Il Consiglio di Amministrazione di TIM si è riunito oggi sotto la Presidenza di Salvatore Rossi per un aggiornamento sulle attività in corso e per definire, tra l’altro, le iniziative da intraprendere in vista del prossimo impegno assembleare, avviando l’iter per la presentazione di una lista propria per il rinnovo del Consiglio.
Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 verrà a scadenza il mandato avviato il 4 maggio 2018 e i soci saranno chiamati a rinnovare l’organo consiliare. In vista del rinnovo, in ottemperanza alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana, il Consiglio di Amministrazione ha innanzitutto espresso il proprio orientamento sulla dimensione e composizione del nuovo Consiglio. Lo ha fatto sulla scorta dell’attività di autovalutazione, svolta per il terzo e ultimo esercizio del triennio con il supporto di Egon Zehnder Italia (società a suo tempo selezionata dal Comitato per le nomine e la remunerazione).
Nel ritenere adeguato il numero di quindici amministratori, è stata manifestata l’opinione che la composizione del Consiglio debba tenere conto delle esigenze aziendali anche prospettiche, nonché della necessità di mantenere un’importante presenza di amministratori indipendenti, con una diversità capace di portare valore al dibattito, in coerenza con le raccomandazioni del Codice di Borsa Italiana.
Appare opportuno che il nuovo Consiglio assicuri la continuità del processo di trasformazione digitale in corso, sia formato da professionalità in possesso di competenze ed esperienze adeguate alla piena condivisione di questo percorso e assecondi, con la rapidità richiesta dal mercato, le trasformazioni industriali e tecnologiche.
In seguito alla formulazione dell’orientamento sulla dimensione e la composizione ottimali dell’organo amministrativo (pubblicata sul sito www.gruppotim.it), il Consiglio di Amministrazione ha quindi deciso all’unanimità di avvalersi della facoltà, da tempo contemplata dallo Statuto, di presentare una propria lista. Si tratta di una novità nella storia di TIM, resa possibile e opportuna dal fatto che non ci sono soci che esercitino il controllo, che il socio che ha candidato la maggioranza degli Amministratori in carica ha sostanzialmente alienato la propria partecipazione, che allo stato non risulta la volontà di alcun socio di presentare una lista volta alla nomina della maggioranza dei consiglieri. La decisione è stata presa alla luce dell’esperienza maturata e del buon lavoro fatto dal Consiglio uscente negli ultimi tre anni, ma soprattutto nella consapevolezza dell’importante lavoro che ancora resta da fare per il completamento del percorso di trasformazione digitale intrapreso.
Per preparare la lista (che si impegna a rendere pubblica in anticipo rispetto al termine previsto), il Consiglio ha deciso di dotarsi di regole robuste, trasparenti e tracciabili, approvando un’apposita procedura (anch’essa disponibile sul sito www.gruppotim.it). Il processo passerà per un’iniziale fase di sondaggio dell’azionariato e dei rappresentanti del mercato, avente esclusivamente ad oggetto i profili quali-quantitativi di composizione del Consiglio, in coerenza con la engagement policy approvata nel dicembre scorso, per procedere poi alla definizione di questi criteri e alla stesura di una prima e ampia lista di possibili candidati e infine di una short-list, con il supporto tecnico di Egon Zehnder Italia. Il coordinamento delle attività è stato affidato al Presidente Salvatore Rossi, in quanto figura indipendente e super partes. A lui è stato affidato il compito di tenere costantemente aggiornato sull’avanzamento del processo il Consiglio, il quale assumerà tutte le necessarie scelte, sia intermedie che finali, con il supporto istruttorio del Comitato per le nomine e la remunerazione.
“La delibera presa all’unanimità oggi dal Consiglio di Amministrazione di TIM di proporre alla prossima Assemblea una propria lista di candidati per il Consiglio futuro, segna un momento importante nella vita dell’organo. Un momento anche simbolico”, ha commentato Salvatore Rossi, Presidente di TIM. “Un Consiglio nato da una contrapposizione forte tra soci, che ha vissuto al suo interno confronti anche aspri nella prima metà del suo mandato, per poi trovare nella seconda metà un equilibrio costruttivo, di cui il percorso avviato oggi è la riprova concreta. Il fatto in sé mi sembra da salutare con grande favore”.
Per contenere il più possibile la durata di questa fase preparatoria al nuovo triennio, il Consiglio di Amministrazione ha modificato il calendario di approvazione del bilancio (e con esso del nuovo ciclo di pianificazione industriale), prevedendo già il 23 febbraio 2021 l’esame del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, con anticipazione della tenuta dell’Assemblea dal 20 aprile al 31 marzo 2021 (si veda il riquadro aggiornato del ‘Calendario degli eventi societari 2021 riportato in calce).
Nel corso della riunione odierna il Consiglio di Amministrazione ha inoltre accolto con favore gli sviluppi registrati da TIM nell’ambito del progetto di efficienza energetica su scala nazionale per le reti fissa e mobile nel rispetto degli obiettivi ESG prefissati dal Gruppo. In particolare, è stato espresso apprezzamento per la recente ammissione da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) tra i destinatari dei ‘Certificati bianchi’ per un valore al momento stimato nel range di 0,25 – 0,4 miliardi di euro per i prossimi cinque anni.
Lo sviluppo delle reti secondo le architetture implementate porterà al raggiungimento di un considerevole risparmio energetico a beneficio del Paese e degli obiettivi nazionali di incremento dell’efficienza energetica, oltre ad un importante avanzamento tecnologico infrastrutturale per l’azienda e per il settore delle telecomunicazioni in generale, fondamentale per lo sviluppo di tutti i comparti produttivi e dei servizi sull’intero territorio italiano.
I progetti presentati da TIM quantificano il risparmio energetico addizionale che si consegue attraverso la realizzazione di investimenti per l’evoluzione tecnologica delle reti e per il miglioramento dell’efficienza energetica. La quantificazione dei benefici viene rilevata grazie ad una misurazione puntuale effettuata sulla base del confronto tra la configurazione antecedente agli interventi e quella successiva.
Il perimetro del progetto, come detto, è rappresentato dall’intero territorio nazionale e il conseguente efficientamento energetico complessivo si quantificherà puntualmente attraverso un notevole risparmio di tonnellate equivalenti di petrolio espresso in termini di ‘Certificati bianchi’. Il progetto presentato da TIM, come indicato dal GSE a fine dicembre 2020, è tra i più grandi realizzati in Italia.
TIM sta inoltre valutando l’acquisto di energia da fonti rinnovabili con contratti di medio-lungo termine, confermando sia il forte impegno della società sui target di sostenibilità sia la volontà di contribuire al raggiungimento dei target nazionali di sviluppo delle rinnovabili previsti dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima), al 2030. Il Gruppo, primario consumatore di energia a livello nazionale, si conferma proattivo ed innovativo protagonista della transizione energetica in atto verso l’efficienza e la sostenibilità.
Roma, 20 gennaio 2021
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Calendario degli eventi societari 2021