Sono già circa 30mila le abitazioni di Bari raggiunte da TIM con il nuovo progetto di cablaggio della città in tecnologia FTTH, cioè con la fibra ottica che raggiunge direttamente gli edifici e che rende disponibili collegamenti fino a 1.000 Megabit al secondo. Il programma, partito nello scorso mese di giugno, interesserà progressivamente gran parte delle unità immobiliari della città per concludersi entro il 2018.
In diverse zone di Bari il servizio di internet ultra-veloce a 1.000 Megabit è già a disposizione di cittadini e imprese, a testimonianza dello stato avanzato dell’infrastrttura. Si tratta, in questa fase, dei rioni Murat, Madonnella e Japigia. Le attività realizzative sono in corso nei rioni Poggiofranco, CEP e Carrassi, mentre a breve partiranno nella frazione di Carbonara e nel rione Mungivacca. Le attività proseguiranno nel 2017 e 2018 per il completamento del piano di copertura della città.
I clienti TIM di Bari che hanno già attiva un’offerta fibra su questo tipo di infrastruttura, o coloro che sceglieranno di attivarla, potranno sperimentare senza costi aggiuntivi l’ultra-internet fino a 1.000 Megabit in download e 200 Megabit in upload. Si tratta della più alta velocità di connessione su un collegamento in fibra mai raggiunta in città a livello residenziale, che è stata resa disponibile per prima da TIM alla propria clientela grazie ad una sperimentazione “live” che durerà fino al 31 maggio 2017. Bari fa parte del piano nazionale di TIM per il cablaggio in tecnologia FTTH che prevede di raggiungere oltre 3,5 milioni di abitazioni entro il 2018.
Il progetto “fibra 1.000 Mega” che vede protagonista Bari ha l’obiettivo di mettere a disposizione delle principali città italiane le più avanzate soluzioni di rete per la banda ultralarga in grado di far accedere cittadini e imprese a servizi sempre più performanti, confermando così l’impegno di TIM per l’innovazione tecnologica. Chi aderirà all’iniziativa, riservata a 3.000 clienti, riceverà un modem di nuova generazione per consentire l’erogazione del servizio a 1.000 Mega.
TIM, infatti, sta realizzando a Bari una rete a banda ultralarga ancora più performante di quella che già oggi è a disposizione di cittadini e imprese, confermando così il proprio impegno per dotare il capoluogo pugliese di una infrastruttura ultra-moderna e accelerare in questo modo i processi di digitalizzazzione della città. Il nuovo programma di sviluppo della rete a banda ultralarga, grazie al quale la fibra raggiunge direttamente le abitazioni e gli uffici, fa seguito a quello già realizzato da TIM in tecnologia FTTCab e che già rende disponibili per i cittadini baresi collegamenti fino a 100 Megabit per oltre 129mila unità immobiliari, pari al 93% della popolazione. Questo consentirà di offrire una ancora più elevata qualità nella fruizione di contenuti video in HD e 4K e una migliore esperienza di navigazione a beneficio di un crescente numero di cittadini.
Con la fibra è possibile accedere a contenuti video di particolare pregio anche 4K. La connessione ad alta velocità consente inoltre di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart TV. Le imprese possono inoltre accedere al mondo delle soluzioni professionali, sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra ottica. Quest’ultima abilita anche applicazioni innovative come la telepresenza, la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’info mobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.
Con la realizzazione di infrastrutture ultrabroadband sempre più evolute, TIM conferma il suo impegno nell’innovazione sul territorio e nella diffusione dei servizi digitali, contribuendo in questo modo alla crescita sostenibile dell’economia locale e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Maggiori informazioni sulla Rete di TIM all’indirizzo www.telecomitalia.com/rete-strategia .
Bari, 15 novembre 2016