In TIM ci sono oltre 1.200 persone con disabilità e quasi un centinaio di persone con disabilità sensoriali (sordi e non/ipo vedenti). Quest’ultimo tipo richiede un’attenzione particolare, perché la limitazione di uno o più sensi (vista, udito, …) può condizionare in modo sostanziale il pieno inserimento della persona nel contesto lavorativo.
Per la riqualificazione lavorativa dei colleghi sordi abbiamo fatto un grande lavoro soprattutto grazie alla tecnologia, spesso sviluppata all’interno dell’azienda, che permette di personalizzare gli strumenti di comunicazione in base alla specifica necessità: ci sono ad esempio sordi oralisti, cioè che leggono il labiale,ma anche sordi che per lo più comunicano con la Lingua dei Segni.
La più grossa innovazione è stata portata da Pedius, una start-up di TIM WCAP. Dal 2019 50 colleghi sordi hanno a disposizione, tramite Pedius e il partner Veasyt, due strumenti telematici fondamentali per la loro comunicazione con capi, collaboratori e colleghi:
- un sistema per telefonare a qualunque numero telefonico e ricevere telefonate da qualunque numero, attraverso la transcodifica text to speech e viceversa,
- una piattaforma di interpretariato LIS in video, da attivare online con breve preavviso.
In questo modo siamo riusciti a coprire la maggior parte delle esigenze quotidiane e a garantire un buon livello di integrazione.