La Commissione Europea ha dato oggi l’autorizzazione all’integrazione delle infrastrutture passive di rete di INWIT e Vodafone Italia, dando il via alla seconda più grande towerco quotata in Europa, con un portafoglio di oltre 22.000 torri. A seguito di un confronto costruttivo con la Commissione Europea, TIM e Vodafone hanno assunto impegni volti a favorire l’accesso all’infrastruttura passiva di INWIT a tutti gli attori sul mercato, per cui INWIT renderà disponibile spazio a terze parti su 4.000 delle sue torri nei centri a maggiore urbanizzazione, mantenendo invariati i contratti di locazione in essere. I suddetti impegni permetteranno a INWIT di massimizzare l’utilizzo delle torri, consentendo al contempo a TIM e Vodafone di implementare in maniera efficiente le loro rispettive reti 5G. La Commissione Europea ha valutato positivamente i piani di Tim e Vodafone di condivisione degli apparati attivi al di fuori delle principali città, consentendo una più rapida implementazione del 5G su un’area geografica più ampia, ad un costo inferiore e con un minor impatto ambientale. L’accordo di condivisione degli apparati attivi escluderà i comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, così come i dintorni più densamente popolati. Per effetto dell’integrazione – approvata con il 99,9% dei voti dagli azionisti di minoranza di INWIT e il cui completamento è atteso per la fine di marzo – Vodafone incasserà € 2.140 milioni, come annunciato a luglio 2019, e Vodafone e TIM controlleranno ciascuno il 37,5% di INWIT.
Roma, 6 marzo 2020
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