Telecom Italia accelera con l’Internet super-veloce in Campania e lancia in altri 13 comuni campani i servizi basati sulla nuova rete fissa in fibra ottica che permette di utilizzare da casa e dall’ufficio connessioni con una velocità fino a 30 Megabit al secondo in download. La tecnologia utilizzata da Telecom Italia potrà consentire in futuro connessioni a velocità superiori, potenzialmente fino a 100 Megabit al secondo.
Da oggi ad Aversa, Baronissi, Cercola, Crispano, Grumo Nevano, Maddaloni, Mugnano di Napoli, Pomigliano D’Arco, Portici, Quarto, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Santa Maria Capua Vetere sono già attivi i servizi in fibra ottica per cittadini e imprese. La rete ultrabroadband di Telecom Italia è già presente in molte aree dei 13 comuni interessati e raggiungerà entro l’anno una copertura di oltre il 95% della popolazione.
Il lancio commerciale dei servizi in fibra ottica basati sulla FTTCab (Fiber to the Cabinet), è il risultato degli importanti investimenti di Telecom Italia per la realizzazione in città della rete NGAN (Next Generation Access Network). L’azienda conferma infatti la volontà di sviluppare infrastrutture sempre più moderne e in grado di offrire servizi tecnologicamente evoluti per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese, per consentire sempre più un modello “digital life” ricco di prestazioni tecnologiche e applicazioni innovative basate sulle reti di nuova generazione.
Le soluzioni disponibili per la clientela consumer sono proposte a partire da 29 Euro al mese per i primi 6 mesi e per quella business da 35 Euro al mese, attivando contestualmente un altro servizio di Impresa Semplice.
I comuni rientrano nell’ambito del progetto Banda Ultra Larga della Campania, emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso Infratel Italia, società del gruppo Invitalia e finanziato grazie all’utilizzo dei fondi europei FESR, che ha l’obiettivo di fornire connettività con banda ultralarga, realizzando infrastrutture di rete passiva in fibra ottica.
Napoli, 15 gennaio 2015