Telecom Italia rende noto che i casi di furti di cavi di rame sono in preoccupante aumento nel territorio catanese, provocando ingenti danni in numerose località della provincia. L’azienda sottolinea di essere parte lesa - come testimoniano le denunce-querele regolarmente presentate alle Autorità giudiziarie competenti - rispetto ad un fenomeno che ha gravi ed evidenti ripercussioni nel tessuto economico e sociale del territorio.
La provincia di Catania è tra le più colpite d’Italia: dall’inizio dell’anno ad oggi, infatti, ignoti hanno asportato oltre 10 chilometri di cavi, in 80 episodi furtivi, di cui circa 20 nel capoluogo etneo, per un peso stimato di oltre 15 tonnellate di rame, trattandosi di cavi ad alta potenzialità.
I tecnici di Telecom Italia, riguardo ad ogni singolo episodio di furto, intervengono sempre tempestivamente per ripristinare i cavi asportati, riattivare nel più breve tempo possibile le linee telefoniche coinvolte e ridurre al minimo i disagi per i propri clienti.
Nelle zone maggiormente colpite dai furti, Telecom Italia ha introdotto importanti novità tecnologiche nell’infrastruttura di rete sostituendo i cavi in rame con speciali cavi in alluminio, che garantiscono le medesime prestazioni in termini di qualità dei servizi di telecomunicazione, ma che allo stesso tempo sono decisamente poco appetibili per il mercato clandestino dei ricettatori.
Sulle alcune tratte, infine, l’Azienda sta attivando un apposito sistema di allarmistica, denominato Securvox, che in caso di manomissione allerta in tempo reale la centrale operativa dei servizi di vigilanza interna. Tali accorgimenti si aggiungono all’impegno congiunto della Security aziendale e delle Forze dell’Ordine, con le quali continua la proficua collaborazione nel presidio delle linee e nel contrasto di tale attività criminosa.
Catania, 13 settembre 2012