Secondo le stime di McKinsey, presentate nel rapporto “The Internet of Things: Catching up to an accelerating opportunity” il potenziale valore economico dell’IoT è in forte aumento ed entro il 2030 potrebbe raggiungere un valore compreso tra 5,5 ed i 12,6 trilioni di dollari a livello globale, includendo anche i prodotti e servizi IoT. Dai fitness tracker ai termostati intelligenti che utilizziamo nelle nostre case, ai sensori che promuovono una maggiore efficienza energetica o monitorano i disastri naturali derivanti dai cambiamenti climatici, l’IoT è ormai entrato nella vita quotidiana delle famiglie e nelle attività delle imprese e delle amministrazioni pubbliche. Nel 2030, circa il 65% del valore dell’IoT potrebbe essere prodotto da applicazioni B2B (Business to Business): impianti di produzione, gestione della produzione agricola, applicazioni e servizi del settore sanitario, cantieri e città intelligenti, aree commerciali di vendita al dettaglio tra i principali ambiti di applicazione. Anche il valore delle applicazioni rivolte alle famiglie e ai cittadini potrà contribuire in modo importante, stimolato dall’adozione di soluzioni IoT di tipo domotico: gestione dell'energia, sicurezza e protezione dell’ambiente domestico. Un approfondimento è dedicato anche al potenziale di sviluppo nei settori dei veicoli e degli uffici. Per quanto riguarda la distribuzione geografica del mercato, secondo McKinsey la quota dei paesi sviluppati rappresenterà il 55% del valore globale (in calo dal 61% nel 2020) anche a causa della crescita di nuovi attori come la Cina che oggi sta diventando un protagonista come produttore e fornitore di tecnologia, ma domani potrà essere un mercato finale di grande rilevanza.
Autore: McKinsey Institure
Editore: McKinsey Institute
Data di pubblicazione: Giugno 2021