali impatti l’utile del primo trimestre 2015 si sarebbe attestato a oltre 300 milioni di euro.

In Brasile il mercato è condizionato da un deterioramento dello scenario macro-economico, che ha determinato una contrazione della domanda interna, una crescita dell’inflazione ora su livelli superiori all’8% e un marcato deprezzamento del reais. Tali elementi hanno contribuito ad un generale rallentamento della crescita del mercato mobile rispetto ai trimestri precedenti.

In tale contesto, TIM Brasil ha registrato sul segmento Mobile una sostanziale tenuta della market share, con un significativo incremento della base clienti postpaid ma, nel contempo, un trend in peggioramento del fatturato dovuto sia all’accelerazione del fenomeno di migrazione dei servizi tradizionali voce-sms su soluzioni IP, sia all’ulteriore riduzione delle tariffe di terminazione mobile (MTR), in vigore da fine febbraio 2015. La dinamica negativa dei ricavi mobili è stata in parte mitigata dalla crescita del fatturato Fisso, in particolare sul segmento business wholesale di Intelig e Broadband di TIM Live.

 

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

Nel corso del primo trimestre 2015 si segnala la seguente variazione di perimetro:

  • INWIT S.p.A.(Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di gennaio 2015.

Nel corso del 2014 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:

  • Telecom Italia Ventures S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di luglio 2014;
  • Rete A S.p.A. (Business Unit Media): in data 30 giugno 2014 Persidera S.p.A. ha acquisito il 100% della società, in conseguenza Rete A è entrata a far parte del perimetro di consolidamento del Gruppo ed è stata consolidata integralmente; in data 1° dicembre 2014 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di Rete A in Persidera;
  • TIMB2 S.r.l. (Business Unit Media): è stata costituita nel mese di maggio 2014;
  • Trentino NGN S.r.l. (Business Unit Domestic): il 28 febbraio 2014 il Gruppo Telecom Italia ha acquisito la quota di controllo della società, che è pertanto entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo.

 

GRUPPO TELECOM ITALIA

I ricavi nel primo trimestre 2015 ammontano a 5.053 milioni di euro, in calo del 2,6% rispetto ai 5.188 milioni di euro del primo trimestre 2014 (-135 milioni di euro). In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 3,1% (-163 milioni di euro).

Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:

(milioni di euro)

1° Trim. 2015

1° Trim. 2014

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica

Domestic

3.631

71,9

3.728

71,9

(97)

(2,6)

(3,0)

Core Domestic

3.355

66,4

3.469

66,9

(114)

(3,3)

(3,3)

International Wholesale

310

6,1

301

5,8

9

3,0

(1,6)

Olivetti

51

1,0

49

0,9

2

4,1

4,1

Brasile

1.411

27,9

1.451

28,0

(40)

(2,8)

(3,3)

Media e Altre Attività

21

0,4

15

0,3

6

 

 

Rettifiche ed elisioni

(10)

(0,2)

(6)

(0,2)

(4)

 

 

Totale consolidato

5.053

100,0

5.188

100,0

(135)

(2,6)

(3,1)

L’EBITDA del primo trimestre 2015 è pari a 2.031 milioni di euro e diminuisce, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 169 milioni di euro (-7,7%), con un’incidenza sui ricavi del 40,2% (42,4% nel primo trimestre 2014). In termini organici l’EBITDA si riduce di 179 milioni di euro (-8,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:

 

(milioni di euro)

1° Trim. 2015

1° Trim. 2014

Variazioni

 

 

peso %

 

peso %

assolute

%

% organica

Domestic

1.610

79,3

1.792

81,5

(182)

(10,2)

(10,4)

% sui Ricavi

44,3

 

48,1

 

 

(3,8) pp

(3,7) pp

Brasile

415

20,4

406

18,5

9

2,2

1,6

% sui Ricavi

29,4

 

28,0

 

 

1,4 pp

1,4 pp

Media e Altre Attività

7

0,4

3

0,1

4

 

 

Rettifiche ed elisioni

(1)

(0,1)

(1)

(0,1)

 

 

Totale consolidato

2.031

100,0

2.200

100,0

(169)

(7,7)

(8,1)

% sui Ricavi

40,2

 

42,4

 

 

(2,2) pp

(2,2) pp

L’EBIT del primo trimestre 2015 è pari a 979 milioni di euro, con un decremento di 188 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014 e un’incidenza sui ricavi del 19,4% (22,5% nel primo trimestre 2014).

L’EBIT organico evidenzia una variazione negativa per 193 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014, con un’incidenza sui ricavi del 19,4% (22,5% nel primo trimestre 2014).

L’utile netto consolidato attribuibile ai Soci della Controllante è pari a 80 milioni di euro (222 milioni di euro nello stesso periodo del 2014).

Gli investimenti industriali nel primo trimestre 2015 sono pari a 964 milioni di euro, con un incremento di 280 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014, e sono così ripartiti per settore operativo: 

(milioni di euro)

1° Trim. 2015

1° Trim. 2014

Variazione

 

 

peso %

 

peso %

 

Domestic

676

70,1

493

72,1

183

Brasile

287

29,8

189

27,6

98

Media e Altre Attività

1

0,1

2

0,3

(1)

Rettifiche ed elisioni

Totale consolidato

964

100,0

684

100,0

280

% sui Ricavi

19,1

 

13,2

 

5,9 pp

Gli investimenti industriali della Business Unit Domestic risultano in aumento di 183 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014.  Su tale incremento incide in particolare l’esborso connesso al rinnovo per 3 anni della licenza GSM pari a 117 milioni di euro, oltre agli investimenti innovativi dedicati allo sviluppo di reti e servizi di nuova generazione (+83 milioni di euro), che rappresentano il 33% degli investimenti complessivi (28% nel corrispondente periodo 2014).

Gli investimenti industriali della Business Unit Brasile presentano un incremento di 98 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014, in sostanziale assenza di effetto cambio; tali investimenti sono stati indirizzati principalmente all’evoluzione dell’infrastruttura industriale.

Il flusso di cassa della gestione operativa è negativo per 455 milioni di euro (negativo per 14 milioni di euro nel primo trimestre 2014) e risente della stagionale dinamica degli esborsi relativi al fatturato passivo dell’ultimo trimestre dell’esercizio precedente, del pagamento di contributi connessi all’esercizio di attività di telecomunicazioni per un importo di 224 milioni di euro da parte della Business Unit Brasile, nonché del minor ricorso ad operazioni di cessione di crediti commerciali, in ragione di una posizione di liquidità temporaneamente superiore ai livelli ottimali in un contesto di bassi rendimenti; l’impatto per minori cessioni verrà recuperato in corso d’anno.

Lindebitamento finanziario netto rettificato al 31 marzo 2015 è pari a 27.430 milioni di euro, in diminuzione di 99 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2014 (27.529 milioni di euro), in aumento di 779 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (26.651 milioni di euro), risente della citata negativa generazione di cassa operativa nel trimestre.

Lindebitamento finanziario netto contabile è pari a 29.003 milioni di euro (28.021 milioni di euro al 31 dicembre 2014).

Il margine di liquidità al 31 marzo 2015 è pari a 14,1 miliardi di euro (13,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2014), al netto di 0,2 miIiardi di euro relativi alle Discontinued Operations, ed è costituito da liquidità per 7,1 miliardi di euro (6,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2014) e da linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo di 7 miliardi di euro (pari a quelle esistenti al 31 dicembre 2014). Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza oltre i prossimi 24 mesi.

Il personale del Gruppo al 31 marzo 2015, escludendo le 16.362 unità relative alle Discontinued Operations, è pari a 65.837 unità, di cui 52.806 in Italia (66.025 unità al 31 dicembre 2014, di cui 52.882 in Italia).

                                                ***

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT

I dati al 31 marzo 2015 di Telecom Italia Media sono riportati nel comunicato stampa che è stato diramato il 5 maggio a valle del Consiglio di Amministrazione della Società.

DOMESTIC

I ricavi Domestic, pari a 3.631 milioni di euro (3.728 milioni di euro nel primo trimestre 2014), si riducono del 2,6% su base reported e del 3,0% in termini organici.

La performance del primo trimestre 2015, in termini di variazione rispetto al primo trimestre 2014, evidenzia ancora una riduzione (-2,6%, -97 milioni di euro), ma conferma il trend di progressivo recupero iniziato nella seconda metà dell’esercizio precedente (quarto trimestre 2014: -5,0%; terzo trimestre:           -5,0%; secondo trimestre: -8,2%; primo trimestre: -8,3%).

Tale recupero di performance è attribuibile ad una progressiva stabilizzazione della customer base e dell’ARPU sui servizi tradizionali, accompagnata da una difesa delle market share - in particolare sul Mobile - e da un’accelerazione dello sviluppo sui servizi broadband e ultrabroadband.

Nel dettaglio:

Ricavi Core Domestic

I ricavi Core Domestic sono pari a 3.355 milioni di euro e si riducono del 3,3% (3.469 milioni di euro nei primi tre mesi del 2014).

Relativamente ai diversi segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2014

  • Consumer: i ricavi del primo trimestre del segmento Consumer sono pari a 1.723 milioni di euro, con una riduzione di 26 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2014 (-1,5%). La performance, seppure ancora leggermente negativa, conferma il trend di recupero osservato a partire dalla seconda parte del 2014 (-5,1% nel quarto trimestre 2014; -5,2% nel terzo trimestre;    -9,2% nel secondo  trimestre; -11,7% nel primo trimestre). In particolare i ricavi da servizi Mobile registrano una riduzione di 32 milioni di euro (-4,3%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, in miglioramento rispetto al -7,2% del quarto trimestre 2014 (-6,6% nel terzo trimestre, -13,7% nel secondo trimestre e   -16,9% nel primo trimestre) risentendo positivamente della dinamica di miglioramento strutturale della performance competitiva, della progressiva stabilizzazione della market share e della costante crescita dell’Internet mobile. Anche i ricavi da servizi del Fisso (-13 milioni di euro, -1,4% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) confermano il trend di sensibile miglioramento evidenziato a partire dalla seconda metà del 2014 (-3,4% nel quarto trimestre 2014; -6,1% nel terzo trimestre, -7,9% nel secondo trimestre; -6,2% nel primo trimestre 2014), grazie alla stabilizzazione dei livelli di ARPU per effetto della maggiore incidenza dei clienti con soluzioni flat; l’ARPU inizia inoltre a evidenziare una progressiva ripresa a seguito di upgrade di servizio (Fibra);
  • Business: nel primo trimestre del 2015 i ricavi del segmento Business sono pari a 1.138 milioni di euro con una riduzione di 64 milioni di euro (-5,3%) rispetto al primo trimestre 2014 (di cui -72 milioni di euro, pari al -6,4%, sui servizi). Sui ricavi da servizi del Mobile (-16 milioni di euro, -5,3% rispetto allo stesso periodo del 2014) si conferma una contrazione sui servizi tradizionali voce e messaging (-22 milioni di euro), attribuibile ad una dinamica di riposizionamento dei clienti su formule bundle a minor livello complessivo di ARPU. Sui ricavi da servizi del Fisso (-56 milioni di euro, -6,6% nel primo trimestre 2015 rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) continuano ad influire il negativo contesto congiunturale e la contrazione dei prezzi sui servizi tradizionali voce e dati, parzialmente compensati dalla costante crescita dei ricavi ICT, in particolare sui Servizi Cloud (+37% rispetto al primo trimestre 2014);
  • National Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo trimestre 2015 ricavi pari a 448 milioni di euro, con una riduzione rispetto al 2014 di 13 milioni di euro (-2,8%). La flessione è prevalentemente riconducibile all’avvio della migrazione verso soluzioni infrastrutturali IP e Ethernet e alla riduzione dei ricavi da traffico mobile su roaming nazionale.

Ricavi  gruppo Telecom Italia Sparkle (International Wholesale)

I ricavi del primo trimestre 2015 del gruppo Telecom Italia Sparkle (International Wholesale)  sono pari a 310 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2014 (+9 milioni di euro, +3,0%). In particolare l’incremento è relativo ai ricavi per i servizi IP/Data (+9 milioni di euro, +14%) ed ai ricavi per i servizi fonia (+3 milioni di euro, +1%). Restano sostanzialmente stabili gli altri segmenti di business (-2 milioni di euro, -1%).

Ricavi Olivetti

I ricavi del gruppo Olivetti nel primo trimestre 2015 sono pari a 51 milioni di euro, con un aumento di 2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2014 (+4,1%). Tale performance è dovuta principalmente alla cessione di prodotti multifunzionali oggetto di contratti di noleggio a lungo termine (+8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014) che compensa la diminuzione delle vendite sui canali nel mercato italiano (-5 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2014) e sui mercati esteri (-1 milione di euro rispetto al primo trimestre 2014). A livello di prodotti si segnala una riduzione delle vendite di device (PC e tablet) per 9 milioni di euro, legata ad un ridimensionamento dell’attività commerciale su queste tipologie di prodotti.

L’EBITDA della Business Unit Domestic nel primo trimestre 2015 è pari a 1.610 milioni di euro e registra una riduzione di 182 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2014 (-10,2%), con un’incidenza sui ricavi pari al 44,3% (-3,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014). Sul risultato incidono sia la contrazione dei ricavi da servizi (-119 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2014) sia l’incremento dei costi operativi, in particolare del personale.

L’EBIT della Business Unit Domestic del primo trimestre del 2015 è pari a 814 milioni di euro (990 milioni di euro nello stesso periodo del 2014); l’incidenza sui ricavi passa dal 26,6% del primo trimestre del 2014 al 22,4% del primo trimestre del 2015. L’andamento dell’EBIT riflette la contrazione dell’EBITDA precedentemente illustrata, parzialmente compensata dalla riduzione degli ammortamenti (-43 milioni di euro), su cui ha inciso, fra l’altro, la revisione della vita utile delle infrastrutture passive delle Stazioni Radio Base del Mobile, che ha comportato un impatto complessivo di 33 milioni di euro di minori ammortamenti.

Si ricorda che l’EBIT del primo trimestre del 2014 risentiva degli effetti conseguenti alla rilevazione della plusvalenza, pari a circa 38 milioni di euro, derivante dalla cessione da parte di Telecom Italia S.p.A. di un immobile di proprietà sito a Milano.

Il personale, pari a 52.965 unità, è diminuito di 111 unità rispetto al 31 dicembre 2014.

BRASILE

(cambio medio real/euro 3,22251)

I ricavi del gruppo Tim Brasil nel primo trimestre 2015 sono pari a 4.547 milioni di reais, in calo di 155 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2014 (-3,3%). I ricavi da servizi si attestano a 3.940 milioni di reais, in riduzione di 159 milioni di reais rispetto ai 4.099 milioni di reais dello stesso periodo del 2014 (-3,9%). Il minor fatturato è da attribuirsi principalmente alla componente dei ricavi da traffico entrante mobile soprattutto a causa della ulteriore riduzione della tariffa di terminazione mobile (MTR) intervenuta a febbraio 2015 (-286 milioni di reais, -38,9%), il cui impatto è stato parzialmente compensato dall’incremento registrato nel fatturato generato dai VAS mobile (+228 milioni di reais,+21,3%); i ricavi da vendita di prodotti si attestano a 607 milioni di reais nel primo trimestre del 2015 (+0,7%, 603 milioni di reais nel primo trimestre 2014),  per effetto principalmente del diverso mix di prodotti, con una crescita della componente smartphone e un maggior prezzo medio di vendita.

L’ARPU mobile del primo trimestre del 2015 è pari a 16,7 reais a fronte dei 18,0 reais dello stesso periodo del 2014 (-7,2%). L’andamento dell’ARPU riflette la citata riduzione della tariffa di terminazione mobile.

Le linee complessive al 31 marzo 2015 sono stimate a 75,7 milioni, sostanzialmente invariate  rispetto al 31 dicembre 2014, corrispondenti a una market share sulle linee di circa il 26,8%.

L’EBITDA, pari a 1.337 milioni di reais, è superiore di 21 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2014 (+1,6%). L’incremento dell’EBITDA è sostenuto essenzialmente dai minori costi per acquisti di materie e servizi, principalmente dovuti alle minori quote da riversare ad altri operatori ed alla riduzione degli altri costi operativi, seppur in presenza di maggiori costi del personale. L’EBITDA margin è pari al 29,4%, superiore di 1,4 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2014.

L’EBIT è pari a 527 milioni di reais con un peggioramento di 61 milioni di reais rispetto al primo trimestre del 2014. Tale risultato, nonostante il miglioramento dell’EBITDA, è attribuibile all’aumento degli ammortamenti per 83 milioni di reais (811 milioni di reais nel primo trimestre del 2015 rispetto a 728 milioni di reais nello stesso periodo del 2014).

Il personale è pari a 12.765 unità (12.841 unità al 31 dicembre 2014).

                                                           ***

EVENTI SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2015

Riacquisto obbligazioni proprie

Si rinvia al comunicato stampa di pari oggetto emesso da Telecom Italia S.p.A. in data 22 aprile 2015.

Cessione di Torri di Telecomunicazione da parte del gruppo Tim Brasil

Il 21 novembre 2014, il gruppo Tim Brasil ha sottoscritto con American Tower do Brasil un accordo di cessione di un massimo di 6.481 torri di telecomunicazione, al prezzo complessivo di circa 3 miliardi di reais, e un contratto di locazione (Master Lease Agreement – “MLA”) di parti delle suddette torri avente la durata complessiva di 20 anni.

In data 29 aprile 2015 ha avuto luogo il primo trasferimento di torri di trasmissione ad American Tower do Brasil che ha così acquisito 4.176 siti, a fronte del pagamento di circa 1,9 miliardi di reais. 

Il perfezionamento della vendita delle rimanenti massime 2.305 torri di telecomunicazione è attesa per i prossimi mesi.

Conferimento ramo Tower in INWIT S.p.A.

In data 1° aprile 2015 è stato perfezionato il conferimento, da parte di Telecom Italia S.p.A. nella società controllata Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (“INWIT”), del ramo d’azienda che comprende circa 11.500 siti (cd. Torri) dove sono ospitati gli apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile di Telecom Italia stessa e di altri operatori.

Approvato il Progetto di fusione per incorporazione in Telecom Italia S.p.A. da parte dell’Assemblea dei soci di Telecom Italia Media S.p.A.

Si rinvia al comunicato stampa emesso da Telecom Italia Media S.p.A. in data 30 aprile 2015.

                                                              ***

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2015

Il mercato delle telecomunicazioni continuerà a presentare anche nel 2015 un trend di flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce) in parte compensato dallo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi grazie alla crescente domanda di connettività e servizi digitali; si prevede che l’effetto combinato di questi fenomeni determini una ulteriore riduzione complessiva del mercato domestico, ma decisamente più contenuta rispetto a quella osservata negli scorsi esercizi, in particolare sul Mobile. In Brasile è prevista una crescita seppur a tassi inferiori rispetto a quanto registrato negli anni precedenti, a causa della progressiva penetrazione e saturazione del mercato Mobile, del fenomeno di migrazione dai servizi tradizionali voce-sms ai servizi internet e dell’impatto di riduzione delle tariffe di terminazione mobile (MTR).

In tale contesto, il Gruppo Telecom Italia, come annunciato nel Piano 2015–2017, continuerà a difendere le proprie market share e a investire nello sviluppo delle infrastrutture, con una forte accelerazione degli investimenti verso le componenti innovative. In particolare le cinque aree di sviluppo delle tecnologie riguarderanno l’Ultrabroadband fisso con la fibra ottica, l’Ultrabroadband mobile, la realizzazione di nuovi Data Center a supporto dei servizi Cloud, le connessioni in fibra internazionali e il percorso di trasformazione dei processi industriali volti alla riduzione strutturale dei costi d’esercizio attraverso la semplificazione e l’ammodernamento delle infrastrutture.

L’obiettivo dell’accelerazione degli investimenti consiste nel creare le premesse per la stabilizzazione e ripresa del fatturato basato sempre più sulla diffusione di servizi innovativi con contenuti digitali.

Complessivamente gli investimenti del perimetro Domestic nell’orizzonte di piano ammonteranno a circa 10 miliardi di euro, di cui circa 5 miliardi di euro dedicati esclusivamente alla componente innovativa (NGN, LTE, Cloud Computing, Data Center, Sparkle e Trasformazione) che, al 2017, permetteranno di raggiungere il 75% della popolazione con fibra ottica e oltre il 95% della popolazione con il 4G. In Brasile gli investimenti saliranno a 14 miliardi di reais, con un obiettivo entro il 2017 di estendere la copertura 4G a oltre 15.000 siti e quella 3G a oltre 14.000 siti.

In tale contesto, per l’esercizio in corso si prevede, in coerenza con le dinamiche descritte nel Piano triennale 2015 – 2017, un progressivo miglioramento della performance operativa sia sul mercato Domestico (con obiettivo di stabilizzazione dell’EBITDA nel 2016) sia in Brasile.

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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Piergiorgio Peluso dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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Milano, 7 maggio 2015

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