I risultati del secondo trimestre 2022, presentati il 4 agosto al mercato, confermano che TIM è sulla buona strada per centrare gli obiettivi dell’anno e per fare addirittura meglio su alcuni target.
Questo perché le azioni di stabilizzazione e rilancio del business domestico e di accelerazione nello sviluppo di TIM Brasil stanno dando i primi frutti.
In Italia, nel mercato Consumer abbiamo mantenuto la strategia di posizionamento premium ‘Value vs. Volume’, limitando al massimo le attività promozionali sia nel fisso sia nel mobile, nonostante il contesto competitivo rimanga difficile. Mentre, nel mercato business, TIM Enterprise ha confermato la forte crescita già registrata nei trimestri precedenti. Abbiamo inoltre proseguito l’implementazione del piano di contenimento dei costi, raggiungendo già nei primi sei mesi il 70% circa del target fissato per l’intero anno.
In Brasile, l’integrazione degli asset di Oi a partire da maggio ha fornito un’ulteriore accelerazione al già positivo trend dei ricavi e dell’EBITDA di TIM Brasil.
Entrando più nello specifico dei numeri, i ricavi da servizi di Gruppo sono stati pari a 3,6 miliardi di euro in crescita dell’1,0% rispetto al secondo trimestre 2021: 2,7 miliardi di euro quelli della Business Unit Domestic (-4,8% YoY) e 0,9 miliardi di euro per TIM Brasil (+21,9% YoY).
L’EBITDA organico di Gruppo si è attestato a 1,6 miliardi di euro (-8,5% YoY): 1,1 miliardi di euro (-16,3% YoY) quello della Business Unit Domestic e 0,5 miliardi di euro per TIM Brasil (+18,2% YoY).
A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 0,9 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi di piano e con un trend stabile rispetto al secondo trimestre 2021 (-0,7% YoY).
L’indebitamento finanziario netto after lease di Gruppo al 30 giugno 2022 si è attestato a 19,3 miliardi di euro, in aumento di 1,7 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021, prevalentemente per il pagamento degli asset mobili di Oi e di parte dello spettro in Brasile.
In questi mesi abbiamo inoltre rafforzato la posizione competitiva di TIM grazie a una serie di iniziative strategiche che ci consentiranno di migliorare la performance nei prossimi anni.
Tra queste, l’assegnazione di quote rilevanti in tutte le gare pubbliche del PNRR, l’accordo commerciale con Open Fiber nelle aree bianche, l’assegnazione al consorzio di cui TIM fa parte della realizzazione di un’infrastruttura per l’erogazione di servizi Cloud per la Pubblica Amministrazione (Polo Strategico Nazionale) e, non più tardi di ieri, l’accordo con DAZN che rende il modello economico di TIM Vision più sostenibile.
Infine, va ricordata la sottoscrizione di un protocollo di intesa non vincolante relativo al progetto di integrazione tra le reti di TIM e Open Fiber, un primo, importante passo verso la realizzazione del piano strategico che abbiamo presentato durante il Capital Market Day lo scorso 7 luglio.
A inizio anno l’Azienda si è posta obiettivi sfidanti, da realizzare in quello che rimane uno dei mercati più competitivi e complessi d’Europa. Il percorso è sicuramente impegnativo, ma questi primi passi rendono fiduciosi che la direzione sia quella giusta.