La trasformazione digitale della scuola è una necessità ma anche una grande sfida e come tale va affrontata con velocità e competenze.
A gennaio 2022 TIM ha digitalizzato il 35% delle scuole di Toscana, Veneto, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia comprese nei due lotti di gara Infratel che si è aggiudicata, contro il 26,6% della media nazionale di digitalizzazione degli Istituti compresi nei bandi di gara.
È la prima fase del Piano “Scuole Connesse” - uno degli interventi del PNRR per lo sviluppo della Banda Ultralarga - che mira a completare la copertura di tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio nazionale con connettività ad 1 Gbit/s entro il 2026.
Cultura digitale diffusa
Per innovare davvero la scuola, però, non bastano le migliori infrastrutture, è necessario sviluppare anche una cultura digitale diffusa, che accompagni il cambiamento attraverso lo sviluppo di competenze tecnologiche e avvicini il mondo dell’education alle esigenze del mercato del lavoro, che richiede nuovi profili professionali e nuove conoscenze.
Incoraggiare la diffusione delle discipline STEM è uno degli obiettivi della componente “Potenziamento delle competenze e diritto allo studio” della Missione 4 del PNRR.
Un fronte su cui TIM, con la sua TIM Academy, offre un catalogo di contenuti che lascia ampio spazio ad una didattica esperienziale e laboratoriale, per costruire una scuola in cui si insegnino le abilità nel modo in cui verranno utilizzate nel mondo professionale.
Non solo scuola ovviamente, TIM è impegnata in un progetto più ampio di superamento del digital divide geografico per portare l’ultrabroadband fisso e mobile su tutto il territorio e per diffondere le competenze digitali a tutte le fasce di popolazione e nei diversi ambiti.