Sul problema hate speech – espressione spesso tradotta in italiano con la formula “incitamento all’odio”- e delle fake news è interessante quanto emerge da una recentissima indagine inedita dell’istituto di ricerca SWG, condotta tra cittadini, lavoratori e dirigenti, “Hate speech e Fake news nel lavoro e nel business”.
Sul problema hate speech – espressione spesso tradotta in italiano con la formula “incitamento all’odio”- e delle fake news è interessante quanto emerge da una recentissima indagine inedita dell’istituto di ricerca SWG, condotta tra cittadini, lavoratori e dirigenti, “Hate speech e Fake news nel lavoro e nel business”.
Su questi temi:
- scende l’allarme da parte dei cittadini (-17% rispetto al 2017) con una tendenza all’assuefazione e minor consapevolezza.
- cresce invece l’attenzione del mondo lavorativo: l’81% dei dirigenti ritiene le aziende bersaglio di odio e fake news.
Dati recenti sul cyberbullismo vengono da fonti ufficiali della Polizia e dicono che purtroppo il problema sembra riguardi fino a un ragazzo su tre, in particolare nelle fasce di età comprese tra i 7-8 anni e i 14-16 anni, ossia scuole elementari e gli anni a cavallo tra le scuole medie inferiori e superiori.