E’ online da oggi Confiscati Bene 2.0, il primo portale nazionale per la trasparenza e la promozione del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie realizzato dall’Associazione Libera con la collaborazione di OnData e Fondazione TIM.
Grazie alla legge 109 del 1996, i beni confiscati, una volta sottratti alle organizzazioni criminali, vengono riutilizzati a fini sociali mediante l'assegnazione a soggetti - Associazioni, Cooperative, Comuni, Province e Regioni - in grado di restituirli alla collettività per valorizzarli e riqualificare il contesto culturale, sociale e urbano del territorio.
Confiscati Bene 2.0 promuove con trasparenza il riutilizzo sociale dei beni sottratti raccogliendo e presentando informazioni open data complete, fruibili, aggiornate, tanto sul bene quanto sulla sua destinazione. Il portale monitora gli oltre 14mila immobili confiscati alle mafie creando di fatto un punto di riferimento importante per chi è interessato ad operare in questo contesto. La piattaforma, basata su tecnologie Open-Source, raccoglie inoltre il racconto di oltre 700 pratiche di riutilizzo istituzionali e sociali che possono ispirare proposte di ulteriori nuovi progetti.
Il portale è stato presentato oggi a Roma presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana nel corso di un incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, Franca Imbergamo (Sostituto Procuratore Nazionale della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo), Simona De Luca (Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri), Stefano Caponi (Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata), Loredana Grimaldi (Direttore Generale di Fondazione TIM), Davide Pati (Associazione Libera), Andrea Borruso (Presidente Associazione OnData), Gianpiero Cioffredi (Presidente Osservatorio sulla legalità e la sicurezza della Regione Lazio).
Confiscati Bene 2.0 è sostenuto da Fondazione TIM, realtà espressione dell’impegno sociale di TIM, la cui missione è promuovere la cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale favorendo l’integrazione, la comunicazione, la crescita economica e sociale.
Roma, 20 novembre 2018