La sostenibilità per TIM

Bilancio di Sostenibilità 2023

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Redazione ufficio stampa

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TIM: Il Consiglio di Amministrazione approva la relazione finanziaria al 31 dicembre 2020

EQUITY FREE CASH FLOW AFTER LEASE IN CRESCITA DEL 57% YOY NEL Q4 A € 0,6 MLD (€ 1,6 MLD NELL’ANNO)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO AFTER LEASE IN MIGLIORAMENTO DI € 2,1 MLD NEL Q4 E DI € 3,3 MLD NEL 2020

NUOVE LINEE ULTRABROADBAND IN FORTE ACCELERAZIONE NEL Q4 (+171%) E LINEE FISSE RETAIL TOTALI IN CRESCITA PER LA PRIMA VOLTA DAL 2001

UTILE NETTO 2020 A € 7,2 MLD DI CUI €5,9 MLD DERIVANTI DAL RIALLINEAMENTO DEI VALORI FISCALI EX DL 104/2020. € 1,3 MLD (+47% YOY) SENZA CONSIDERARE GLI EFFETTI DEL RIALLINEAMENTO

PROPOSTA DI DIVIDENDO INVARIATA A € 1 CENTESIMO PER LE AZIONI ORDINARIE E € 2,75 CENTESIMI PER LE RISPARMIO

■ Equity free cash flow After Lease 2020: € 1,6 mld (+5,3% YoY)

■ Indebitamento Finanziario Netto After Lease: € 18,6 mld

Nel corso del 2020 il debito si è ridotto di € 3,3 mld (€ 1,4 mld nel 2019)

■ Ricavi 2020 a € 15,8 mld

Nel quarto trimestre il trend dei ricavi da servizi domestici (-2,0% YoY organico) migliora di 6,2 punti percentuali rispetto al terzo trimestre nonostante il perdurare dell’emergenza Covid-19

■ Ricavi telefonia fissa domestica sostanzialmente stabili grazie al continuo miglioramento degli indicatori commerciali. Mobile in miglioramento

■ Costi: si conferma il trend in forte riduzione. Raggiunto in un solo anno l’obiettivo domestico previsto al 2022 (-9,5% YoY per la base addressable)

■ EBITDA organico: € 7,1 mld (-5,9% YoY). Nel Q4 migliora l’andamento sia in Italia (-2,5% YoY, +7,2pp QoQ) sia in Brasile (+2,8% YoY, +1,8pp QoQ)

■ Significativa espansione della copertura ultrabroadband grazie all’apertura di nuovi cabinet nelle aree bianche

■ FiberCop: pubblicata l'offerta di coinvestimento in fibra su rete secondaria aperta a tutti gli operatori

■ Lanciata a gennaio Noovle, il più grande progetto Cloud per l’Italia

■ Perfezionato l’accordo con il consorzio guidato da Ardian per l’investimento in INWIT per un controvalore pari a € 1,6 mld nel Q4 2020

■ Proseguita nel corso del Q4 2020 la crescita di TIM Brasil che si è aggiudicata, insieme a Vivo e Claro, le attività mobili del gruppo brasiliano Oi. Il closing è atteso entro il 2021, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni

■ Collocato a gennaio 2021 il primo Sustainability Bond da € 1 mld, con scadenza a 8 anni, coupon a 1,625%, destinato ad incrementare l’efficienza energetica del Gruppo e finanziare progetti Green e Social

23/02/2021 - 20:27

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato il Bilancio consolidato del Gruppo TIM, il progetto di Bilancio separato di TIM S.p.A. e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario/Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2020.

Il quarto trimestre 2020 inizia ad evidenziare i risultati di due anni di trasformazione, attraverso l’alleggerimento della struttura organizzativa, l’ottimizzazione dei processi e un importante riposizionamento del business con la creazione di nuove opportunità di sviluppo, anche grazie a importanti accordi strategici.

Nel corso del 2020 TIM ha ulteriormente accelerato la generazione di cassa, sia per la gestione ordinaria sia per quella straordinaria. Oggi TIM è una società solida orientata a rispondere alle diverse esigenze dei propri clienti in maniera sostenibile e con credibili prospettive di crescita, anche grazie al previsto miglioramento del contesto macroeconomico e del settore telecom, che rientra tra i principali beneficiari del Next Generation EU.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 si è ridotto di 4.342 milioni di euro YoY (ovvero 3.299 milioni di euro su base After lease), attestandosi a 23.326 milioni di euro (ovvero 18.594 milioni di euro su base after lease). L’equity free cash flow ha contribuito per 2.414 milioni di euro (1.615 milioni di euro su base after lease).

Ulteriori progressi significativi sono stati registrati nell’implementazione delle iniziative strategiche:          

  • Sviluppo offerta convergente e TIMVISION: le importanti partnership realizzate nel corso dell’anno con i principali player mondiali (Disney+, Netflix, DAZN, NowTV, Discovery+), hanno trasformato TIMVISION nel principale aggregatore di contenuti di entertainment e sport del Paese. Questo sviluppo ha ulteriormente rafforzato il posizionamento e il gradimento dell’offerta convergente di TIM.
  • Rete in fibra: prosegue il percorso per l’avvio dell’operatività di FiberCop, che porterà entro il 2025 la tecnologia FTTH in gran parte del Paese (76% delle Unità immobiliari delle aree grigie e nere, pari al 56% delle Unità immobiliari tecniche a livello nazionale). Un piano importante di miglioramento della capacità della rete TIM, che già oggi offre tecnologie in grado di supportare la distribuzione di stream multipli di video in alta definizione ad oltre il 91% degli italiani con linea telefonica fissa attiva, con la rimanente parte della popolazione servita dalla connessione UBB Fixed Wireless Access e satellitare. Nell’ambito del progetto FiberCop, è stata pubblicata l'offerta di coinvestimento in fibra su rete secondaria aperta a tutti gli operatori interessati.
  • Valorizzazione delle torri mobili: Ardian Infrastructure e Canson Partners (Guernsey) Limited investono in INWIT per un controvalore di 1,6 miliardi di euro, incassati da TIM nel Q4
  • Data Center e partnership per i servizi Cloud: annunciata a gennaio 2021 la nascita di Noovle SpA, la nuova società interamente controllata dal Gruppo TIM che si propone al mercato come polo d’eccellenza per il Cloud e l’edge computing, con l’obiettivo di potenziare l’offerta TIM con servizi innovativi di public, private e hybrid cloud destinati alle imprese - dalle piccole e medie aziende alla grande industria - e alla Pubblica Amministrazione, accelerando così la trasformazione digitale del Paese. Il fatturato pro-forma 2020 del business Cloud di Gruppo è stato di 0,5 miliardi di euro.
  • In Brasile TIM S.A., insieme a Vivo e Claro, si è aggiudicata la gara per l’acquisto delle attività mobili del Gruppo Oi. Il perfezionamento dell’operazione è atteso nel corso del 2021, a valle delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità. L’investimento per TIM S.A. sarà di circa 7,3 miliardi di reais e di 476 milioni di reais relativi alla quota di TIM S.A dei contratti di trasmissione dati. Nel riparto degli asset, TIM S.A. sarà assegnataria di ~14,5 milioni di clienti, ~7,2 mila siti di accesso mobile e frequenze radiomobili per ~49 MHz.

A gennaio 2021 si è concluso con successo il collocamento del primo Sustainability Bond da 1 miliardo di euro e scadenza a 8 anni. L’emissione obbligazionaria presenta un rendimento a scadenza del 1,75% e una cedola fissa di 1,625%, inferiore al costo medio del debito del Gruppo, che a fine settembre 2020 si attestava a circa il 3,4%. I proventi saranno utilizzati per iniziative di efficientamento energetico, transizione verso l’energia rinnovabile e sviluppo dell’economia circolare. Inoltre, per la prima volta in Italia, una Corporate investirà parte dei fondi raccolti in progetti con valenza sociale come previsto nel Sustainability Financing Framework pubblicato a dicembre 2020.

Andamento del quarto trimestre 2020

La strategia commerciale implementata negli ultimi due anni ha portato, nel quarto trimestre, alla stabilizzazione dei ricavi da servizi nel segmento del fisso, a fronte di indicatori commerciali in forte miglioramento. Di particolare rilievo la crescita delle linee fisse retail totali per la prima volta dal 2001 e i primi segnali di razionalità nel mercato mobile.

Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,2 milioni a fine anno, in crescita rispetto al trimestre precedente di circa 5 mila linee, nonostante il lockdown parziale nei mesi di novembre e dicembre. Tornano a crescere le SIM “Machine to Machine” con 103 mila nuove linee. Migliora il trend delle linee “human”, riducendo significativamente la perdita di linee e confermando il trend di stabilizzazione in corso. La “number portability” (ovvero il flusso verso altri operatori, pari a 35 mila linee) registra il miglior risultato dal secondo trimestre 2018.

Nel fisso accelera la migrazione della base clienti verso la banda ultralarga, favorita anche dalla maggiore disponibilità di linee nelle aree bianche, nelle quali da marzo 2020 TIM ha aperto 18 mila nuovi cabinet, rendendo disponibile la fibra (FTTx) al 91% delle famiglie italiane con linea fissa.

Nel quarto trimestre 2020 sono state attivate 437 mila nuove linee ultrabroadband retail e wholesale (retail +171% YoY), raggiungendo gli 8,6 milioni di unità con un incremento del 24% YoY.

I ricavi di Gruppo nel trimestre si sono attestati a 4,1 miliardi di euro (-2,1% YoY organico) con un trend in miglioramento (+2,9 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente. I ricavi da servizi di Gruppo sono stati pari a 3,7 miliardi di euro, con un trend rispetto all’anno precedente (-1,2%) anch’esso in miglioramento sul terzo trimestre (+5,2 punti percentuali).

Nel segmento Business è accelerata ulteriormente la crescita dei ricavi (+27,6% YoY) legati ai servizi innovativi (ICT, Cloud, soluzioni IT), anche grazie al contributo positivo della partnership con Google Cloud.

Nel Wholesale Domestico i ricavi da servizi nel quarto trimestre 2020 sono aumentati del 12,1% YoY, beneficiando della continua migrazione dei clienti verso l’ultrabroadband e dell’acquisizione di nuovi contratti nel corso del trimestre.

In Brasile i ricavi da servizi hanno continuato a crescere (+1,9% YoY), grazie alle buone performance commerciali con effetto positivo sul trend della base clienti e dei prezzi medi per l’utente. Le efficienze realizzate, in particolare il contenimento delle perdite su crediti, hanno contribuito a una crescita dell’EBITDA organico del 2,8% YoY.

L’EBITDA organico di Gruppo si è attestato a 1,8 miliardi di euro (-1,5% YoY, +6,4pp QoQ) e quello della Business Unit Domestic a 1,4 miliardi di euro (-2,5% YoY, +7,2pp QoQ), in miglioramento rispetto al trimestre precedente nonostante il lockdown parziale nei mesi di novembre e dicembre e la diversa distribuzione delle giornate del contratto di espansione (anticipate e fruite nel secondo trimestre 2020), beneficiando al tempo stesso delle azioni di contenimento dei costi (-7,4% YoY la base addressable). Al netto di queste discontinuità l’andamento dell’EBITDA nel trimestre sarebbe stato ulteriormente migliorativo rispetto al trimestre precedente e con una variazione YoY positiva.

L’EBITDA After Lease si è attestato a 1,6 miliardi di euro (-0,8% YoY, +7,4pp QoQ): 1,3 miliardi di euro a livello domestico (-1,7% YoY, +8,0pp QoQ) e 0,3 miliardi di euro per TIM Brasil (+3,0% YoY, +2,5pp QoQ).

A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 1,4 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi dell’anno nonostante l’accelerazione impressa nel quarto trimestre in Brasile e in Italia in particolare per il piano di copertura delle aree bianche.

Il risultato netto si è attestato a 6,0 miliardi di euro nel quarto trimestre e a 7,2 miliardi di euro nell’anno in forte crescita rispetto al 2019 (quando erano stati riportati, rispettivamente, 0,1 e 0,9 miliardi di euro) anche in considerazione dei benefici ottenuti dal riconoscimento fiscale di maggiori valori iscritti in bilancio ai sensi del DL 104/2020 (5,9 miliardi di euro). Il risultato netto sarebbe stato, escludendo tale effetto, di 1,3 miliardi di euro, 431 milioni superiore al 2019.

Assemblea

Il Consiglio di Amministrazione ha completato l’approvazione della documentazione - Relazione sulla politica di remunerazione e sugli importi corrisposti, dichiarazione non finanziaria, relazioni sulle proposte ai soci - destinata a pubblicazione e/o presentazione in vista dell’Assemblea, in unica convocazione, per il giorno 31 marzo 2021.

E’ stata, in particolare, confermata la politica di distribuzione dello scorso anno, proponendo il riconoscimento agli Azionisti di un dividendo calcolato sulla base dell’importo lordo di euro 0,01 per ciascuna azione ordinaria ed euro 0,0275 per ciascuna azione di risparmio.

Gli importi a titolo di dividendo verranno messi in pagamento a favore degli aventi diritto a partire dal 23 giugno 2021 (con record date in data 22 giugno 2021 e stacco cedola in data 21 giugno 2021).

 

I risultati dell’esercizio 2020 verranno illustrati alla comunità finanziaria durante una conference call che si svolgerà il 24 febbraio 2021. L’evento avrà inizio alle 14:00 (ora italiana). Alla presentazione seguirà una sessione di Q&A. I giornalisti potranno seguire telefonicamente e via web lo svolgimento della presentazione, senza facoltà di effettuare domande, collegandosi al numero +39 06 33444 seguendo le indicazioni per conferenze assistite oppure collegandosi al seguente link.

Le slide della presentazione saranno disponibili al link.

 

HIGHLIGHTS DEL 2020

(milioni di euro) 20202019Variazioni %
     organica esclusi non ricorrenti
  (a)(b)(a-b)
Ricavi 15.805 17.974 (12,1)(6,4)
EBITDA                   (1)6.739 8.151 (17,3)(5,9)

EBITDA Margin

 42,6%45,3%(2,7)pp 
EBITDA Organico esclusi non ricorrenti 7.063 7.505  (5,9)

EBITDA Margin Organico esclusi non ricorrenti

 44,6%44,3% 0,3pp
EBITDA adjusted after lease 6.249 6.652  (6,1)
EBIT(1)2.104 3.175 (33,7)(16,6)
EBIT Margin 13,3%17,7%(4,4)pp 

EBIT Margin Organico esclusi non ricorrenti

 15,3%17,2% (1,9)pp
Utile (perdita) dell’esercizio attribuibile ai Soci della Controllante 7.224 916 - 
Investimenti industriali 3.409 3.784 (9,9)(2,8)
  31.12.202031.12.2019Variazione assoluta
(a)(b)(a-b)
Indebitamento finanziario netto rettificato         (1)23.32627.668(4342)
Indebitamento finanziario netto rettificato after lease 18.59421.893(3299)

HIGHLIGHTS DEL QUARTO TRIMESTRE 2020

(milioni di euro)4° Trimestre4° TrimestreVariazioni %
 20202019 organica esclusi non ricorrenti
 (a)(b)(a-b)
Ricavi 4.148 4.551 (8,9)(2,1)
EBITDA(1)1.621 1.652 (1,9)(1,5)
EBITDA Margin 39,1 %36,3 %2,8pp 
EBITDA Organico esclusi non ricorrenti 1.7641.790  (1,5)
EBITDA Margin Organico esclusi non ricorrenti 42,5 %42,2 % 0,3pp
EBITDA adjusted after lease 1.571 1.584  (0,8)
EBIT(1)477 463 3(12,9)
EBIT Margin 11,5 %10,2 %1,3pp 
EBIT Margin Organico esclusi non ricorrenti 14,9 %16,8 % (1,9)pp
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 6.046 64  
Investimenti industriali 1.403 1.508 (7)0,4

LE INIZIATIVE DI TIM PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA COVID-19

L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Covid-19 ha rivelato quanto la connettività e le soluzioni digitali siano fondamentali nelle situazioni di emergenza per far fronte al distanziamento sociale generalizzato, all’interruzione delle prestazioni di servizi in presenza, al blocco della mobilità, all’interruzione dei servizi scolastici e didattici. A causa del distanziamento sociale, gli italiani hanno scoperto nella connettività la chiave per trasformare il modo di lavorare, limitando al minimo gli spostamenti, e garantendo il rispetto delle più stringenti norme di sicurezza.

Consapevole del suo ruolo di primo piano nella digitalizzazione del Paese, TIM ha approntato una serie di iniziative per supportare cittadini, aziende e istituzioni durante il lockdown e nelle fasi di progressiva riapertura, mettendo in campo un piano ad ampio raggio.

Tra le iniziative principali:

  • per accelerare la digitalizzazione del Paese sono stati attivati in 3.250 comuni italiani oltre 10.000 nuovi cabinet che hanno permesso ad oltre 5 milioni di cittadini di accedere alla connettività UltraBroadBand. Inoltre, grazie ad una serie di interventi tecnici che su alcune direttrici hanno portato ad un incremento di banda fino al 37%, è stato possibile far fronte al forte incremento di traffico che in fase di lockdown è arrivato a registrare un incremento massimo del 90% sulla rete fissa e del 45% su quella mobile, mantenendo inalterata la qualità del servizio;
  • Fondazione TIM ha donato 1 milione di euro a istituzioni ospedaliere e di ricerca in campo medico, facendosi anche promotrice di una raccolta fondi tra i dipendenti TIM;
  • sono stati distribuiti oltre 3.000 apparati e SIM card a favore degli Ospedali maggiormente impegnati nell’emergenza e degli Istituti Penitenziari per agevolare il contatto con i familiari; in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi oltre 1.000 device sono stati destinati alle persone non udenti e dotati di app per facilitare l’uso della LIS (Lingua dei segni) e per la traduzione in tempo reale dei messaggi da parlato a scritto e viceversa;
  • con la partecipazione alla campagna “Torino City Love” TIM ha reso disponibili gratuitamente ai cittadini soluzioni digitali innovative a supporto della sanità, delle famiglie e degli anziani;
  • per contrastare gli effetti negativi del lockdown sulle persone sono stati approntati numeri verdi di supporto psicologico per i cittadini, uno sportello di ascolto per i medici e un numero speciale per le donazioni alla Croce Rossa Italiana;
  • attraverso il progetto Operazione Risorgimento Digitale è stata realizzata la prima grande scuola online gratuita per la diffusione delle competenze digitali in Italia. Operazione Risorgimento Digitale è una grande alleanza di sistema di cui TIM è capofila, che ha riunito oltre 30 partner e ottenuto il sostegno di associazioni di categoria, quarto settore e importanti attori nel campo della innovazione sociale come Confindustria Digitale, Telefono Azzurro, Fondazione Mondo Digitale, Junior Achievement Italia, Generation e Italiacamp. Il progetto, che aderisce al Manifesto della Repubblica Digitale promosso dal Ministero della Innovazione, è realizzato in collaborazione con la Commissione Europea, la Polizia di Stato, ed ha ottenuto il patrocinio dell’ANCI. Nell’ambito del progetto sono stati siglati importanti protocolli di intesa con i Ministeri per la Pubblica Amministrazione, dell’Istruzione e della Giustizia. L’iniziativa, adattandosi tempestivamente alle necessità imposte dall’emergenza, si è consolidata in attività di sensibilizzazione e cicli didattici a distanza seguiti da oltre 700.000 cittadini;
  • per garantire la continuità dell’attività formativa nelle scuole TIM ha aderito al progetto del MIUR  #LaScuolaContinua e insieme a Cisco, Google, IBM, e WeSchool ha messo a disposizione piattaforme e supporto informativo per garantire la didattica a distanza; sono stati inoltre siglati oltre 20 accordi con i principali Atenei del Paese, per la fornitura di modem e SIM per agevolare gli studenti nella fruizione dei corsi da remoto;
  • le iniziative per le persone, le famiglie e le aziende sono state tutte indirizzate ad offrire connettività gratuita e a fornire servizi, come quello di smart-working, per tutto il periodo dell’emergenza. In questo contesto sono state oltre 435.000 le offerte attivate per i clienti Consumer e circa 165.000 per i clienti Business;
  • sono state intraprese, in coerenza con l’eccezionalità del momento, iniziative a supporto di istituzioni impegnate nella crisi come la Protezione Civile, l’Arma dei Carabinieri, Confindustria, l’Ospedale S. Raffaele, l’ASST di Mantova, cui sono stati messi a disposizione spazi fisici attrezzati per gestire l’operatività sul territorio, programmi formativi speciali, piattaforme, numeri verdi e altri servizi per gestire l’emergenza;
  • attraverso partnership con istituzioni pubbliche e altre fondazioni private sono stati promossi concorsi per l’innovazione in campo sanitario, come Innova per l’Italia, #EUvsVirus Hackathon e Covid-19 Challenge;
  • infine, circa 36.000 nostri dipendenti, sono stati coinvolti nel programma di Smart Working, in linea con le disposizioni governative sulla gestione degli spazi lavorativi. Il beneficio in termini di riduzione delle emissioni, derivante dall’azzeramento della mobilità, è pari ad oltre 162K tonnellate di CO2 eq.

PERFORMANCE NON FINANZIARIA

La pandemia da coronavirus ha fatto emergere criticità e debolezze dei nostri sistemi economici, sociali e istituzionali davanti a shock globali. Al contempo, però, è cresciuta la consapevolezza che il sentiero per uno sviluppo sostenibile passi anche attraverso l’impiego di prodotti e servizi ICT, fattori abilitanti per uno sviluppo inclusivo, che non possono prescindere da infrastrutture digitali, sempre più necessarie a livello capillare sull’intero territorio nazionale per garantire a tutti i vantaggi e le opportunità che esse offrono. Oltre a questo, tuttavia è necessario diffondere la formazione e le competenze digitali necessarie sia in ambito pubblico (scuole e Pubblica Amministrazione) che privato (famiglie e imprese) per favorire la ripresa del Paese. Su tutti questi fronti TIM è fortemente impegnata con un ruolo da protagonista.

La sfida ora è quella di utilizzare le infrastrutture e le competenze del Gruppo per contribuire ad una nuova fase di evoluzione digitale della nostra società che richiede di utilizzare la tecnologia, lavorando con tutti gli attori istituzionali e privati, per far fronte alle grandi sfide ambientali, sociali e economiche, rese ancora più urgenti dalla pandemia da coronavirus.

Il Piano di Sostenibilità, integrato nel Piano Strategico triennale, è il concreto contributo del Gruppo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, impegno che trova conferma dall’inserimento del titolo nel Dow Jones Sustainability Index Europe, per il diciassettesimo anno consecutivo, e il rientro di TIM nell’indice Dow Jones Sustainability Index World, che si affianca ad altri indici specialistici in cui il titolo è incluso da svariati anni.

Grazie alla continua ricerca dell’efficienza energetica, al contenimento delle proprie emissioni, anche grazie al sempre maggior apporto di energia rinnovabile, TIM si è data l’ambizione di essere carbon neutral al 2030, migliorando gli indicatori di efficienza e sviluppando infrastrutture e Data Center per fornire sempre più servizi con minore consumo di risorse.

L’impegno verso la carbon neutrality non riguarda solo i processi interni ma anche gli strumenti che TIM mette a disposizione dei propri clienti grazie all’offerta di soluzioni di monitoraggio e controllo energetico e all’offerta cloud che consente di ottimizzare l’uso dei server.

Il Piano di Sostenibilità mette grande attenzione ai cittadini di TIM, con una rinnovata engagement survey, un programma di assunzioni e di formazione per meglio rispondere alle sfide del settore dell’Information and Communications Technology, oltre ad un piano di incentivazione di lungo termine con obiettivi ESG.

Infine, TIM può contribuire al successo di giovani aziende, con attenzione alle ricadute sul sistema Paese, andando, dove possibile, a prediligere aree meno avvantaggiate: tramite TIM Ventures il Gruppo ha l’obiettivo di partecipare alla crescita di 10-15 imprese nell’arco di 5 anni e rafforzare l’innovazione tecnologica del Gruppo.

Gli obiettivi di Piano, dove possibile una loro declinazione puntuale al 2020, sono stati tutti raggiunti, con l’ottima performance del cluster "Engagement" che è migliorato di 16 punti rispetto al 2019, superando l’obiettivo di crescita di 14 punti atteso per fine 2022.

A inizio gennaio 2021, il Gruppo ha allineato le proprie fonti di finanziamento al Piano Strategico che pone gli obiettivi ESG al centro della propria strategia di sviluppo, collocando, con grande successo, il primo Sustainability Bond di TIM per un miliardo di euro.

Il Bilancio di Sostenibilità consente di approfondire il raggiungimento dei target annuali e l’avanzamento di quelli pluriennali in cui il Piano di Sostenibilità si declina, evidenziando il contributo agli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile.

***

I risultati economico-finanziari del Gruppo TIM e di TIM S.p.A. dell’esercizio 2020 e dell’esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti in conformità ai principi contabili IFRS emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”).

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo TIM e di Bilancio separato di TIM S.p.A. al 31 dicembre 2019, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1° gennaio 2020.

Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui ricavi, sull’EBITDA e sull’EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato; Equity Free Cash Flow. A seguito dell’adozione dell’IFRS 16, inoltre, il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:

  • EBITDA adjusted After Lease (“EBITDA-AL”), calcolato rettificando l’EBITDA Organico al netto delle partite non ricorrenti, degli importi connessi al trattamento contabile dei contratti di leasing secondo l’IFRS 16;
  • Indebitamento finanziario netto rettificato After Lease, calcolato escludendo dall’Indebitamento finanziario netto rettificato le passività nette connesse al trattamento contabile dei contratti di leasing secondo l’IFRS 16;
  • Equity Free Cash Flow After Lease, calcolato escludendo dall’Equity Free Cash Flow i fabbisogni relativi ai canoni di leasing.

Il significato e il contenuto degli indicatori alternativi di performance sono illustrati in allegato ed è fornito il dettaglio analitico degli importi delle riclassifiche apportate e delle modalità di determinazione degli indicatori.

Si precisa infine che l’attività di revisione sul Bilancio consolidato e sul Bilancio separato di TIM al 31 dicembre 2020 non è ancora stata completata.

 

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TIM

Le principali variazioni del perimetro di consolidamento verificatasi nel corso dell’esercizio 2020 sono state le seguenti:

  • Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT) (Business Unit Domestic): il 31 marzo 2020 si è perfezionata la fusione mediante incorporazione di Vodafone Towers S.r.l. in INWIT S.p.A.. Tale operazione, che ha consentito la nascita del primo Tower Operator italiano, ha comportato la diluizione, da parte del Gruppo TIM, della partecipazione nel capitale di INWIT dal 60% al 37,5%; pertanto, dal 31 marzo 2020 INWIT S.p.A. è valutata con il metodo del patrimonio netto. A decorrere dal Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 e sino al perfezionamento della fusione sopracitata INWIT S.p.A. è stata presentata come “Asset posseduto per la vendita (Asset held for sale)”; pertanto i dati economici e i flussi finanziari consolidati dell'esercizio 2020 del Gruppo TIM includono i dati del primo trimestre 2020 di INWIT S.p.A. al netto degli ammortamenti del periodo, come richiesto dall’IFRS 5. Si segnala inoltre che nel corso del 2020 sono stati ceduti ulteriori pacchetti azionari pari al 7,3% del capitale sociale di INWIT (per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota "Partecipazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 del Gruppo TIM). Conseguentemente, la partecipazione al 31 dicembre 2020 del Gruppo TIM in INWIT è pari al 30,2%;
  • Noovle S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 21 maggio 2020 TIM S.p.A. ha perfezionato l’acquisizione del 100% delle quote di Noovle S.r.l., società italiana di consulenza ICT e system integration specializzata nella fornitura di progetti e soluzioni cloud e tra i principali partner di Google Cloud nel mercato italiano. A decorrere da tale data, Noovle S.r.l. e le sue società controllate sono consolidate con il metodo integrale;
  • Daphne 3 S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 24 luglio 2020; la società ha come oggetto sociale l’assunzione, la detenzione, la gestione e la disposizione di partecipazioni in INWIT – Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A.;
  • TIM My Broker S.r.l. (Business Unit Domestic): società costituita in data 4 agosto 2020; la società ha come oggetto sociale lo svolgimento in via prevalente dell’attività di intermediazione assicurativa di cui all’art. 106 del D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209 e successive modifiche e/o integrazioni;
  • Noovle S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 9 ottobre 2020; la società ha come oggetto sociale principalmente la pianificazione, progettazione, realizzazione, messa in esercizio e gestione di servizi di implementazione di infrastrutture di Data Center e di servizi di "colocation";
  • FiberCop S.p.A. (Business Unit Domestic): società costituita in data 2 novembre 2020; la società ha come oggetto sociale la progettazione, la costruzione, l’acquisizione, la gestione, la manutenzione e la vendita di infrastrutture, reti, servizi passivi di accesso cablato ai locali dei clienti finali, da offrire agli operatori del settore delle telecomunicazioni su tutto il territorio italiano;
  • Fiberco Soluções de Infraestrutura Ltda (Business Unit Brasile): società per servizi di telecomunicazioni costituita in data 21 dicembre 2020.

Si segnala inoltre:

  • TIM Participações S.A. (Business Unit Brasile): nel mese di settembre 2020 è divenuta efficace la fusione per incorporazione in TIM S.A.;
  • TN Fiber S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata fusa in TIM S.p.A. in data 30 settembre 2020 con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2020;
  • TIM Vision S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata fusa in TIM S.p.A. in data 1° ottobre 2020 con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2020;
  • H.R. Services S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata fusa in TIM S.p.A. in data 31 dicembre 2020 con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2020;
  • TIMFin S.p.A.: il 3 novembre 2020 Banca d’Italia ha autorizzato TIMFin - joint venture fra TIM e Santander Consumer Bank - all’esercizio dell’attività di concessione dei finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi degli articoli 106 e seguenti del TUB (l’iscrizione all’Albo degli Intermediari finanziari è subordinata all'adempimento di alcuni vincoli operativi). La società - posseduta al 49% da TIM S.p.A. e al 51% da Santander Consumer Bank S.p.A. - offrirà servizi di finanziamento ai clienti TIM.

Le principali variazioni del perimetro di consolidamento verificatesi nel corso dell’esercizio 2019 erano state le seguenti:

  • Persidera S.p.A. (Business Unit Domestic): ceduta, previa scissione in due distinte entità, in data 2 dicembre 2019.

Inoltre:

  • Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT) (Business Unit Domestic): al 31 dicembre 2019, ritenendo altamente probabile entro l’esercizio 2020 il perfezionamento della fusione mediante incorporazione di Vodafone Towers S.r.l. in INWIT con conseguente diluizione, da parte del Gruppo TIM, della partecipazione nel capitale di INWIT dal 60% al 37,5%, la società è stata presentata come “Asset posseduto per la vendita (Asset held for sale)”. Di conseguenza le relative attività e passività sono state riclassificate nelle voci della Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019 “Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute” e “Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute”. I dati economici e i flussi finanziari consolidati dell’esercizio 2019 comprendevano i dati dell’intero anno di INWIT S.p.A..
  • Noverca S.r.l. (Business Unit Domestic): fusa in TIM S.p.A. in data 1° novembre 2019 con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2019.

 

RISULTATI DEL GRUPPO TIM PER L'ESERCIZIO 2020

I ricavi totali del Gruppo TIM dell’esercizio 2020 ammontano a 15.805 milioni di euro, -12,1% rispetto all’esercizio 2019 (17.974 milioni di euro); la variazione organica dei ricavi totali è pari a –6,4%.

L’analisi dei ricavi totali dell’esercizio 2020 ripartiti per settore operativo in confronto all’esercizio 2019 è la seguente:

(milioni di euro) 2020 2019Variazioni
  peso % peso %assolute%% organica esclusi non ricorrenti
Domestic12.905 81,7 14.078 78,3 (1.173)(8,3)(7,7)
Brasile2.933 18,6 3.937 21,9 (1.004)(25,5)(0,6)
Altre Attività— — — — —   
Rettifiche ed elisioni(33)(0,3)(41)(0,2)  
Totale consolidato15.805 100,0 17.974 100,0 (2.169)(12,1)(6,4)

La variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo dell’esercizio 2020 è calcolata escludendo l’effetto negativo delle variazioni dei tassi di cambio[1] pari a -990 milioni di euro, le variazioni del perimetro di consolidamento[2] per -64 milioni di euro nonché le componenti non ricorrenti. Le rettifiche di ricavi non ricorrenti dell’esercizio 2020 (-39 milioni di euro) sono principalmente connesse alle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19, mentre l’esercizio 2019 scontava oneri non ricorrenti per 15 milioni di euro riferibili a rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

La società Noovle S.r.l. e le sue società controllate sono consolidate con il metodo integrale a decorrere dalla data di acquisizione del controllo da parte del Gruppo TIM (21 maggio 2020). Qualora l’operazione di acquisizione di Noovle S.r.l. fosse stata completata il 1° gennaio 2020, il Gruppo TIM avrebbe registrato maggiori ricavi per circa 14 milioni di euro con effetti non significativi sul risultato netto dell'esercizio.

I ricavi totali del quarto trimestre 2020 sono pari a 4.148 milioni di euro con una variazione in termini organici rispetto al quarto trimestre 2019 di -90 milioni di euro (-2,1%).

L’EBITDA del Gruppo TIM dell’esercizio 2020 è pari a 6.739 milioni di euro (8.151 milioni di euro nell’esercizio 2019, -17,3%; -5,9% in termini organici).

Il dettaglio dell’EBITDA e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi ripartiti per settore operativo dell’esercizio 2020 in confronto con l’esercizio 2019 sono i seguenti:

 

[1]  I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il real brasiliano pari a 5,88806 nell’esercizio 2020 e a 4,41422 nell’esercizio 2019; per il dollaro americano sono pari a 1,14179 nell’esercizio 2020 e a 1,11954 nell’esercizio 2019. L’impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.

[2] Per omogeneità di confronto le variazioni del perimetro di consolidamento includono anche gli effetti, con decorrenza 31 marzo 2019, del nuovo Master Service Agreement sottoscritto da TIM S.p.A. con INWIT S.p.A. nel corso del primo trimestre 2020.

(milioni di euro) 2020 2019Variazioni
  peso % peso %assolute%% organica esclusi non ricorrenti
Domestic5.339 79,2 5.708 70,0 (369)(6,5)(7,9)
% sui Ricavi41,4  40,5   0,9pp(0,1)pp
Brasile1.407 20,9 2.451 30,1 (1.044)(42,6)3,1 
% sui Ricavi48,0  62,3   (14,3)pp1,7pp
Altre Attività(9)(0,1)(9)(0,1)—   
Rettifiche ed elisioni    
Totale consolidato6.739 100,0 8.151 100,0 (1.412)(17,3)(5,9)

L’EBITDA dell’esercizio 2020 sconta un impatto negativo complessivo di 324 milioni di euro riferito a oneri netti non ricorrenti di cui 108 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia.

In dettaglio:

(milioni di euro)20202019
Oneri/(Proventi) non ricorrenti  
Ricavi  
Rettifiche ricavi39 15 
Altri proventi operativi  
Assorbimento altri fondi operativi(1) 
Effetto recupero fiscale BU Brasile e recupero costi operativi BU Domestic (706)
Acquisti di materie e servizi e Variazione delle rimanenze  
Oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti64 21 
Costi del personale  
Oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e altri74 282 
Altri costi operativi  
Altri oneri ed accantonamenti148 459 
Impatto su EBITDA324 71 
Cessione Persidera S.p.A. (BU Domestic) 18 
Impatto su EBIT324 89 

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBITDA6.739 8.151 (1.412)(17,3)
Effetto conversione bilanci in valuta (614)614  
Effetto variazione perimetro di consolidamento (254)254  
Oneri/(Proventi) non ricorrenti324 66 258  
Effetto conversione Oneri/(Proventi) non ricorrenti in valuta 156 (156) 
EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente7.063 7.505 (442)(5,9)
% sui Ricavi44,6 44,3  0,3 pp

L’EBITDA del quarto trimestre 2020 ammonta a 1.621 milioni di euro (1.652 milioni di euro nel quarto trimestre 2019).

L’EBITDA organico al netto della componente non ricorrente del quarto trimestre 2020 è pari a 1.764 milioni di euro (1.790 milioni di euro nel quarto trimestre 2019).

L’EBIT del Gruppo TIM dell’esercizio 2020 è pari a 2.104 milioni di euro (3.175 milioni di euro nell’esercizio 2019).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 2.428 milioni di euro (2.913 milioni di euro nell’esercizio 2019) con un’incidenza sui ricavi del 15,3% (17,2% nell’esercizio 2019).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBIT2.104 3.175 -1.071)(33,7)
Effetto conversione bilanci in valuta (324)324  
Effetto variazione perimetro di consolidamento (178)178  
Oneri/(Proventi) non ricorrenti324 84 240  
Effetto conversione Oneri/(Proventi) non ricorrenti in valuta 156 (156) 
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente2.428 2.913 (485)(16,6)

L’EBIT del quarto trimestre 2020 ammonta a 477 milioni di euro (463 milioni di euro nel quarto trimestre 2019).

L’EBIT organico al netto della componente non ricorrente del quarto trimestre 2020 è pari a 620 milioni di euro (712 milioni di euro nel quarto trimestre 2019).

L’effetto della variazione dei cambi è sostanzialmente relativo alla Business Unit Brasile.

Gli altri proventi (oneri) da partecipazioni ammontano a 454 milioni di euro e si riferiscono principalmente alla plusvalenza netta contabilizzata a seguito della diluizione dal 60% al 37,5% della partecipazione del Gruppo TIM nel capitale di INWIT S.p.A. conseguente alla fusione di INWIT con Vodafone Towers (441 milioni di euro) e alle plusvalenze derivanti dalla cessione di pacchetti azionari pari, complessivamente, al 7,3% del capitale sociale di INWIT (11 milioni di euro).

L’Utile netto dell’esercizio 2020 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 7.224 milioni di euro (916 milioni di euro nell’esercizio 2019). Il risultato dell’esercizio 2020 beneficia anche dell'iscrizione di imposte differite attive conseguenti al riconoscimento fiscale di maggiori valori iscritti in bilancio ai sensi del DL 104/2020 art. 110, co. 8 e 8 bis (5.877 milioni di euro). Beneficia altresì del positivo effetto fiscale per le minori imposte di esercizi precedenti, che si generano a seguito del ruling firmato il 3 agosto 2020 con l’Agenzia delle Entrate per l’applicazione dell’agevolazione del “patent box” nelle dichiarazioni dei redditi e Irap di TIM S.p.A. degli esercizi 2015 – 2019 (299 milioni di euro).

Il personale del Gruppo TIM al 31 dicembre 2020 è pari a 52.347 unità, di cui 42.680 in Italia (55.198 unità al 31 dicembre 2019, di cui 45.266 in Italia) con una riduzione di 2.851 unità rispetto al 31 dicembre 2019, di cui -2.586 unità in Italia.

 

Nell’esercizio 2020 gli investimenti industriali sono pari a 3.409 milioni di euro (3.784 milioni di euro nell’esercizio 2019).

Gli investimenti industriali e per licenze di telefonia mobile / spectrum sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro)20202019Variazione
  peso % peso % 
Domestic2.748 80,62.912 77(164)
Brasile661 19,4872 23(211)
Altre Attività— — 
Rettifiche ed elisioni— — 
Totale consolidato3.409 1003.784 100(375)
% sui Ricavi21,6 21,1 0,5pp

In particolare:

  • la Business Unit Domestic presenta investimenti per 2.748 milioni di euro, -164 milioni di euro, -107 milioni di euro in termini organici rispetto all’esercizio 2019, in un’ottica di ottimizzazione dei processi anche a seguito delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19;
  • la Business Unit Brasile presenta investimenti industriali pari a 661 milioni di euro nel 2020 (872 milioni di euro nell’esercizio 2019). Escludendo l’impatto dovuto alla dinamica dei tassi di cambio (-218 milioni di euro), gli investimenti industriali sono aumentati di 7 milioni di euro e sono principalmente finalizzati al rafforzamento dell’infrastruttura della rete UltraBroadBand mobile e allo sviluppo del business fisso BroadBand di TIM Live.

Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow) di Gruppo è positivo per 3.304 milioni di euro (3.807 milioni di euro nel 2019), ovvero 3.414 milioni di euro al netto di 110 milioni di euro pagati per la licenza 5G (3.825 milioni di euro nel 2019 a fronte di 18 milioni di euro).

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 23.326 milioni di euro al 31 dicembre 2020, in diminuzione di 4.342 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (27.668 milioni di euro). Alla riduzione hanno contribuito la solida generazione di cassa operativa, ottenuta anche con ottimizzazione del capitale circolante, che ha garantito il pagamento di dividendi su azioni ordinarie e risparmio di TIM S.p.A. per complessivi 316 milioni di euro (rispetto a 166 milioni di euro pagati nel 2019 alle sole azioni di risparmio), il pagamento della rata afferente alla licenza 5G (110 milioni di euro) nonché gli effetti dell’operazione INWIT. In particolare, con riferimento a INWIT si evidenziano il deconsolidamento del debito della società (643 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019) che ha ampiamente compensato il sorgere del nuovo debito per locazioni finanziarie verso INWIT, ora società a controllo congiunto (368 milioni di euro) a fronte della contestuale chiusura di contratti di locazione finanziaria verso Vodafone (214 milioni di euro), l’incasso dei dividendi (256 milioni di euro, di cui 214 milioni di euro di dividendo straordinario), la cessione del 4,3% della partecipazione (400 milioni di euro). In data 2 ottobre 2020 sono avvenute le cessioni da parte di TIM S.p.A. a Daphne 3 S.p.A. del 14,8% della partecipazione in INWIT (1.345 milioni di euro) e a Canson del 1,2% della partecipazione in INWIT (109 milioni di euro). In data 4 dicembre 2020, a seguito dell'esercizio di un'opzione scadente a fine anno, TIM S.p.A. ha ceduto a Canson la residua quota detenuta in INWIT pari all'1,8% (161 milioni di euro). Pertanto, a seguito di tali operazioni, al 31 dicembre 2020 INWIT risulta partecipata al 30,2% da Daphne 3 S.p.A., società controllata al 51% da TIM S.p.A..

Inoltre, a seguito della richiesta da parte di TIM S.p.A. dell’agevolazione “Patent box” per il quinquennio 2015-2019 sono già stati incassati 303 milioni di euro.

Per una migliore comprensione dell’informativa, nella tabella che segue sono illustrate le diverse modalità di rappresentazione dell’Indebitamento Finanziario Netto:

(milioni di euro)31.12.202031.12.2019Variazione
 (a)(b)(a-b)
Indebitamento Finanziario Netto contabile23.714 28.246 (4.532)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie(388)(578)190
Indebitamento Finanziario Netto rettificato23.326 27.668 (4.342)
Leasing(4.732)(5.204)472
Leasing  - Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute— (571)571
Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease18.594 21.893 (3.299)

L’Indebitamento Finanziario Netto contabile al 31 dicembre 2020 è pari a 23.714 milioni di euro, in diminuzione di 4.532 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (28.246 milioni di euro). Lo storno della valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie registra una variazione di 190 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 sostanzialmente a seguito della marcata discesa dei tassi di interesse in dollari americani e la correlata rivalutazione delle coperture sulle obbligazioni in valuta US. Tale variazione è rettificata nell’Indebitamento Finanziario contabile non avendo effetti monetari.

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease (al netto dell’impatto di tutti i lease), metrica adottata dai principali peer europei, al 31 dicembre 2020 risulta pari a 18.594 milioni di euro, in diminuzione di 3.299 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (21.893 milioni di euro). La riduzione è inferiore a quella evidenziata nell’Indebitamento finanziario netto rettificato in quanto non si considerano gli effetti del deconsolidamento/nuovo debito ai fini IFRS16 correlato all’operazione di INWIT e gli effetti del tasso di cambio sul debito ai fini IFRS16 del Brasile.

Nel quarto trimestre del 2020 l’indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 23.326 milioni di euro in diminuzione di 2.143 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2020 (25.469 milioni di euro): il miglioramento è dovuto agli effetti positivi della generazione di cassa operativa nonchè dell'operazione sulle azioni INWIT descritte precedentemente.

(milioni di euro)31.12.202030.9.2020Variazione
 (a)(b)(a-b)
Indebitamento finanziario netto contabile23.714 25.632 (1.918)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie(388)(163)(225)
Indebitamento finanziario netto rettificato23.326 25.469 (2.143)
Così dettagliato:   
Totale debito finanziario lordo rettificato30.193 30.319 (126)
Totale attività finanziarie rettificate(6.867)(4.850)(2.017)

Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM è pari a 12.621 milioni di euro ed è calcolato considerando:

  • la “Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti” e i “Titoli correnti diversi dalle partecipazioni” per complessivi 5.921 milioni di euro (4.015 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
  • l’ammontare della Revolving Credit Facility pari a 5.000 milioni di euro e della Bridge to Bond Facility pari a 1.700 milioni di euro, totalmente disponibili.

Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie (correnti e non) di Gruppo in scadenza per i prossimi 30 mesi.

 

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT

DOMESTIC

 

I ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 12.905 milioni di euro, in diminuzione di 1.173 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019 (-8,3%) e risentono dell’effetto dello sfidante contesto competitivo e, con particolare riferimento al mercato Mobile, delle restrizioni connesse all’emergenza Covid-19. I ricavi organici, al netto della componente non ricorrente, ammontano a 12.944 milioni di euro (-1.081 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, -7,7%); in particolare, i ricavi dell’esercizio 2020 scontano un impatto complessivo di -39 milioni di euro, principalmente riferiti a rettifiche di ricavi connesse a iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19. L’esercizio 2019 scontava oneri non ricorrenti per 15 milioni di euro riferibili a rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

Nel quarto trimestre 2020 i ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 3.433 milioni di euro, in diminuzione di 122 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2019 (-3,4%, -3,0% in termini organici).

I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 11.605 milioni di euro (-980 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, -7,8%) e scontano gli impatti del contesto regolatorio e competitivo sulla customer base e sui livelli di ARPU. I ricavi da servizi stand alone organici, al netto della sopra citata componente non ricorrente, ammontano a 11.643 milioni di euro (-883 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, -7,0%).

In dettaglio:

  • i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso sono pari, in termini organici,  a 8.785 milioni di euro, con una variazione rispetto all’esercizio 2019 (-6,1%) dovuta prevalentemente alla diminuzione degli accessi e dei livelli di ARPU, che si riflette anche nell’andamento dei ricavi da servizi broadband (-170 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, -6,9%), parzialmente compensato dalla crescita dei ricavi da soluzioni ICT (+134  milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, pari a +15,6%);
  • i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile sono pari a 3.378 milioni di euro (-397 milioni di euro rispetto al 2019, -10,5%) e scontano l’impatto, negativo sulla customer base, della mutata dinamica competitiva nonché gli effetti connessi al contesto regolatorio e quelli conseguenti alle limitazioni imposte in materia di emergenza sanitaria. In termini organici, al netto della già citata componente non ricorrente, i ricavi da servizi stand alone del Mobile ammontano a 3.411 milioni di euro (-330 milioni di euro rispetto al 2019, pari a -8,8%).

I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 1.301 milioni di euro nell'esercizio 2020, -198 milioni di euro in termini organici rispetto al 2019 anche per effetto della ridotta frequentazione dei punti vendita a seguito dei provvedimenti restrittivi legati all’emergenza Covid-19.

Relativamente ai segmenti di mercato della Business Unit Domestic si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al 2019:

  • Consumer: il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia e internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel Fisso e nel Mobile e dalla telefonia pubblica; attività di caring, supporto al credito operativo, loyalty e retention, attività di vendita di competenza e gestione amministrativa dei clienti; è inclusa la società TIM Retail, che coordina l’attività dei negozi Flagship. In termini organici, al netto della citata componente non ricorrente, i ricavi del segmento Consumer sono pari a 5.908 milioni di euro e presentano un andamento (-686 milioni di euro -10,4%), rispetto al 2019, che sconta l’impatto dello sfidante contesto competitivo e una maggiore disciplina dei processi commerciali. La dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi stand alone, che sono pari a 5.181 milioni di euro, con una diminuzione di 619 milioni di euro rispetto al 2019 (-10,7%). In particolare:
    • i ricavi da Servizi stand alone del Mobile sono pari, in termini organici, a 2.343 milioni di euro (-226 milioni di euro, -8,8%) rispetto al 2019; a fronte di un’inedita dinamica competitiva nella fascia bassa del mercato, si registra, nel quarto trimestre, una più contenuta riduzione della customer base calling. Tali risultati scontano anche gli effetti dell’emergenza Covid-19 sui ricavi da roaming e la progressiva riduzione delle tariffe regolate di interconnessione sul traffico entrante;
    • i ricavi da Servizi stand alone del Fisso sono pari, in termini organici, a 2.871 milioni di euro (-382 milioni di euro, –11,7% rispetto al 2019), prevalentemente per effetto della riduzione dei livelli di ARPU e della minore Customer Base, che nel corso dell’esercizio 2020 ha avuto un calo in progressiva attenuazione. Si evidenzia la crescita dei clienti BroadBand, in particolare gli Ultra BroadBand, e il miglioramento della performance del 2020 rispetto al 2019 dell’ARPU broadband a partire dal terzo trimestre.

I ricavi Handset e Bundle & Handset del segmento Consumer sono pari a 727 milioni di euro, con -67 milioni di euro rispetto al 2019 (-8,4%), concentrata sul comparto mobile per la mutata strategia commerciale sui prodotti, focalizzata sulla difesa della marginalità. Sulla performance ha avuto anche impatto la restrizione alla circolazione per emergenza sanitaria Covid-19: nel periodo di lockdown i volumi venduti di smartphone si sono ridotti rispetto al 2019 con una ripresa a regime solo a partire dal mese di luglio.

  • Business: il perimetro di riferimento è costituito dall’insieme dei servizi e prodotti di fonia, dati, internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela delle PMI (Piccole e medie imprese), SOHO (Small Office Home Office), Top, Public Sector, Large Account ed Enterprise nel Fisso e nel Mobile. Sono incluse le società: Olivetti, TI Trust Technologies e Telsy e da giugno 2020 il gruppo Noovle. In termini organici, al netto della citata componente non ricorrente, i ricavi del segmento Business sono pari a 4.113 milioni di euro (-512 milioni di euro rispetto al 2019, -11,1%, di cui -8,1% per la componente dei ricavi da servizi stand alone). In particolare:
    • i ricavi totali del Mobile evidenziano una performance organica rispetto al 2019 (-11,8%), legata alla componente dei ricavi da servizi stand alone (-11,8%) e al trend dell’ARPU;
    • i ricavi totali del Fisso in termini organici hanno subito una variazione di -386 milioni di euro rispetto al 2019 (-10,7%) con la componente dei ricavi da servizi (-6,8%) influenzata da un andamento dei prezzi in parte compensato dall’incremento dei ricavi da servizi ICT.
  • Wholesale National Market: il perimetro di riferimento è costituito dalla gestione e sviluppo del portafoglio dei servizi wholesale, regolamentati e non, diretti agli operatori di telecomunicazioni del mercato domestico sia del Fisso che del Mobile. Sono incluse le società: TI San Marino e Telefonia Mobile Sammarinese. Il segmento Wholesale National Market presenta nell'esercizio 2020 ricavi pari a 1.917 milioni di euro, in aumento rispetto al 2019 di 74 milioni di euro (+4,0%), con una performance positiva guidata prevalentemente dalla crescita degli accessi trainata dal comparto Ultra BroadBand.
  • Wholesale International Market: in tale ambito sono ricomprese le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle che opera nel mercato dei servizi internazionali voce, dati e internet destinati agli operatori di telecomunicazioni fisse e mobili, agli ISP/ASP (mercato Wholesale) e alle aziende multinazionali attraverso reti proprietarie nei mercati Europei, nel Mediterraneo e in Sud America. I ricavi del 2020 del segmento Wholesale International Market sono pari a 966 milioni di euro, in crescita di 19 milioni di euro (+2,0%) rispetto al 2019, con effetti trascurabili su EBITDA. Tale andamento è principalmente connesso all’offerta di capacità del business dati.

L’EBITDA del 2020 della Business Unit Domestic è pari a 5.339 milioni di euro, (-369 milioni di euro rispetto al 2019, -6,5%), con un’incidenza sui ricavi pari al 41,4% (+0,9 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente).

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 5.658 milioni di euro, (-486 milioni di euro rispetto al 2019, -7,9%). In particolare, l’EBITDA del 2020 sconta un impatto complessivo di -319 milioni di euro, di cui -108 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia e relativi principalmente agli impatti delle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela, nonché degli effetti delle difficoltà macroeconomiche su accantonamenti e oneri connessi alla gestione dei crediti. Inoltre, gli oneri non ricorrenti includono oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, accantonamenti per contenziosi, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate nonché oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti.

L’EBITDA organico, al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBITDA5.339 5.708 (369)(6,5)
Effetto conversione bilanci in valuta— (1) 
Effetto variazione perimetro di consolidamento— (254)254  
Oneri/ (Proventi) non ricorrenti319 691 (372) 
EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente5.658 6.144 (486)(7,9)

L’EBITDA del quarto trimestre 2020 è pari a 1.258 milioni di euro (+104 milioni di euro rispetto al 2019, 9,0%).

L’EBIT del 2020 della Business Unit Domestic è pari a 1.635 milioni di euro, (-252 milioni di euro rispetto al 2019, -13,4%), con un’incidenza sui ricavi pari al 12,7% (-0,7 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 1.954 milioni di euro (-464 milioni di euro rispetto al 2019, -19,2%) con un’incidenza sui ricavi del 15,1% (17,2% nel 2019).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, è calcolato come segue:

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBIT1.635 1.887 (252)(13,4)
Effetto variazione perimetro di consolidamento— (178)178 — 
Oneri/ (Proventi) non ricorrenti319 709 (390) 
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente1.954 2.418 (464)(19,2)

L’EBIT del quarto trimestre 2020 è pari a 323 milioni di euro (+130 milioni di euro rispetto al 2019, +67,4%).

Il personale è pari a 42.925 unità (45.496 unità al 31 dicembre 2019), con una riduzione di 2.571 unità.

 

BRASILE (cambio medio real/euro 5,88806)

I ricavi dell’esercizio 2020 della Business Unit Brasile (gruppo TIM Brasil) ammontano a 17.268 milioni di reais  (17.377 milioni di reais nel 2019, -0,6%).

 

I ricavi da servizi sono pari a 16.665 milioni di reais (+68 milioni di reais rispetto ai 16.597 milioni di reais nel 2019, +0,4%).

I ricavi da vendite di prodotti si sono attestati a 603 milioni di reais (780 milioni di reais nel 2019). L’andamento riflette l'impatto della chiusura tra i due e tre mesi nella maggior parte del Brasile a causa dell’emergenza Covid-19; la politica di vendita è ancora focalizzata più sul valore che sull'incremento dei volumi di vendita. In particolare, i principali obiettivi della nuova strategia sono lo sviluppo delle vendite di nuovi terminali che abilitano alla fruizione dei servizi BroadBand sulle reti 3G/4G da parte dei clienti TIM e il supporto alle nuove offerte di fidelizzazione per la clientela post-paid a più alto valore.

I ricavi del quarto trimestre 2020 ammontano a 4.678 milioni di reais, in crescita del 2,0% rispetto al quarto trimestre 2019 (4.586 milioni di reais).

L'ARPU mobile del 2020 è di 24,9 reais, in crescita rispetto al dato registrato nel 2019 (23,7 reais) grazie al generale riposizionamento sul segmento post-paid e a nuove iniziative commerciali volte a promuovere l'uso dei dati e la spesa media per cliente.

Le linee complessive al 31 dicembre 2020 sono pari a 51,4 milioni -3,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (54,4 milioni). Questa variazione è principalmente riconducibile al segmento pre-paid (-3,4 milioni) ed è in parte compensata dalla crescita nel segmento post-paid (+0,4 milioni), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. Al 31 dicembre 2020 i clienti post-paid rappresentano il 42,4% della base clienti, in crescita di 3,0 punti percentuali rispetto a dicembre 2019 (39,4%).

L'EBITDA del 2020 ammonta a 8.282 milioni di reais (10.820 milioni di reais nel 2019 e il margine sui ricavi è pari al 48,0% (62,3% nel 2019).

L'EBITDA del 2019 beneficiava di proventi netti non ricorrenti per 2.760 milioni di reais quale saldo tra 3.024 milioni di reais di proventi connessi all’iscrizione di crediti fiscali conseguenti all’esito favorevole di contenziosi fiscali relativi all’inclusione dell’imposta indiretta ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS e 264 milioni di reais di oneri non ricorrenti per accantonamenti principalmente per contenziosi di carattere regolatorio e passività ad essi correlate, oltre che per passività con clienti e/o fornitori nonché per oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale.

L'EBITDA del 2020 sconta oneri non ricorrenti per 27 milioni di reais principalmente connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti.

 

L'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente è in crescita del 3,1% ed è calcolato come segue:

(milioni di reais)20202019Variazioni
   assolute%
EBITDA8.282 10.820(2.538)(23,5)
Oneri/(Proventi) non ricorrenti27(2.760)2.787 
EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente8.309 8.0602493,1

La crescita è attribuibile al miglioramento dell'efficienza della struttura dei costi operativi durante l’emergenza Covid-19.

Il relativo margine sui ricavi si attesta al 48,1%, in crescita in termini organici di 1,7 punti percentuali rispetto al 2019.

L’EBITDA del quarto trimestre 2020 è pari a 2.336 milioni di reais, in crescita di 38 milioni di reais rispetto al quarto trimestre 2019.

Al netto dei proventi (oneri) non ricorrenti il margine sui ricavi del quarto trimestre 2020 si attesta al 50,5%, (50,1% nel quarto trimestre 2019).

 

L'EBIT del 2020 è pari a 2.801 milioni di reais (5.726 milioni di reais nel 2019).

Nell’esercizio 2019 anche l’EBIT beneficiava dei proventi netti non ricorrenti per 2.760 milioni di reais registrati a livello di EBITDA.

L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente si attesta nel 2020 a 2.828 milioni di reais (2.966 milioni di reais nel 2019) con un margine sui ricavi del 16,4% (17,1% nel 2019).

 

L'EBIT organico al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di reais)20202019Variazioni
   assolute%
EBIT2.801 5.726(2.925)(51,1)
Oneri/(Proventi) non ricorrenti27(2.760)2.787 
EBIT ORGANICO - esclusa componente non ricorrente2.828 2.966(138)(4,7)

L’EBIT del quarto trimestre 2020 è pari a 974 milioni di reais (1.250 milioni di reais nel quarto trimestre 2019).

Al netto dei proventi (oneri) non ricorrenti l’EBIT margin del quarto trimestre 2020 è pari al 21,4%, (27,3% nel quarto trimestre 2019).

 

Nel corso del 2020 il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è passato da 4,52808 al 31 dicembre 2019 a 6,3768 al 31 dicembre 2020. Ciò ha determinato, tra gli altri, la riduzione di 247 milioni di euro del valore dell’avviamento attributo alla Cash Generating Unit Brasile espresso in euro.

Il personale è pari a 9.409 unità, in riduzione di 280 unità rispetto al 31 dicembre 2019 (9.689 unità).

 

I RISULTATI DI TIM S.p.A.

I ricavi del 2020 sono pari a 12.030 milioni di euro (13.137 milioni di euro nel 2019), con un decremento di 1.107 milioni di euro, pari a -8,4%. I ricavi dell’esercizio includono 39 milioni di euro relativi a componenti non ricorrenti, di cui 38 milioni di euro connessi alle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19; l’esercizio 2019 scontava oneri non ricorrenti per 15 milioni di euro riferibili a rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 10.759 milioni di euro (-915 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, pari a – 7,8%) e risentono degli effetti dello scenario regolatorio e competitivo, nonché delle limitazioni connesse all’emergenza sanitaria. In particolare sono in diminuzione i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso (-581 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, -6,8%) e i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile (-360 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, -9,7%).

 

I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 1.271 milioni di euro nell’esercizio 2020 in diminuzione di 192 milioni di euro rispetto al 2019, anche per effetto della ridotta frequentazione dei punti vendita conseguente alle disposizioni restrittive in materia di emergenza Covid-19.

 

L’EBITDA del 2020 è pari a 5.180 milioni di euro (5.482 milioni di euro nel 2019), con un’incidenza sui ricavi del 43,1% (41,7% nel 2019), con un incremento di 1,4 punti percentuali.

L’EBITDA organico - al netto della componente non ricorrente - si attesta a 5.491 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 45,5% (46,8% nel 2019) e registra una riduzione di 659 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Sull'andamento ha inciso l'avvio dal 31 marzo 2020 del nuovo contratto di Master Service Agreement (MSA) stipulato tra TIM S.p.A. e INWIT S.p.A., ora società a controllo congiunto TIM-Vodafone, che disciplina i servizi c.d. di ospitalità sui siti INWIT. Il nuovo MSA prevede la contabilizzazione dei corrispettivi nei costi per servizi secondo il criterio della competenza contabile, ad eccezione dei 3.500 siti strategici per i quali permane la contabilizzazione in applicazione dell’IFRS 16 come leasing, con una durata di 8 anni, posto che il controllo dei citati siti strategici è rimasto in capo a TIM S.p.A.. In assenza di tale impatto, l'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente registrerebbe una riduzione rispetto al 2019 di circa 470 milioni di euro.

TIM S.p.A. ha registrato nel 2020 oneri netti non ricorrenti per complessivi 311 milioni di euro, di cui 106 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia. Per ulteriori dettagli, si rinvia alla Nota “Eventi e operazioni non ricorrenti” del Bilancio separato di TIM S.p.A. al 31 dicembre 2020.

Nel 2019 TIM S.p.A. ha registrato oneri netti non ricorrenti per complessivi 668 milioni di euro relativi principalmente ad accantonamenti per contenziosi di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate, a passività con clienti e/o fornitori e a oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale nonché alle citate rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

 

L’EBIT del 2020 è pari a 1.576 milioni di euro (1.722 milioni di euro nel 2019) in diminuzione di 146 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, con un’incidenza sui ricavi del 13,1% (13,1% nel 2019).

L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 1.887 milioni di euro (2.390 milioni di euro nel 2019) con un’incidenza sui ricavi del 15,6% (18,2% nel 2019) e sconta l'effetto delle stesse dinamiche già rilevate per l'EBITDA. In particolare, TIM S.p.A. ha registrato nel 2020 oneri netti non ricorrenti per complessivi 311 milioni di euro; l’EBIT del 2019 scontava l’impatto negativo di oneri non ricorrenti per 668 milioni di euro.

Il risultato del 2020 è positivo per 7.161 milioni di euro (positivo per 382 milioni di euro nel 2019) e beneficia dell’effetto positivo di proventi netti non ricorrenti per 5.831 milioni di euro.

In termini comparabili, il risultato dell’esercizio 2020 sarebbe positivo per circa 1,3 miliardi di euro, in incremento di circa 0,4 miliardi di euro rispetto all’esercizio 2019.

In particolare nel 2020 si sono registrati proventi per imposte per 5.995 milioni di euro (imposte per 190 milioni di euro nel 2019). I proventi per imposte sono principalmente relativi all’iscrizione di imposte differite attive conseguenti al riconoscimento fiscale di maggiori valori iscritti in bilancio ai sensi del DL 104/2020 art. 110, co. 8 e 8 bis (5.877 milioni di euro). La voce beneficia altresì del positivo effetto fiscale per le minori imposte di esercizi precedenti, che si generano a seguito del ruling firmato il 3 agosto 2020 con l’Agenzia delle Entrate per l’applicazione dell’agevolazione del “patent box” nelle dichiarazioni dei redditi e Irap di TIM S.p.A. degli esercizi 2015 – 2019 (299 milioni di euro).

 

INDICATORI AFTER LEASE

Al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance. In particolare a seguito dell’adozione dell’IFRS 16 il Gruppo TIM presenta i seguenti ulteriori indicatori alternativi di performance:

 

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE GRUPPO TIM

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente7.063 7.505 (442)(5,9)
Canoni per leasing(814)(853)39 4,5
EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)6.249 6.652 (403)(6,1)

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE DOMESTIC

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente5.658 6.144 (486)(7,9)
Canoni per leasing(523)(577)54 9,4
EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)5.135 5.567 (432)(7,8)

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE BRASILE

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente1.412 1.369 43 3,1
Canoni per leasing(291)(276)(15)(5,6)
EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)1.121 1.093 28 2,5

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO AFTER LEASE GRUPPO TIM

(milioni di euro)31.12.202031.12.2019Variazione
Indebitamento Finanziario Netto Rettificato23.326 27.668 (4.342)
Leasing(4.732)(5.775)1.043 
Indebitamento Finanziario Netto Rettificato - After Lease18.594 21.893 (3.299)

EQUITY FREE CASH FLOW AFTER LEASE GRUPPO TIM

(milioni di euro)20202019Variazione
    
EQUITY FREE CASH FLOW2.414 2.331 83 
Leasing(799)(797)(2)
EQUITY FREE CASH FLOW AFTER LEASE1.615 1.534 81 

EBITDA ADJUSTED AFTER LEASE TIM S.p.A.

(milioni di euro)20202019Variazioni
   assolute%
EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente5.491 6.150 (659)(10,7)
Canoni per leasing(599)(824)225 (27,3)
EBITDA adjusted After Lease (EBITDA-AL)4.892 5.326 (434)(8,1)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO AFTER LEASE TIM S.p.A.

(milioni di euro)31.12.202031.12.2019Variazione
Indebitamento Finanziario Netto Rettificato25.78329.740 (3.957)
Leasing(3.908)(4.656)748 
Indebitamento Finanziario Netto Rettificato - After Lease21.87525.084 (3.209)

EQUITY FREE CASH FLOW AFTER LEASE TIM S.p.A.

(milioni di euro)20202019Variazione
EQUITY FREE CASH FLOW2.0602.228 (168)
Leasing(558)(684)126 
EQUITY FREE CASH FLOW AFTER LEASE1.5021.544 (42)

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2021

Si veda il comunicato stampa relativo al Piano Strategico 2021-2023 pubblicato emesso il 23 febbraio 2021

 

EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2020

TIM: collocato primo Sustainability Bond con scadenza 8 anni

Si veda il comunicato stampa diffuso in data 11 gennaio 2021.

Nasce Noovle S.p.A., il più grande progetto Cloud per l'Italia

Si veda il comunicato stampa diffuso in data 25 gennaio 2021.

 

TIM S.A. ottiene il diritto di esercitare i bonus di sottoscrizione presso Banco C6

TIM S.A. ha ottenuto, nell'ambito della partnership strategica sottoscritta con Banco C6 S.A., il diritto di esercitare i bonus di sottoscrizione pari ad una quota indiretta di circa l'1,4% del capitale sociale di C6 dopo aver raggiunto, nel dicembre 2020, il 1° livello degli obiettivi concordati. Tale diritto verrà esercitato nel momento in cui il management della Società lo riterrà più opportuno. È importante notare che i bonus di sottoscrizione garantiranno a TIM S.A., quando esercitati, una posizione di minoranza senza controllo o influenza significativa sulla gestione di C6.

C6 è una banca digitale brasiliana con una crescita notevole, essendo l'istituto che è cresciuto di più nel terzo trimestre del 2020, superando più di 4 milioni di conti aperti fino a novembre. La banca dispone di circa 5,3 miliardi di reais di attività totali e la sua piattaforma di pagamento transa più di 1,5 miliardi di reais al mese.

In meno di un anno, la partnership tra le società ha generato un numero significativo di conti aperti attraverso le offerte combinate di telecomunicazioni e servizi finanziari, rafforzando il rapporto tra TIM e C6 con risultati significativi e confermando il carattere innovativo e centrato sulla convenienza per il cliente.

 

 ***

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giovanni Ronca, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

 

Roma, 23 Febbraio 2021

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