Può lo smart working rendere le nostre città più sostenibili?
Le immagini di questi giorni delle grandi città vuote, senza auto né smog, parlano da sole.
Quello che vediamo è non solo il minor uso di macchine e autobus ma anche la diffusione di biciclette e veicoli a due route elettrici, come bici, scooter, monopattini. Oggi stimolata anche dagli incentivi statali previsti per il loro acquisto.
Ed in TIM, per favorire questa mobilità sostenibile, e con una attenzione particolare al rilancio dell’economia nazionale, abbiamo stipulato due convenzioni con aziende italiane innovative: Askoll, per gli scooter elettrici, ed Ekletta, per le bici elettriche.
Accanto alle minori emissioni esistono anche molte altre ricadute di questo modo di lavorare sull’ambiente e sulle risorse. Per esempio, il risparmio energetico legato all’uso di nuovi luoghi di lavoro e agli strumenti dello smart working.
Anche un utilizzo significativo delle piattaforme di collaborazione aiuta le aziende a diventare più “green”. Ad esempio, l’editing condiviso di documenti piuttosto che l’abituale creazione di nuove versioni scambiate via mail, sul medio-lungo periodo porta ad avere meno allegati pesanti in circolazione, un minor impatto sui sistemi di archiviazione, e un minor uso di energia.