Lo studio esamina lo stato della digitalizzazione delle imprese italiane, identificando i fattori che incidono sulla diffusione delle tecnologie digitali, in particolare sugli aspetti che ne ostacolano l’adozione. L'analisi mostra che la scarsa digitalizzazione delle imprese italiane, in particolare delle piccole e medie imprese, è riconducibile soprattutto ad un livello di competenze specifiche non adeguate dei lavoratori, a carenze in termini di capacità gestionali e ad uno scarso accumulo di asset immateriali. A confermare tali considerazioni viene evidenziato che a) le micro e piccole imprese con lavoratori altamente qualificati ottengono maggiori rendimenti in termini di produttività dall'adozione della tecnologia; b) il differenziale Nord-Sud nell’adozione delle tecnologie è spiegato per larga parte dalla mancanza di capacità manageriali e c) le spese in ricerca e sviluppo possono aumentare la capacità delle imprese di ottenere benefici dell’adozione delle tecnologie digitali. In questa prospettiva, il ruolo delle politiche pubbliche per colmare il “digital gap” italiano assume un peso rilevante e gli interventi previsti nel PNRR possono rappresentare una leva per migliorare l’adozione e l’utilizzo efficace delle tecnologie, in particolare se accompagnati da incentivi a migliorare competenze e capacità del personale aziendale.
Autori: OECD
Editore: OECD
Data di pubblicazione: Marzo 2022