- CONTINUA A CRESCERE IL FATTURATO DI GRUPPO: NEL PRIMO TRIMESTRE I RICAVI CONSOLIDATI SONO STATI PARI A 4,8 MILIARDI DI EURO, +8,5% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2016. MIGLIOR RISULTATO CONSOLIDATO DAL 2012
- EBITDA DI GRUPPO DEL TRIMESTRE A 2 MILIARDI DI EURO (+16,2% RISPETTO ALLO STESSO TRIMESTRE 2016)
- LA BUSINESS UNIT DOMESTIC PROSEGUE IN CRESCITA: FATTURATO +2,8%; EBITDA +11%
- Il FATTURATO DA SERVIZI DOMESTIC HA GIA’ RAGGIUNTO LA STABILITA’, SU BASE NORMALIZZATA
- CATTANEO: “MI ASPETTO CHE I RICAVI DA SERVIZI DOMESTIC TORNERANNO A CRESCERE NEL PROSSIMO TRIMESTRE.
ACCELERANDO SULL’ULTRABROADBAND, RINNOVANDO LA STRATEGIA COMMERCIALE E GESTENDO CON DISCIPLINA I COSTI, IN UN ANNO ABBIAMO RESTITUITO ALLA CRESCITA TUTTI I PRINCIPALI PARAMETRI, SIA IN ITALIA SIA IN BRASILE.”
- IN BRASILE, IL TREND DI RECUPERO PORTA IN TERRITORIO POSITIVO SIA LA CRESCITA DEL FATTURATO (+2,5%) SIA DELL’EBITDA (+12,6%) DOPO 13 TRIMESTRI
- L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO DI GRUPPO SI ATTESTA A 25.235 MILIONI DI EURO, IN RIDUZIONE DI 1,9 MILIARDI DI EURO RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE DEL 2016; AL NETTO DEGLI EFFETTI DEL CONVERTENDO LA RIDUZIONE E’ PARI A 604 MILIONI DI EURO
- GRAZIE A UNA MAGGIORE SELETTIVITA’ E A UNA PIU’ EFFICIENTE ALLOCAZIONE DELLE RISORSE I CAPEX SONO PARI A 831 MILIONI DI EURO. A FRONTE DI QUESTI INVESTIMENTI IL GRUPPO HA RAGGIUNTO UNA COPERTURA CORRENTE IN UBB DELLA POPOLAZIONE PARI A CIRCA IL 65% NEL FISSO E AL 97% NEL MOBILE
- RECCHI: “CHIUSO UN TRIENNIO DI LAVORO DEL CDA IN CUI ABBIAMO AVVIATO UNA IMPORTANTE TRASFORMAZIONE DELLA SOCIETA’, I RISULTATI CI STANNO DANDO RAGIONE.”
I risultati del primo trimestre 2017 saranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà il 3 maggio alle ore 18.30 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero 0633168. Le slide della presentazione saranno disponibili al link telecomitalia.com/1Q2017/ita.
TIM redige e pubblica in via volontaria i Resoconti Intermedi di Gestione del primo e del terzo trimestre di ciascun esercizio. Il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2017 del Gruppo TIM comprende il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2017 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE e, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi. Il Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2017 non è sottoposto a revisione contabile.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2017 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2016, ai quali si rimanda. Si precisa che non ci sono nuovi principi e interpretazioni recepiti dalla UE e in vigore dal 1° gennaio 2017.
Il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. Il significato e il contenuto di tali indicatori sono illustrati in allegato.
Si segnala che il presente Comunicato e in particolare il paragrafo sull’ “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2017” contengono dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente Comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TELECOM ITALIA
Nel corso dei primi tre mesi del 2017 non sono intervenute variazioni del perimetro di consolidamento.
Nel corso del 2016 si sono verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
- TIMVISION S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita il 28 dicembre 2016;
- Noverca S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 28 ottobre 2016 TIM S.p.A. ha acquisito il 100% della società;
- Flash Fiber S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita il 28 luglio 2016;
- Gruppo Sofora - Telecom Argentina: classificato come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute) è stato ceduto in data 8 marzo 2016;
- Revi Immobili S.r.l., Gestione Due S.r.l. e Gestione Immobili S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 11 gennaio 2016 INWIT S.p.A. ha acquisito il 100% delle società che sono state oggetto di successiva fusione per incorporazione.
Il Consiglio di Amministrazione di TIM si è riunito oggi sotto la presidenza di Giuseppe Recchi per approvare il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017.
I risultati del primo trimestre 2017 confermano la validità delle azioni di trasformazione avviate dal management che hanno portato a un significativo recupero sul mercato domestico e in Brasile.
A livello di Gruppo, TIM chiude i primi tre mesi dell’anno in ulteriore miglioramento rispetto ai già positivi mesi precedenti; si segnalano, in particolare, ricavi a 4,82 miliardi di euro, in crescita di 8,5 punti percentuali rispetto al dato relativo al primo trimestre 2016 e EBITDA a 2 miliardi di euro, in progressione, in termini organici ed escludendo l’effetto degli oneri non ricorrenti, di 15,6 punti percentuali negli ultimi 12 mesi.
La Business Unit Domestic registra EBITDA a 1,62 miliardi di euro (+11% rispetto al trimestre 2016). In termini organici ed escludendo l’effetto degli oneri non ricorrenti, la crescita progressiva negli ultimi 12 mesi è di 12,8 punti percentuali sostenuta da ricavi (+5,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2016) e efficienze oltre le attese. Si segnala, inoltre, un ulteriore miglioramento del trend positivo registrato nei trimestri precedenti sia nel segmento Fisso – che evidenzia un nuovo recupero delle cessazioni di linee e il progressivo aumento dei clienti UBB (+230mila nel trimestre) – sia nel Mobile, che cresce in termini di ricavi da servizi (+2,2% rispetto al primo trimestre 2016) e di clienti, con la clientela LTE che incide per il 68% sul totale Internet mobile user (62% a fine 2016).
In Brasile, il trimestre vede il ritorno alla crescita positiva sia sui ricavi totali (+2,5%, in progressione di 18 punti percentuali negli ultimi 12 mesi) sia sui ricavi da servizi (+3,5% rispetto al -0,7% del quarto trimestre 2016 ed al -4,3% dell’intero anno 2016).
"Con questa trimestrale chiudiamo un triennio di lavoro del Consiglio di Amministrazione, durante il quale siamo sicuri di aver avviato una importante trasformazione dell'azienda e i risultati ci stanno dando ragione", ha commentato il Presidente Esecutivo Giuseppe Recchi.
“L’accelerazione sulle reti di nuova generazione in Italia e in Brasile abilita la trasformazione del business”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo. “Abbiamo restituito il segno positivo a tutti i parametri in entrambi i mercati. Sul domestico, all’aumento della clientela in fibra e 4G si accompagna, al netto delle normalizzazioni, la stabilizzazione dei ricavi da servizi già in questo trimestre e mi aspetto che nel prossimo trimestre i ricavi da servizi domestic torneranno a crescere.”
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RISULTATI DEL GRUPPO TIM
I ricavi del primo trimestre 2017 ammontano a 4.819 milioni di euro, in aumento dell’8,5% rispetto ai primi tre mesi del 2016 (4.440 milioni di euro). La crescita di 379 milioni di euro è attribuibile alla Business Unit Brasile per 284 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per 99 milioni di euro.
In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, la variazione organica dei ricavi consolidati registra un incremento del 2,6% (+121 milioni di euro).
Il dettaglio dei ricavi ripartiti per settore operativo è il seguente:
L’EBITDA del primo trimestre 2017 è pari a 1.990 milioni di euro (1.712 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016) e si incrementa di 278 milioni di euro (+16,2%) rispetto al primo trimestre del 2016, con un’incidenza sui ricavi del 41,3% (38,6% nei primi tre mesi del 2016, + 2,7 punti percentuali).
In termini organici l’incremento rispetto al primo trimestre è dell’11,4%.
L’EBITDA dei primi tre mesi del 2017 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 24 milioni di euro (77 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016 a parità di cambio); in assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBITDA sarebbe risultata pari a +8,1%, con un’incidenza sui ricavi del 41,8%, in aumento di 2,1 punti percentuali rispetto a quella dei primi tre mesi del 2016.
Il positivo andamento dell’EBITDA, sia in valori assoluti sia in termini di redditività percentuale sui ricavi, conferma i benefici derivanti dalle azioni di “cost recovery plan”, avviate nel secondo trimestre 2016 dalla Business Unit Domestic e nel terzo trimestre 2016 dalla Business Unit Brasile che, a parità di tassi di cambio, sostengono e amplificano gli effetti del citato incremento dei ricavi.
Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:
L’EBIT del primo trimestre 2017 è pari a 865 milioni di euro (704 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016) e si incrementa di 161 milioni di euro (+22,9%) con un’incidenza sui ricavi del 17,9% (15,9% nei primi tre mesi del 2016, +2,0 punti percentuali).
L’EBIT organico evidenzia una variazione positiva di 146 milioni di euro (+20,3%) con un’incidenza sui ricavi pari al 17,9% (15,3% nei primi tre mesi del 2016).
L’EBIT del primo trimestre 2017 sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 24 milioni di euro (76 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016 a parità di cambio). In assenza di tali oneri netti non ricorrenti la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata positiva per 94 milioni di euro (+11,8%), con un’incidenza sui ricavi del 18,4%, in aumento di 1,5 punti percentuali.
L’Utile del primo trimestre 2017 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 200 milioni di euro (433 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016) e sconta oneri netti non ricorrenti per 115 milioni di euro. In termini comparabili, escludendo cioè le partite non ricorrenti nonché, nel primo trimestre 2016, l’impatto positivo della valutazione al fair value dell’opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria e, nel primo trimestre 2017, un accantonamento a fondi rischi non operativi relativo a contenziosi con le autorità fiscali, l’Utile attribuibile ai Soci della Controllante del primo trimestre 2017 risulta superiore di oltre 50 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il personale del Gruppo al 31 marzo 2017 è pari a 60.930 unità, di cui 51.006 in Italia (61.229 unità al 31 dicembre 2016, di cui 51.125 in Italia).
Gli investimenti industriali, pari a 831 milioni di euro, presentano una riduzione rispetto ai primi tre mesi del 2016 di 113 milioni di euro e confermano l’approccio di selettività tramite l’individuazione di progetti con redditività maggiore e dedicati all’innovazione/trasformazione, con contestuale spinta sui livelli di copertura UBB e sulla qualità del servizio.
Sono così ripartiti per settore operativo:
La Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 631 milioni di euro, in riduzione di 147 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016; la riduzione, seppur in presenza di una accelerazione degli investimenti innovativi dedicati allo sviluppo di reti e servizi di nuova generazione (+24 milioni di euro), è stata conseguita grazie a una attenta valutazione e selezione sulle altre tipologie di investimento.
Gli investimenti della Business Unit Brasile registrano un incremento di 34 milioni di euro (comprensivi di un effetto cambio positivo pari a 46 milioni di euro) rispetto al primo trimestre 2016; tali investimenti sono stati indirizzati principalmente all’evoluzione dell’infrastruttura.
Il flusso di cassa della gestione operativa di Gruppo è positivo per 361 milioni di euro (25 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016).
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.235 milioni di euro al 31 marzo 2017, in aumento di 116 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (25.119 milioni di euro) e risente del pagamento di 257 milioni di euro effettuato dalla Business Unit Brasile al consorzio che provvede al clean up dello spettro 700 MHz, di cui la Business Unit acquisì il diritto d’uso nel 2014. In assenza di tale esborso l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato avrebbe evidenziato un miglioramento di 141 milioni di euro grazie alla dinamica della gestione operativa, positiva per 618 milioni di euro, che avrebbe più che compensato i fabbisogni derivanti dalla gestione finanziaria.
Rispetto al 31 marzo 2016 l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato si è ridotto di 1,9 miliardi di euro; escludendo il beneficio derivante dalla conversione del Mandatory Convertible Bond la riduzione è pari a 604 milioni di euro.
L’indebitamento finanziario netto contabile al 31 marzo 2017 è pari a 25.923 milioni di euro, in riduzione di 32 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (25.955 milioni milioni di euro ).
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM al 31 marzo 2017 è pari a 12.530 milioni di euro, equivalente alla somma della “Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti” e dei “Titoli correnti diversi dalle partecipazioni” per complessivi 5.530 milioni di euro (5.483 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e di linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.
I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
DOMESTIC
I ricavi del primo trimestre 2017 sono pari a 3.647 milioni di euro e presentano un incremento, rispetto al primo trimestre 2016, di 99 milioni di euro (+2,8%), con conferma del trend di miglioramento osservato nel corso del precedente esercizio (quarto trimestre 2016:+2,5%, terzo trimestre +1,0%, secondo trimestre -1,2%, primo trimestre -2,3%). Analoga dinamica si osserva sui ricavi da servizi, pari a 3.342 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il medesimo periodo del 2016 (-10 milioni di euro, -0,3%; 0,0% a parità di calendario, ovvero normalizzando il giorno in più dell’anno bisestile 2016).
In dettaglio:
- i ricavi da servizi del mercato Fisso sono pari a 2.424 milioni di euro e risultano in contrazione di 59 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016 (-2,4%) con un trend di costante recupero già osservato nei trimestri precedenti (-3,0% nel quarto trimestre 2016, -3,6% nel terzo, -4,8% nel secondo). La flessione è interamente correlata alla riduzione dei ricavi sui servizi voce (-100 milioni di euro per effetto della riduzione degli accessi tradizionali), oltre che alla riduzione dei prezzi regolamentati su alcuni servizi wholesale (-24 milioni di euro). A parziale compensazione di tali effetti, si registra il continuo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi per connettività dati (+46 milioni di euro, +10,4% trainato dalla crescita dei clienti Broadband ed Ultra-Broadband) e soluzioni ICT (+16 milioni di euro, +11,3%);
- i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 1.083 milioni di euro con un incremento di 24 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (+2,2%, +3,2% a parità di calendario). Si conferma quindi una performance stabilmente positiva con un trend di costante miglioramento già avviato nei trimestri precedenti (+3,0% nel quarto trimestre 2016, +1,1% nel terzo, +0,7% nel secondo, +0,6% nel primo).
I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 305 milioni di euro nel primo trimestre 2017, in aumento, rispetto al primo trimestre 2016, di 109 milioni di euro. Tale performance è trainata dalla vendita di smartphone e connected devices (smart TV, modem, set top box ecc).
La Business Unit Domestic opera in maniera distinta su due diversi ambiti di riferimento, di seguito l’analisi dei relativi ricavi:
Ricavi Core Domestic
I ricavi Core Domestic sono pari a 3.395 milioni di euro e si incrementano del 2,6% (3.310 milioni di euro nel primo trimestre 2016).
Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche:
- Consumer: i ricavi del primo trimestre 2017 del segmento Consumer sono pari a 1.820 milioni di euro, con un incremento di 62 milioni di euro (+3,5%) rispetto allo stesso periodo del 2016; tale dinamica conferma il trend di recupero sostenuto già nel corso del 2016. In particolare:
- i ricavi del Mobile sono pari a 888 milioni di euro e presentano una dinamica in crescita rispetto al primo trimestre 2016 (+33 milioni di euro, +3,9%) con ricavi da servizi che registrano un incremento di 24 milioni di euro (+3,2% rispetto al primo trimestre 2016). Si conferma, quindi, il trend di miglioramento già osservato nel corso del 2016 (quarto trimestre 2016: +3,2%; terzo trimestre: +1,7%) dovuto alla progressiva stabilizzazione della market share e alla costante crescita dell’Internet mobile e dei servizi digitali che hanno sostenuto i livelli di ARPU;
- i ricavi del Fisso sono pari a 923 milioni di euro, con un incremento di 31 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016 (+3,5%), in miglioramento rispetto all’ultimo trimestre 2016 (+2,0%) grazie al positivo andamento della Customer Base Broadband ed Ultra Broadband ed alle buone performance sulla vendita dei connected device, che compensano la perdita di accessi solo voce.
- Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 1.120 milioni di euro con un incremento di 37 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016 (+3,4%). In dettaglio:
- i ricavi del Mobile registrano una flessione di 3 milioni di euro (-1,0% rispetto al primo trimestre 2016); in particolare, la continua contrazione dei servizi mobili tradizionali (-9,3% sulla componente voce e messaging rispetto al primo trimestre 2016), determinata dalla dinamica di riposizionamento dei clienti su formule bundle a minor livello complessivo di ARPU e dalla migrazione dei clienti della Pubblica Amministrazione verso la nuova offerta Consip (che ha rivisto al ribasso i prezzi unitari), è non interamente recuperata dalla performance positiva dei nuovi servizi digitali (+8,8% rispetto al primo trimestre 2016);
- i ricavi del Fisso crescono di 37 milioni di euro (+4,6% rispetto al primo trimestre 2016) grazie alla costante crescita dei ricavi da ICT (+28,8%) che ha più che compensato la contrazione dei prezzi e ricavi su servizi tradizionali e gli effetti derivanti dalla sostituzione tecnologica verso sistemi VoIP.
- Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo trimestre 2017 ricavi pari a 419 milioni di euro, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2016 di -14 milioni di euro (-3,2%). L’impatto sui ricavi è interamente riconducibile alla riduzione dei prezzi regolamentati che ha determinato un effetto negativo di 24 milioni di euro, parzialmente compensato dalla crescita delle quantità sui comparti NGN, SULL e Colocazione.
Ricavi International Wholesale – Gruppo Telecom Italia Sparkle
I ricavi del primo trimestre 2017 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 310 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2016 (-1 milione di euro, -0,3%). Tale risultato è determinato dalla riduzione dei ricavi per i servizi IP/Data (-2 milioni di euro, -3,4%) e dalla crescita dei ricavi per servizi Fonia (+1 milione di euro, +0,6%).
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L’EBITDA della Business Unit Domestic del primo trimestre 2017 è pari a 1.621 milioni di euro, in aumento di 160 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016 (+11%), con un’incidenza sui ricavi pari al 44,4% (+3,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente). In termini organici l’incremento è pari al 10,9%.
Il primo trimestre 2017 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 24 milioni di euro (67 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente) relativi a oneri per esodi di personale e transazioni su contenziosi. In assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBITDA sarebbe risultata pari al 7,6%, con un’incidenza sui ricavi del 45,1%, in aumento di 2,0 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2016.
L’andamento dell’EBITDA beneficia – oltre che del miglioramento dei risultati commerciali e delle dinamiche sui ricavi – anche degli impatti positivi del programma di cost transformation e semplificazione dei processi aziendali, che ha avuto impulso a partire dal secondo trimestre 2016. Il primo trimestre 2017 ha visto in particolare, per la prima volta, la prevalenza dell’incidenza dei costi “market driven” rispetto ai costi “process driven” , a conferma dell’orientamento al cliente e della rilevanza attribuita alle leve commerciali.
L’EBIT del primo trimestre 2017 della Business Unit Domestic è pari a 787 milioni di euro (662 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2016), con un aumento di 125 milioni di euro (+18,9%) e un’incidenza sui ricavi del 21,6 % (18,7% nel primo trimestre 2016). L’andamento dell’EBIT riflette principalmente il miglioramento dell’EBITDA precedentemente illustrato. In termini organici l’incremento è pari al 18,7%.
L’EBIT del primo trimestre 2017 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 24 milioni di euro (67 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente), in assenza dei quali la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata pari all’11,1% con un’incidenza sui ricavi del 22,2%.
Il personale, pari a 51.163 unità, è diminuito di 117 unità rispetto al 31 dicembre 2016.
BRASILE (cambio medio real/euro 3,34707)
I ricavi del primo trimestre 2017 sono pari a 3.951 milioni di reais e risultano in aumento di 97 milioni di reais (+2,5%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. I ricavi da servizi si attestano a 3.744 milioni di reais, con un incremento di 126 milioni di reais rispetto ai 3.618 milioni di reais del primo trimestre 2016 (+3,5%). Tali risultati confermano il continuo miglioramento del trend rispetto all’anno 2016, evidenziando nel trimestre il ritorno alla crescita positiva sia sui ricavi totali (+2,5% rispetto al -1,7% del quarto trimestre 2016 ed al -8,9% dell’intero anno 2016) che sui ricavi da servizi (+3,5% rispetto al -0,7% del quarto trimestre 2016 ed al -4,3% dell’intero anno 2016).
L’ARPU mobile (Average Revenue Per User) del primo trimestre 2017 è pari a 19,0 reais in significativo miglioramento rispetto a 17,2 reais del primo trimestre 2016 (+10,5%), per effetto di un generale riposizionamento sul segmento post-pagato e di nuove iniziative commerciali, in ottica “more-for-more”, volte ad incrementare l’utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.
Le linee complessive al 31 marzo 2017 sono pari a 61.868 migliaia e corrispondono ad una market share del 25,5% (26% al 31 dicembre 2016). La riduzione di linee nel trimestre (-1.550 migliaia) è riconducibile interamente al segmento prepagato (-1.995 migliaia) ed è solo in parte compensata dalla crescita sul segmento post-pagato (+445 migliaia). Cresce il peso della clientela post-pagata al 25% della base clienti complessiva al 31 marzo 2017, rispetto al 20% di un anno fa. Inoltre, nel trimestre TIM è leader di mercato per acquisizioni nette sul segmento post-pagato human (ovvero escludendo le SIM solo dati e le SIM machine-to-machine).
I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 207 milioni di reais (236 milioni di reais nel primo trimestre 2016, -12,3%), riflettendo una politica commerciale meno focalizzata sulla vendita di handsets oltre che l’impatto della crisi macroeconomica brasiliana sulla propensione alla spesa delle famiglie.
L’EBITDA è pari a 1.247 milioni di reais, superiore di 140 milioni di reais rispetto al primo trimestre 2016 (+12,6%). La crescita dell’EBITDA è attribuibile sia all’andamento dei ricavi sia ai benefici derivanti dai progetti di efficienza sulla struttura dei costi operativi avviati nella seconda metà del 2016, confermando il trend positivo ed in miglioramento rispetto al +5,8% registrato nel quarto trimestre 2016.
L’EBITDA margin è pari al 31,6%, superiore di 2,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2016.
Si rammenta inoltre che i costi del personale del primo trimestre 2016 accoglievano oneri non ricorrenti per esodi pari a 33 milioni di reais. Anche escludendo l’impatto degli oneri non ricorrenti, l’EBITDA del primo trimestre 2017 evidenzia una variazione positiva (+9,4%) nel confronto con il primo trimestre 2016, con un trend in miglioramento rispetto alla performance registrata nel quarto trimestre 2016 (+2,1%).
L’EBIT ammonta a 272 milioni di reais con un miglioramento di 62 milioni di reais rispetto al primo trimestre dell’esercizio 2016. Tale risultato beneficia della maggiore contribuzione dell’EBITDA a cui si contrappongono maggiori ammortamenti (+79 milioni di reais).
Il personale è pari a 9.674 unità (9.849 unità al 31 dicembre 2016).
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EVENTI SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2017
Non sono intervenuti eventi di rilievo dopo il 31 marzo 2017.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2017
Come previsto nel Piano 2017–2019, TIM proseguirà nel suo percorso di trasformazione. Tale processo è caratterizzato da una forte disciplina finanziaria a sostegno dello sviluppo, puntando sia a creare maggiorei spazi per investimenti core (Fibra e UltraBroadband mobile) eliminando cash costs improduttivi, sia a massimizzare il ritorno degli investimenti. L’obiettivo è quello di garantire una strutturale crescita del fatturato e dell’EBITDA e affermare TIM quale punto di riferimento del mercato in termini di leadership tecnologica, qualità delle reti ed eccellenza nel servizio nel Fisso e nel Mobile. Gli elementi caratterizzanti di questo approccio sono innovazione, convergenza, contenuti esclusivi e prossimità al Cliente.
Nel segmento Fisso Domestico, TIM prevede di ridurre ulteriormente la contrazione del numero di clienti – con azzeramento delle line losses entro il 2018 – grazie all’accelerazione nella diffusione e adozione della fibra. La NGN TIM coprirà circa il 95% delle abitazioni italiane nel 2018 e circa il 99% al 2019. Fondamentale sarà anche la strategia commerciale volta a mantenere e sviluppare la clientela attraverso, ad esempio, la fornitura di dispositivi ed elettrodomestici connessi alla rete domestica – Internet of Things – e pagabili direttamente in bolletta.
Nel segmento Mobile Domestico, in un contesto competitivo che sarà sempre più polarizzato e segmentato, TIM - in particolare sul mercato high-end caratterizzato da sempre maggiore consumo di dati – farà leva sulla capillarità della sua rete 4G (copertura della popolazione prevista nel 2019 superiore al 99%) e sulla diffusione di servizi convergenti e contenuti di qualità. Il second brand “no-frills” Kena (lanciato ad aprile) permetterà di competere sui segmenti più price sensitive.
La gestione sarà caratterizzata da una massima selettività nelle scelte di investimento e da azioni di recupero di efficienza attraverso programmi strutturali di ottimizzazione dei costi. Nel contempo, la trasformazione e semplificazione organizzativa e processiva - combinate con gli sviluppi commerciali e l’attesa crescita del fatturato - garantiranno al Gruppo una crescita dell’EBITDA (low single digit) e una generazione di cassa necessaria a ridurre il rapporto fra indebitamento finanziario netto rettificato ed EBITDA reported, che nel 2018 è atteso al di sotto di 2,7x.
In Brasile, il Piano prevede il proseguimento del rilancio di TIM Brasil, con un nuovo posizionamento della controllata basato sulla qualità dell’offerta e della rete, per competere con successo nel segmento postpagato, recuperando al contempo una solida profittabilità. In particolare, sarà dato ulteriore impulso alla realizzazione dell’infrastruttura UBB mobile – a fine Piano la rete 4G raggiungerà il 95% della popolazione con la copertura in circa 3.600 città - e allo sviluppo di offerte convergenti, grazie anche ad accordi con i principali produttori di contenuti premium.
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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Piergiorgio Peluso, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Milano, 3 Maggio 2017