Il tema della cybersecurity è sempre più attuale e riveste un ruolo cruciale nel mondo delle telecomunicazioni, dove le minacce si evolvono costantemente. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, nel solo primo trimestre del 2023 ci sono stati 1.382 incidenti gravi rilevati dal Clusit, +11% rispetto allo stesso periodo del 2022. In Italia, ben il 74% delle grandi organizzazioni nazionali ha rilevato un incremento dei tentativi di attacco subìti e il 12% ha registrato conseguenze tangibili derivanti da un incidente informatico. Di recente il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, intervenendo al convegno "Violenza della rete, violenza nella rete", ha dichiarato che l'Italia è al terzo posto in Europa e al sesto nel mondo per attacchi ransomware ed ha aggiunto che nel nostro Paese si è registrato un aumento del 23% degli attacchi informatici solo in questo ultimo anno. È chiaro che gli attacchi informatici, dalle violazioni dei dati alle minacce ransomware, mettono in grave rischio la sicurezza delle informazioni sensibili; ed è per questo che le organizzazioni devono investire sempre più in tecnologie avanzate di difesa anche basate sull’IA e sull’apprendimento automatico per anticipare e neutralizzare queste minacce. La cybersecurity si conferma infatti una priorità di investimento nel digitale tra le imprese: nel 2023 il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto il record di 2,15 miliardi di euro, +16% rispetto al 2022. A ciò si aggiunge che il rapporto tra spesa in cybersecurity e PIL in Italia si attesta allo 0,12%; in crescita, certo, rispetto allo 0,1% del 2022, ma, nonostante l’aumento, l’Italia resta all’ultimo posto nel G7, a grande distanza dai primi in classifica, Stati Uniti (0,34%) e Regno Unito (0,29%), e da Paesi come Francia o Germania allo 0,19%. In questo contesto in continua evoluzione, come Gruppo TIM siamo fortemente impegnati nello sviluppare nuove protezioni contro gli attacchi informatici, certi che la convergenza tra Intelligenza Artificiale e cybersecurity sia essenziale. Dato che è riportato anche nello studio di Acumen Research and Consulting, in base al quale il mercato globale dei prodotti di cybersecurity basati sull’IA raggiungerà la notevole cifra di 133,8 miliardi di dollari entro i l 2030. Ma noi di TIM guardiamo oltre e siamo in prima linea anche nel diffondere una “cultura sulla cybersecurity”, frutto della collaborazione tra pubblico e privato, per sviluppare nuove competenze, in modo da disegnare profili e percorsi formativi adeguati alle esigenze del mercato del lavoro digitale. Per questo TIM e la Cyber Security Italy Foundation hanno siglato un protocollo di intesa per diffondere già nelle scuole dell’obbligo una cultura sulla cybersicurezza mirata a studiare la minaccia cibernetica soprattutto sotto il profilo della Cyber Threat Intelligence, in modo da formare giovani con competenze digitali per una crescita sociale consapevole, sostenibile e inclusiva. Per tutti questi motivi, poiché riteniamo che la consapevolezza riguardo alla cybersecurity debba essere diffusa a tutti i livelli, abbiamo deciso di focalizzare questo numero del Notiziario Tecnico sul nostro impegno in questa cruciale tecnologia.
Vi auguro una buona lettura
Elisabetta Romano
Chief Network, Operations & Wholesale Office, TIM