Il Consiglio di Amministrazione di TIM si è riunito oggi sotto la presidenza di Fulvio Conti per approvare il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2018.
Su base organica i ricavi totali consolidati sono sostenuti in particolare dalla performance positiva dei ricavi da servizi a livello di Gruppo (+3,1% YoY), in Italia (+2% YoY) e in Brasile (+6,4% YoY).
L’EBITDA reported di Gruppo (pari a 1,9 miliardi di euro) sconta l’effetto degli oneri operativi non ricorrenti pari a 95 milioni di euro. I costi non ricorrenti sono principalmente connessi all’accantonamento a copertura della sanzione da 74,3 milioni di euro comminata lo scorso 8 maggio 2018 in relazione alla presunta infrazione della norma “Golden Power”, già contestata da TIM e per la quale a breve presenterà ricorso. L’EBITDA organico, al netto dei componenti non ricorrenti, si attesta a 2 miliardi di euro, con un incremento dell’1,8% YoY.
“I solidi risultati del primo trimestre 2018 sono trainati dalla performance positiva in Italia e dalla forte crescita del Brasile, a conferma che stiamo già raccogliendo i frutti dell’implementazione della nostra strategia DigiTIM”, ha commentato l’AD di TIM, Amos Genish. “In Italia registriamo una crescita stabile dell’ARPU e della base clienti UBB, sia nel Mobile sia nel Fisso, grazie al nostro impegno costante in termini di avanzamento della copertura e di qualità, con cui ci affermiamo quali player premium.”
Il segmento mobile domestico continua la sua evoluzione positiva, con un’eccezionale crescita del 4,7% YoY dei ricavi totali, supportati in particolare dall’aumento della penetrazione BB e UBB (rispettivamente +158k clienti e +354k clienti), per una base clienti attiva totale di 27,4 milioni di clienti (+1,4%). In forte incremento anche i ricavi da servizi in rialzo del 3,7% YoY. L’ARPU Human è cresciuto del 4,6% YoY.
Il segmento fisso domestico ha confermato il suo andamento positivo,un aumento del 2,3% YoY nei ricavi da servizi retail; grazie a net adds totali sull’UBB pari a 634k (314k retail e 319k wholesale), TIM chiude il periodo a 3,8 milioni di linee UBB attive. Il posizionamento premium di TIM, rafforzato dagli ulteriori avanzamenti in termini di copertura, è basato su nuove offerte più semplici e flessibili, una migliore acquisizione clienti attraverso diversi canali (online, direct e negozi fisici), e da una proposta sempre più convergente. Di conseguenza, il settore fisso domestico registra una solida crescita dell’ARPU, sia nel segmento Consumer (+2,7% YoY) sia nel BB (+10,9%), confermando il positivo posizionamento di TIM.
Grazie a nuove offerte e partnership sui contenuti, la strategia convergente è in crescita costante e ha permesso di incrementare la base clienti sul Fisso di TIMVISION del 6,5% trimestre su trimestre.
L’EBITDA organico sul Domestic ha subito l’effetto negativo delle negoziazioni in corso con le OOSS per il rinnovo dell’accordo di Solidarietà del Personale, scaduto a fine 2017. Al netto dei proventi una tantum, il dato risulta in aumento dell’1,3% YoY.
Prosegue il trend di recupero del Brasile, con un'accelerazione della generazione di cassa confermata da una straordinaria crescita del 40% YoY dell’EBITDA meno Capex. Anche l’ARPU mobile registra un’impennata notevole, +13,8% YoY. La Business Unit presenta, infine, un incremento del 4,8% YoY sui ricavi totali, supportata da un aumento del mobile post-paid e del fisso broadband.
La Posizione Finanziaria Netta Rettificata di Gruppo è pari a 25,5 miliardi di euro, ed è impattata negativamente dal rimborso IVA per effetto dello split payment, che ha assorbito circa 400 milioni nel primo trimestre; al netto di tale impatto, il dato è in diminuzione di 150 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017.
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I risultati del primo trimestre 2018 saranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà il 17 maggio alle ore 14.00 (ora italiana). I giornalisti potranno seguire telefonicamente lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero 0633168. Le slide della presentazione saranno disponibili al link www.telecomitalia.com/1Q2018/ita.
PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TIM
Non si sono verificate variazioni del perimetro di consolidamento né nel primo trimestre 2018 né nell’analogo periodo del 2017.
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TIM redige e pubblica in via volontaria i Resoconti Intermedi di Gestione del primo e del terzo trimestre di ciascun esercizio.
I dati consolidati inclusi nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2018 del Gruppo TIM sono stati predisposti in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE; detti dati non sono sottoposti a revisione contabile.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2017, fatta eccezione per l’adozione dei nuovi principi contabili adottati a partire dal 1° gennaio 2018 i cui effetti sono illustrati nel capitolo “Adozione dei nuovi principi IFRS 9 e IFRS 15” riportato in allegato e a cui si fa rimando per ulteriori dettagli.
Per permettere la comparabilità delle risultanze economico-patrimoniali del primo trimestre 2018 con i corrispondenti periodi dell’esercizio precedente, nel presente comunicato sono esposti i dati economici e i saldi patrimoniali “confrontabili”, predisposti secondo i precedenti principi contabili (IAS 39, IAS 18, IAS 11 e relative Interpretazioni).
Il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell’EBITDA e dell’EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato. Il significato e il contenuto di tali indicatori sono illustrati in allegato. Si segnala inoltre che il capitolo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2018” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente Comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
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RISULTATI DEL GRUPPO TIM
I ricavi del primo trimestre 2018 ammontano a 4.709 milioni di euro. I ricavi confrontabili del primo trimestre 2018 ammontano a 4.742 milioni di euro, in calo dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2017 (4.819 milioni di euro): al positivo andamento dei ricavi della Business Unit Domestic (+62 milioni di euro) si è contrapposta la riduzione della Business Unit Brasile (-144 milioni di euro) interamente correlata all’effetto cambio negativo di 191 milioni di euro, in assenza del quale la crescita sarebbe stata pari a 47 milioni di euro.
L’analisi dei ricavi del primo trimestre 2018, a parità di principi contabili, ripartiti per settore operativo in confronto al primo trimestre 2017 è il seguente:
L’EBITDA del primo trimestre 2018 è pari a 1.817 milioni di euro. L’EBITDA confrontabile del primo trimestre 2018 ammonta a 1.893 milioni di euro (1.990 milioni di euro nel primo trimestre 2017) e si riduce di 97 milioni di euro (-4,9%) con un’incidenza sui ricavi del 39,9% (41,3% nel primo trimestre 2017; -1,4 punti percentuali).
L’EBITDA organico evidenzia una variazione negativa per 35 milioni di euro (-1,8%) rispetto al primo trimestre 2017, con un’incidenza sui ricavi in riduzione di 1,9 punti percentuali, passando dal 41,8% del primo trimestre 2017 al 39,9% del primo trimestre 2018.
Il Gruppo TIM ha registrato nel primo trimestre 2018 oneri operativi non ricorrenti per complessivi 95 milioni di euro (24 milioni di euro nel primo trimestre 2017, a parità di tassi di cambio) principalmente riferibili all’accantonamento a fronte della sanzione pecuniaria pari 74,3 milioni di euro, irrogata per l’asserita violazione dell’articolo 2 del D.L. 15/3/2012 n. 21 (cosiddetto “Golden Power”) con provvedimento dell’8 maggio 2018. La società ha già impugnato il provvedimento della Presidenza del Consiglio del settembre 2017 che aveva sancito la asserita violazione, da parte di TIM, dell’obbligo di notifica, ai sensi della disciplina Golden Power, dell’intervenuto controllo di Vivendi S.A. La società sta inoltre procedendo ad impugnare il provvedimento che impone la richiamata sanzione pecuniaria, in quanto ritiene di disporre di valide argomentazioni giuridiche per opporsi alle citate decisioni della Presidenza del Consiglio ed ottenerne l’annullamento.
L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, è pari a 1.988 milioni di euro e presenta una variazione positiva dell’1,8%.
Il dettaglio dell’EBITDA comparabile del primo trimestre 2018 e l’incidenza percentuale del margine sui ricavi del primo trimestre 2018 in confronto con il primo trimestre 2017 (a parità di principi contabili, ripartito per settore operativo) è il seguente:
L’EBIT del primo trimestre 2018 è pari a 764 milioni di euro. L’EBIT confrontabile del primo trimestre 2018 ammonta a 806 milioni di euro in riduzione di 59 milioni di euro (-6,8%) rispetto al primo trimestre 2017 (865 milioni di euro), con un’incidenza sui ricavi del 17,0% (17,9% nel primo trimestre 2017, -0,9 punti percentuali).
L’EBIT organico evidenzia una variazione negativa di 45 milioni di euro (-5,3%) con un’incidenza sui ricavi pari al 17,0% (18,4% nel primo trimestre 2017).
L’EBIT del primo trimestre 2018 sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti, per complessivi 95 milioni di euro (24 milioni di euro nel primo trimestre 2017, a parità di tasso di cambio). In assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata positiva per 26 milioni di euro (+3,0%), con un’incidenza sui ricavi del 19,0%.
L’Utile del primo trimestre 2018 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 216 milioni di euro – il dato comparabile è pari a 250 milioni di euro (200 milioni di euro nel primo trimestre 2017.
Il personale del Gruppo al 31 marzo 2018 è pari a 59.489 unità, di cui 49.584 in Italia (59.429 unità al 31 dicembre 2017, di cui 49.689 in Italia).
Gli investimenti industriali, pari a 660 milioni di euro, sono così ripartiti per settore operativo:
A parità di principi contabili applicati, nel primo trimestre 2018 gli investimenti industriali sono pari a 694 milioni di euro, in riduzione di 137 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2017.
In particolare:
- la Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 533 milioni di euro, in diminuzione di 98 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2017 per effetto di una continua attenzione nelle scelte di capital allocation basate su logiche di priorità strategiche e redditività
- la Business Unit Brasile registra investimenti pari a 161 milioni di euro, in riduzione di 39 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2017. Escludendo l’impatto dovuto alla dinamica dei tassi di cambio, pari a 32 milioni di euro, la riduzione è pari a 7 milioni di euro. Gli investimenti sono stati indirizzati principalmente al rafforzamento dell’infrastruttura della rete ultra broadband mobile e allo sviluppo del business fisso broadband di TIM Live.
Il flusso di cassa della gestione operativa di Gruppo è negativo per 17 milioni di euro (positivo per 361 milioni di euro nel primo trimestre 2017). Il maggior fabbisogno del primo trimestre 2018 è principalmente afferibile al versamento del saldo dell’IVA da parte di TIM S.p.A. per circa 400 milioni di euro (nessun versamento nel primo trimestre 2017), connesso all’introduzione in Italia del meccanismo del c.d. “split payment” da luglio 2017.
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.537 milioni di euro al 31 marzo 2018, con una variazione in aumento di 229 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (25.308 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto contabile al 31 marzo 2018 è pari a 26.494 milioni di euro, in aumento di 403 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (26.091 milioni di euro ).
Il margine di liquidità è pari a 7.879 milioni di euro ed è calcolato considerando:
- la “Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti” e i “Titoli correnti diversi dalle partecipazioni” per complessivi 2.879 milioni di euro (4.568 milioni di euro al 31 dicembre 2017);
- l’ammontare della nuova Revolving Credit Facility stipulata a gennaio 2018, pari a 5.000 milioni di euro.
Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie del Gruppo TIM in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.
I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
DOMESTIC
I ricavi del primo trimestre 2018 ammontano a 3.681 milioni di euro. I ricavi confrontabili ammontano a 3.709 milioni di euro e registrano un incremento di 62 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2017 (+1,7%), a conferma del trend di progressivo recupero già avviato nel corso del precedente esercizio. I ricavi da servizi sono pari a 3.399 milioni di euro, anch’essi in crescita rispetto al primo trimestre 2017 (+57 milioni di euro, +1,7%) e beneficiano del costante sviluppo della customer base sia Mobile sia Fisso Broadband, nonché della tenuta dei livelli di ARPU Fisso, conseguente all’incremento della penetrazione dei servizi di connettività ultrabroadband (Fibra e LTE), dei servizi digitali e ICT.
In dettaglio:
- i ricavi da servizi del mercato Fisso sono pari a 2.419 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2017 (-0,2%). La fisiologica contrazione dei ricavi da servizi tradizionali voce (-47 milioni di euro), conseguente alla diminuzione degli accessi tradizionali e alla riduzione dei prezzi regolamentati su alcuni servizi wholesale (-14 milioni di euro), è più che compensata dall’incremento dei ricavi da soluzioni ICT (+13 milioni di euro, +8,1%) e soprattutto dallo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi per connettività dati (+84 milioni di euro, +17%), trainato dalla crescita dei clienti Ultra-Broadband (+1,2
milioni rispetto al primo trimestre del 2017) che raggiungono i 2,5 milioni di unità (3,8 milioni includendo le linee wholesale);
- i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 1.123 milioni di euro con un incremento di 40 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2017 (+3,7%). Tale andamento è sostenuto da una positiva performance competitiva, che ha comportato una crescita della customer base senza significativi impatti diluitivi sui livelli di ARPU.
I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 310 milioni di euro nel primo trimestre del 2018 (+5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente) e riflettono l’incremento della vendita di smartphone e altri terminali abilitanti (smart TV, prodotti Smart Home, modem, set top box, ecc.).
► Ricavi Core Domestic
I ricavi Core Domestic sono pari a 3.481 milioni di euro e crescono del 2,5% (3.395 milioni di euro nel primo trimestre 2017).
Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al primo trimestre 2017:
- Consumer: i ricavi del primo trimestre 2018 del segmento Consumer sono pari a 1.851 milioni di euro, con un incremento di 31 milioni di euro (+1,7%) rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente confermando il trend di crescita già osservato nel corso del 2017. I ricavi da servizi sono pari a 1.669 milioni di euro, in crescita rispetto al primo trimestre 2017 (+24 milioni di euro). Questo dato beneficia in particolare della costante crescita dell’Internet mobile e dei servizi digitali e del positivo andamento della Customer Base Broadband e Ultra Broadband e delle azioni a sostegno della tenuta complessiva dei livelli di ARPU.
- Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 1.160 milioni di euro con un incremento di 40 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2017 (+3,6% con ricavi da servizi pari a +4,1%), grazie alla crescita nei servizi digitali (+13,9% rispetto al primo trimestre del 2017) e all’incremento dei ricavi da servizi ICT (+7,8%), che compensa la contrazione dei prezzi e dei ricavi relativi ai servizi tradizionali.
- Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo trimestre 2018 ricavi pari a 420 milioni di euro, in leggera crescita rispetto al primo trimestre 2017 di 1 milione di euro (+0,2%). La riduzione dei prezzi regolamentati, pari a -14 milioni di euro, è compensata prevalentemente dalla crescita degli accessi trainata dal comparto UBB.
► Ricavi International Wholesale – gruppo Telecom Italia Sparkle
I ricavi del primo trimestre 2018 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 286 milioni di euro, in riduzione di 24 milioni di euro (-7,7%) rispetto al primo trimestre 2017. Tale risultato è determinato principalmente dalla scadenza di contratti pluriennali afferenti il Bacino del Mediterraneo e dalla svalutazione del dollaro rispetto all’euro che incide sensibilmente sui Ricavi IP/Data e Fonia.
L’EBITDA della Business Unit Domestic, nel primo trimestre 2018, è pari a 1.470 milioni di euro. L’EBITDA confrontabile del primo trimestre 2018 ammonta a 1.533 milioni di euro in diminuzione di 88 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2017 (-5,4%), con un’incidenza sui ricavi pari al 41,3% (-3,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Anche l’EBITDA organico al netto di oneri non ricorrenti (pari a 95 milioni di euro nel primo trimestre 2018 e 24 milioni di euro nello stesso periodo dell’esercizio precedente) registra una performance pari a -0,9%, con un’incidenza sui ricavi del 43,9% (-1,3 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2017).
L’EBIT del primo trimestre 2018 della Business Unit Domestic è pari a 639 milioni di euro. L’EBIT confrontabile ammonta a 678 milioni di euro (787 milioni di euro nel primo trimestre 2017), con una diminuzione di 109 milioni di euro (-13,9%) e un’incidenza sui ricavi del 18,3% (21,6 nel primo trimestre 2017). L’EBIT del primo trimestre 2018 sconta l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 95 milioni di euro (24 milioni di euro nell’analogo periodo del 2017).
In assenza di tali oneri la variazione organica dell’EBIT sarebbe risultata negativa e pari a -4,6%, con un’incidenza sui ricavi del 20,8%.
L’andamento dell’EBIT sconta l’effetto della citata riduzione dell’EBITDA e risente dell’incremento degli ammortamenti (pari a +19 milioni di euro).
Il personale, pari a 49.722 unità, è diminuito di 129 unità rispetto al 31 dicembre 2017.
BRASILE (cambio medio real/euro 3,99014)
I ricavi del gruppo TIM Brasil del primo trimestre 2018 sono pari a 4.120 milioni di reais. I ricavi confrontabili del primo trimestre 2018 ammontano a 4.139 milioni di reais, e risultano in aumento di 188 milioni di reais (+4,8%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. I ricavi da servizi, a parità di principi contabili, si attestano a 3.983 milioni di reais, con un incremento di 239 milioni di reais rispetto ai 3.744 milioni di reais del primo trimestre 2017 (+6,4%).
I ricavi da vendita di prodotti, a parità di principi contabili, si attestano a 156 milioni di reais (207 milioni di reais nel primo trimestre 2017; -24,6%). La riduzione riflette il cambiamento della politica commerciale, più focalizzata sul valore che sui volumi venduti, i cui principali obiettivi sono lo sviluppo dell’acquisto dei nuovi terminali abilitanti alla fruizione dei servizi broadband sulle reti 3G/4G da parte dei clienti TIM e il supporto alle nuove offerte di fidelizzazione sulla clientela post-pagato a più alto valore.
L’ARPU mobile del primo trimestre 2018, a parità di principi contabili, è pari a 21,6 reais, e risulta in crescita del +13,8% rispetto al valore registrato nel primo trimestre 2017 (19,0 reais).
Le linee complessive al 31 marzo 2018 sono pari a 57.894 migliaia e presentano un decremento di 740 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017 (58.634 migliaia). Tale riduzione è riconducibile interamente al segmento prepagato (-1.409 migliaia) ed è solo in parte compensata dalla crescita sul segmento post-pagato (+669 migliaia), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. I clienti post-paid rappresentano il 31,9% della base clienti al 31 marzo 2018, con un incremento di 1,5 punti percentuali rispetto a dicembre 2017 (30,4%).
L’EBITDA del primo trimestre 2018 è pari a 1.407 milioni di reais.
L’EBITDA confrontabile del primo trimestre 2018 ammonta a 1.456 milioni di reais, superiore di 209 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (+16,8%). La crescita dell’EBITDA è attribuibile sia al positivo andamento dei ricavi, sia ai benefici derivanti dai progetti di efficienza sulla struttura dei costi operativi.
L’EBITDA margin, a parità di principi contabili, è pari al 35,2% e risulta superiore di 3,6 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2017.
L’EBIT del primo trimestre 2018 ammonta a 523 milioni di reais.
L’EBIT confrontabile del primo trimestre 2018 ammonta a 530 milioni di reais con un miglioramento di 258 milioni di reais (+94,9%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (272 milioni di reais). Tale risultato beneficia sia della maggiore contribuzione dell’EBITDA (+209 milioni di reais) che del minore impatto degli ammortamenti (-49 milioni di reais).
Il personale è pari a 9.670 unità (9.508 unità al 31 dicembre 2017).
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EVENTI SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2018
Nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione
Si veda il comunicato stampa di pari oggetto di venerdì 4 maggio 2018.
Nomina del Presidente e dell’Amministratore Delegato
Si veda il comunicato stampa di pari oggetto di lunedì 7 maggio 2018.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2018
Si veda il comunicato stampa relativo al Piano Strategico 2018-2020 emesso martedì 6 marzo 2018
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Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Piergiorgio Peluso, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Roma, 16 Maggio 2018