Prosegue l’azione di stabilizzazione e rilancio del business domestico e si apre una nuova fase di crescita legata ai mercati adiacenti, in particolare quello dei contenuti e dei servizi innovativi per la clientela business. Il nuovo assetto organizzativo di Gruppo è orientato a sviluppare e consolidare la leadership di TIM nei servizi innovativi ICT per le imprese e le pubbliche amministrazioni, con factories specializzate nei servizi Cloud (Noovle), IoT (Olivetti), Cyber Security (Telsy) e servizi internazionali (Sparkle).
Sul fronte dei contenuti l’accordo con DAZN si aggiunge alle numerose partnership già attive con Disney+, Discovery, Mediaset Infinity, Netflix, Amazon PrimeVideo e altri player di settore, che rendono TIM Vision la piattaforma TV più ricca di contenuti sul mercato italiano.
TIM aggiorna i propri target finanziari a seguito dell’accordo con DAZN, al ritardato avvio della seconda fase delle misure governative di sostegno alla digitalizzazione (piano vouchers), e alle relative implicazioni per il contesto competitivo.
In particolare si prevede che l’accordo di distribuzione TIM-DAZN porti ad un incremento di ricavi già dal 2021 e, con l’entrata a regime nel 2022-2023, ad un’accelerazione della crescita prevista per Ricavi ed EBITDA domestici (low to mid single digit/mid single digit growth) e di gruppo (low to mid single digit /mid single digit growth). La dinamica dei costi di avvio dell’iniziativa, si tradurrà in un apporto positivo sull’EBITDA solo a partire dal 2022.
L’atteso contributo del piano voucher al miglioramento di ricavi e margini e alla distensione del contesto competitivo resta, anche se, a seguito dei ritardi nell’implementazione della fase 2, si prevede slitti temporalmente, comportando, unitamente ai citati costi incrementali per l’avvio della partnership con DAZN, una revisione degli obiettivi di EBITDA 2021 consolidato verso “low to mid single-digit decrease” (mid single-digit decrease a livello domestico).
Gli obiettivi di generazione di 4 miliardi di cassa nell’arco di piano (Equity Free Cash Flow) e il rapporto Net Debt/EBITDA di 2,6x al 2023 sono confermati. Confermata altresì la politica di distribuzione dei dividendi: 1 euro cent (floor) per le azioni ordinarie e 2,75 euro cent per le azioni di risparmio.
I benefici attesi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sul mercato domestico e dall’acquisizione, con Vivo e Claro, degli assets mobili di Oi in Brasile non sono ancora incorporati nella guidance.
Trend di miglioramento dei KPIs domestici confermato nel secondo trimestre 2021.
· Confermata la stabilizzazione delle linee fisse di TIM anche nel secondo trimestre favorita dal ritorno alla crescita del mercato italiano della telefonia fissa, che nel primo trimestre 2021 si è incrementato di 450 mila linee rispetto all’anno precedente (fonte AGCOM), e delle connessioni FTTH in particolare, nella quale TIM ha avuto l’accelerazione più rilevante di connessioni FTTH fra tutti gli altri operatori nel periodo marzo 2020 – marzo 2021.
· La migrazione della base clienti verso la banda ultralarga cresce in linea con il trimestre precedente, grazie ad un portafoglio di offerta sempre più ricco e orientato alla convergenza, e alla spinta nella copertura in fibra ottica, che ha consentito di raggiungere con la banda ultralarga oltre il 93% delle famiglie italiane con linea fissa.
· Nel mobile, in un mercato particolarmente competitivo nel segmento low-spending, prosegue la stabilizzazione della base clienti: nella ‘mobile number portability’ (ovvero il flusso verso altri operatori) TIM registra per il quarto trimestre consecutivo il miglior risultato tra gli operatori infrastrutturati.
· In Brasile si conferma il trend di accelerazione dei tassi di crescita di ricavi ed EBITDA.